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I nomi arabi maschili e il loro significato

di Simona Bianchi - 15.12.2023 - Scrivici

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Fonte: Shutterstock
Alcuni nomi arabi maschili sono belli ed eleganti soprattutto per il loro significato. Quali scegliere, qualche esempio e i più comuni

In questo articolo

Nomi arabi maschili come si compongono

I nomi arabi maschili sono formati da diverse componenti, ovvero al nome proprio si aggiungono altre parti. C'è la Kunya, ovvero il nomignolo di rispetto derivato dal nome di un figlio per lo più il primogenito. Si tratta di prefiggere il termine Abū (padre di) al nome del figlio. Poi viene l'ism cioè il nome proprio, per esempio Muḥammad, ʿAlī, ʿAbd al-Raḥmān, usato da solo per essere chiamato in tono di assoluta familiarità e confidenza. Il nasab è il patronimico (nomignolo derivato dal nome del padre) che segue l'ism e precede il nome del padre. Per esempio Muhammad Ibn Abd Allah significa Muhammad figlio di Abd Allah. Il nisba è invece un aggesstivo che indica la provenienze geografica, il laqab è il titolo onorifico o soprannome che  indica particolarità fisiche o morali, mestieri o professioni. In epoca moderna, nei paesi arabi si sta diffondendo la tendenza a usare il laqab in forma di cognome.

I nomi arabi maschili con equivalente biblico

Alcuni nomi arabi maschili hanno un equivalente ebraico e italiano e un significato specifico:

  • Al-Yasa è Elìša in ebraico e Eliseo in italiano e significa "Dio è salvezza"
  • Ayyūb è Iyyov in ebraico e Giobbe in italiano e il termine deriverebbe da una parola che significa "osteggiato"
  • Dāwūd è Davīd in ebraico e Davide in italiano e significa "amato", "diletto"
  • Ibrāhīm è Avraham in ebraico e Abramo in italiano e significa "padre di molti"
  • Ismāʿīl è Yišmāel in ebraico e Ismaele in italiano e significa "Dio mi ascolta"
  • Mikhāʾīl è Mikha'el in ebraico e Michele in italiano e significa "Chi è come Dio?"
  • Suleyman è Shlomo in ebraico e Salomone in italiano e significa "felice", "fortunato"
  • Ubuyd Allah è Obhádhyah in ebraico e Abdia in italiano e significa "servo di Yahweh"
  • Yusuf è Yosef in ebraico e Giuseppe in italiano e significa "aggiungere", "crescere"

I nomi arabi maschili più ricercati per i bambini

Ci sono nomi che sono tra i più ricercati per un neonato e provengono dalla cultura araba, per esempio:

  • Malik è un nome di origine araba che significa "re"
  • Omar è un nome arabo che si sta diffondendo in Italia ed è molto diffuso nel mondo musulmano, significa "vita lunga"
  • Abdul: deriva dalle parole in lingua araba abdu llah, che si traduce come "servitore di Allah". Tutti i nomi che iniziano con Abdul o Abdel si riferiscono alla stessa cosa, come Abdel Azîm, "servitore del Potente", Abdel Ghaffâr, "servitore del perdono", o Abdel Haqq, "servitore della verità"
  • Akram: si riferisce a colui che è sempre "molto generoso"
  • Daysam: questo nome si riferisce alla "notte oscura"
  • Farid: il suo significato è "incomparabile o unico". Losi trova anche nelle varianti Faryd o Fareed
  • Jamal: deriva dalla parola araba jamari, che significa "bello
  • Khalil: significa "grandezza e superiorità", anche se a volte è tradotto come "amico"
  • Nader / Nadir: raro ed eccezionale
  • Said: originariamente scritto Sa'id, che significa "fortunato" e "felice". La variante italiana è proprio Felice
  • Walid: questo nome è stato utilizzato da molti califfi ed è quindi molto popolare. Deriva dalla parola walada, che si traduce come "nato"

I nomi arabi maschili più comuni

Tra i nomi arabi più comuni e usati, oltre ai già citati Omar e Mohammad ci sono:

  • Adham "Nero": nome maschile molto diffuso tra le personalità del mondo della cultura, dello sport e della politica. Fra queste, Adham Khan (1531-1562), un importante generale del sovrano Moghul Akbar I
  • Hassan "Molto bello; intuitivo; molto affettuoso": nome di un poeta vissuto all'epoca del profeta Muhammad: Hassan Ibn Thabit. Hasan: "bello". Nome di uno dei nipoti del profeta e figlio di 'Ali, personaggio fondante degli sciiti
  • Rashad "Rettitudine"
  • Ilyas: dall'ebraico, nome arabo del profeta
  • Rayan "Colui che si è dissetato": nel Corano al-Rayyan è il nome di una delle porte del paradiso da cui passeranno coloro che osservano il digiuno
  • Samir: qualcuno con cui trascorrere la serata con una piacevole conversazione, partner.

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