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Sono incinta, a chi lo dico e quando?

di Nostrofiglio Redazione - 27.06.2023 - Scrivici

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Fonte: shutterstock
La sequenza classica: dai la notizia al futuro papà, poi ai nonni, alle amiche/i stretti, al capo (magari dopo la dodicesima settimana) e a tutti gli altri dopo.

In questo articolo

Prima cosa: se non ti senti ancora pronta non sei obbligata a dire a nessuno che aspetti un bambino. Ma se hai deciso di farlo, evita che i futuri nonni vengano a sapere da altri che c'è un nipotino in arrivo e che il tuo capo lo venga a sapere da voci di corridoio. La sequenza classica: dai la notizia

  • al futuro papà,
  • poi ai nonni,
  • alle amiche/i stretti,
  • al capo (magari dopo la dodicesima settimana)
  • e a tutti gli altri dopo.

Perché aspettare le 12 settimane?

A 12 settimane posso dire di essere incinta? Certo, ma perché il termine delle 12 settimane come spartiacque? Perché dopo i primi tre mesi il rischio di un aborto spontaneo diminuisce molto. Molte donne attendono questo termine per dare la buona novella perché vogliono evitare che, nel caso in cui qualcosa vada storto, tutti continuino a chiedere come sta andando la gravidanza.

Lavoro: quali mansioni sono vietate in gravidanza?

La legge tutela la sicurezza e la salute delle lavoratrici dall'inizio della gravidanza fino a sette mesi di età del figlio.

  • In quel periodo è vietato adibire la lavoratrice al trasporto e sollevamento pesi, a lavori pericolosi, faticosi e insalubri (per esempio, quelli che espongono a asbestosi e silicosi o a radiazioni ionizzanti, ecc.). La lavoratrice deve essere adibita ad altre mansioni, se non è possibile ha diritto all'anticipazione del periodo di astensione obbligatoria e/o alla proroga dello stesso;
  • dall'accertamento dello stato di gravidanza e fino al compimento di un anno del bambino è vietato il lavoro notturno (dalle 24 alle 6). Il datore di lavoro non può obbligare a prestare lavoro notturno la lavoratrice madre (o alternativamente al padre) con figlio di età inferiore a tre anni; la lavoratrice (o lavoratore) unico genitore affidatario di un figlio convivente di età inferiore a 12 anni o che abbia a carico una persona disabile.

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