Qualche anno fa in Italia a una coppia di genitori è stato impedito di chiamare il figlio Venerdì; la settimana scorsa in Francia due tribunali hanno detto no ai nomi Nutella e Fragola. Ma quali nomi sono vietati nei vari Paesi del mondo? Ecco un elenco, con casi reali di nomi approvati o bocciati ai quattro angoli del globo trovati in Rete. (Scopri il significato dei nomi)
In Islanda i genitori devono scegliere tra una lista di 1.853 nomi femminili e 1.712 maschili, e per eventuali deroghe è necessario richiedere l’autorizzazione di una commissione speciale. Inoltre è necessario rispettare alcune restrizioni grammaticali, utilizzare solo lettere dell’alfabeto islandese e scegliere nomi che non provochino imbarazzo ai bambini.
No: Harriet (non può essere coniugato); Duncan (la lettera “c” non esiste nell’alfabeto islandese).
Sì: Bambi, Elvis. (Guarda I 100 nomi per bambini più amati dai genitori di nostrofiglio.it nel 2014)
In Nuova Zelanda i nomi dei bebè devono essere approvati dal governo e “non devono arrecare offesa ad altre persone, non devono essere troppo lunghe e non devono somigliare a titoli e ranghi”.
No: Lucifero, Re, Messia, Anale
Sì: Violenza, Bus numero 16 (I 50 nomi per bambine più popolari del web nel 2014)
La legge svedese prevede che i nomi dei bimbi siano approvati dal governo, e non possono esserlo “se posso causare offesa o imbarazzo a chi li porta, o se per ovvie ragioni non possono essere considerati un nome”.
No: Superman, Brfxxccxxmnpcccclllmmnprxvclmnckssqlbb11116 (si pronuncia “Albin”)
Sì: Lego, Google (Guarda anche I 60 nomi più popolari tra le mamme straniere residenti in Italia)
In Giappone le autorità possono rifiutare un nome se lo ritengono inappropriato; è inoltre vietato imporre un secondo nome. Il nome può inoltre contenere solo uno o più dei 2.232 caratteri kanji approvati dal governo.
No: Akuma (significa “diavolo”)
In Danimarca i genitori possono scegliere solo all’interno di una lista pre-approvata di 7mila nomi.
Se per il figlio vogliono un nome diverso, devono ottenere un permesso speciale dalla loro parrocchia e quindi sottoporre la domanda agli uffici del governo.
No: Ano, Pluto, Scimmia
Sì: Benji, Jiminico, Fee (Guarda anche I 50 nomi per bambini maschi più popolari del web nel 2014)
In Germania la legge prevede che i nomi non possano causare imbarazzo o mettere in ridicolo il bambino. Cognomi, nomi di prodotti o di oggetti, o nomi che non chiariscano il sesso sono vietati.
No: Osama Bin Laden, Matti (non è chiaro il sesso), Schroeder, Kohl
Sì: Legolas, Nemo
In Cina i genitori devono scegliere nomi con caratteri che possano essere letti dagli scanner dei computer (per rendere possibile il controllo computerizzato delle carte d’identità); non possono essere usati numeri e caratteri o simboli non cinesi
No: @ (in cinese si pronuncia “ai-ta”, che ha un significato simile a “lo amiamo”). (Guarda anche I 20 nomi più popolari negli Usa, secondo babycenter.com)
I genitori portoghesi devono scegliere tra una lista di nomi scelti dall’Istituto del Registro e del Notariato.
No: Mona Lisa, Aaron
Sì: Abdénago, Noel
In Messico sono vietati nomi considerati “peggiorativi, discriminatori o senza senso” per proteggere i bambini da atti di bullismo provocati dal loro nome.
No: Lady Di, Circoncisione, Rolling Stone, Robocop, James Bond, Traffico
In Malesia le leggi che regolano il nome dei bebè sono state inasprite dal 2006, quando è stata pubblicata una lista di nomi “indesiderabili” perché non rispettano le tradizioni religiose del Paese.
No: Chow Tow (“testa puzzolente”), Ah Chwar (“Serpente”), Khiow Khoo (“Gobbo”), Woti (“rapporto sessuale”). (Potrebbe interessarti 15 dritte per scegliere il nome del bambino )
In Arabia Saudita è stato pubblicato un elenco di 50 nomi vietati perché “blasfemi” e “inappropriati”. Tra questi:
No: Alice, Elaine, Linda, Malaak (“angelo”), Malika (“regina”), Amir (“principe”).
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