Una scelta importante
Scegliere il nome del proprio bambino è tutt'altro che semplice. Nonni, zii e amici: tutti vogliono dire la propria. E può accadere che sorga qualche tensione nella coppia. Del resto, è una scelta importante che comporta non poche responsabilità: il nome che i genitori preferiranno, infatti, caratterizzerà per sempre la vita del bimbo.
Non temere le reazioni degli altri
Nonostante tutte le pressioni che vi possono fare dall'esterno, ricordatevi che alla fine parenti e amici ameranno il bambino per quello che è, non certo per il suo nome. Un elemento che subito sembra così importante, si trasformerà con il tempo in una caratteristica accessoria. Il bimbo sarà amato per il suo carattere, la sua dolcezza, gli aspetti peculiari del suo carattere.
Un manuale a portata di mano
Magari non avete considerato tutti i nomi possibili. In circolazione ci sono molti libri che li contengono e che possono fare al caso vostro e da cui potete trarre ispirazione. Segnate quelli che ritenete i migliori, fate una “short list” e confrontatela con quella del vostro compagno.
Soluzioni tecnologiche
Non solo libri: potete leggere sul nostro portale nostrofiglio.it/nomi il significato di oltre 6000 nomi. Oppureper scegliere il nome giusto basta scaricare sul proprio smartphone l'applicazione giusta. Ne esistono davvero tantissime: da Il nome del mio bambino, con un database di più di 35mila nomi e che permette di filtrarli in base a criteri come lunghezza, popolarità e provenienza, a Nome del bambino in 2, che mette in relazione le scelte di mamma e papà e trova il nome giusto a seconda dei loro gusti.
Nomi più o meno gettonati
Volete che vostro figlio abbia un nome unico ed evitare che si girino tutti quando lo chiamate al parchetto? In vostro aiuto c'è il contatore dell'Istat, dove potete trovare tutti i nomi più amati dai genitori italiani e anche quelli che invece sono più rari. Buona ricerca!
La giusta armonia
Un nome è un suono. Quindi, prima di darlo a vostro figlio, pronunciatelo a voce alta e verificate che abbia una buona melodia e che non sia difficile da dire. Un altro fattore di cui bisogna tenere conto è l'abbinamento con è il cognome. Per evitare cacofonie o unioni ridicole, pronunciate più volte i nomi seguiti dal cognome e valutate se l'accoppiata si presta a doppi sensi o risulta invece convincente.
Abbinamenti sbagliati
Attenzione poi anche al tipo di nome scelto: potrebbe non corrispondere alle caratteristiche comportamentali o fisiche del bambino. Chiamarla Selvaggia potrebbe essere controproducente: pensate se fosse la bimba più quieta del mondo... Meglio dunque optare per un nome meno caratterizzante e più neutro.
Attenzione al significato
Lo sapete che Filippo significa “amico dei cavalli”? “Stefano”, invece, deriva dal greco “corona”, mentre “Irene”, sempre di derivazione greca, significa “pace”. Insomma, prima di dare un nome al vostro bimbo, verificate quale sia il suo significato, così potrete valutare se, oltre al suono, vi piace anche che cosa vuole dire. Per aiutarvi, potete utilizzare il nostro database.
Diminutivi e soprannomi
Come suona l'abbreviazione del nome? Si presta a soprannomi buffi e ridicoli che potrebbero creare delle difficoltà a vostro figlio? E alcuni personaggi, magari storici o dello spettacolo, sono legati in modo negativo a questo nome? Pensare a questi dettagli è importante, per facilitare la crescita del bambino.
Il rispetto della legge
C'è poi anche da dire che i genitori non possono proprio scegliere qualsiasi nome. Esistono infatti delle regole imposte dalla legge, che bisogna rispettare. Sarà l’ufficiale dell’anagrafe a decidere se trascrivere o meno il nome sul registro a seconda che sia accettabile o meno. Ma se i genitori vogliono violare il divieto, l'ufficiale dello Stato Civile deve effettuare la registrazione, ma ne darà poi notizia al procuratore della Repubblica, che potrebbe avviare un procedimento per la rettifica del nome. E se invece è uno dei due genitori a opporsi al nome scelto dall'altro, dovrà fare istanza alla Prefettura.
No a nomi ridicoli
La prima regola imposta dalla legge è quella di non dare nomi ridicoli o vergognosi ai propri figli. Nomi che cioè possono suscitare riso, derisione e scherno, oppure indecenti. Uno di questi, è “Venerdì”, ritenuto inaccettabile dalla Corte d'Appello di Genova.
Caratteri italiani
Anche se i nomi sono stranieri, la legge vuole che siano scritti utilizzando le lettere dell'alfabeto italiano (incluse le J, K, X, Y, W). Come detto, spetterà poi all'ufficiale dell'anagrafe l'ultima parola.
Divieto di chiamarsi come i genitori
Non si può poi chiamare il figlio con il nome della madre o del padre, magari aggiungendo un “Junior” all'americana. Quello che si può fare, però, è di aggiungere un secondo o un terzo nome. In questo modo, è accettabile chiamarsi come il proprio genitore.
Fino a tre nomi
Per legge, poi, si possono dare fino a tre nomi ai propri bambini, che possono essere separati dalla virgola o meno. Nel primo caso, solo il primo nome sarà riportato nei documenti ufficiali. Il bambino potrà comunque firmare con i tre nomi, mettendo una virgola tra il primo e i successivi.
Attenzione al genere
Non si può poi chiamare un bambino con un nome da femmina e viceversa. L'unica eccezione è il nome “Andrea”, che può essere attribuito a entrambi. Come secondo nome, invece, anche per un maschio è accettato “Maria”.
Come un luogo geografico
Sebbene in passato fosse vietato, oggi si può chiamare un bambino con il nome, ad esempio di un Paese. Non spaventatevi se all'asilo incontrerete molte Asia, Oceania, America ed Europa.
Nomi stravaganti
Ma chi ha detto che bisogna trovare un nome “scontato” per il proprio figlio. I genitori di tutta Italia si sono sbizzarriti nel trovare nomi inusuali: dall'epica greca ai telefilm anni '90. Trovate una simpatica selezione nella nostra gallery Nomi strani dati ai bambini, la classifica di quelli più bizzarri.
Un nome per ogni età
È possibile che un domani il bimbo vi ringrazi di essere stato chiamato con un nome pomposo e altisonante. Ma all'asilo di certo non ne sarà contento. Tenete conto anche di questo: una buona scelta è quella di un nome che possa accompagnare il bimbo in ogni sua età.
Il nome lo deve scegliere la mamma
Secondo lo psichiatra, medico e scrittore, Raffaele Morelli: «I nomi li devono scegliere le mamme, mai i papà». E questo perché quando la mamma chiama suo figlio e lui ha un nome che le piace, lei «emette una vibrazione sonora che entra nell'affettività del bambino, che quindi si sente chiamato, riconosciuto» ha dichiarato Morelli.
Un nome è per sempre
Letti tutti questi consigli, sappiate una cosa: qualunque sia la vostra scelta, rimane la vostra. Ed è poco probabile che sia sbagliata. E poi, quando arriverà il bimbo lo amerete per quello che è e lui amerà voi, a prescindere dal nome scelto.