Osteopatia in gravidanza: tutti i benefici
"Partorirai con dolore": sì, ma stiamo calmi! Sembra proprio che crampi e affaticamento siano "sodali" inevitabili che trimestre dopo trimestre debbano accompagnarci quasi a scandire le diverse fasi della gravidanza fino all'apice di ogni nostro sforzo, il parto. Questo ce lo sentiamo ripetere (non da tutti, fortunatamente) fin da subito, quando solo accenniamo al desiderio di maternità col risultato di fomentare ogni nostra sensibilità allertata, in questo modo, a intercettare le spie di un possibile malessere.
Non neghiamoci che un corpo in trasformazione ad accogliere il primo sviluppo del feto comporti forti mutamenti, visibili e interiori. Ma un approccio orientato a una gravidanza di consapevolezza può avvalersi di diverse figure che accompagnino la donna (il suo bambino e il partner) ad ascoltare questi cambiamenti per prevenire o vivere al meglio il suo potenziale di salute.
L'osteopatia in gravidanza, in particolare, rientra nella panoramica di supporto alla donna nei mesi della gestazione ed è molto utile a rilevare precocemente e a trattare disturbi che potrebbero poi manifestarsi nelle ultime settimane di pancione e nel parto e post partum. Ne parliamo con Niccolò Giovannini, ginecologo al Mangiagalli Center del Policlinico di Milano e responsabile scientifico di MYNd & CO, un progetto di percorso di follow up durante la gravidanza accompagnato dalle principali discipline legate al benessere fisico e psichico della triade gestante-bambino-partner al Policlinico di Milano.
I benefici di un approccio integrato alla gravidanza
"Dal 2019 abbiamo iniziato a condurre per primi a livello globale uno studio per misurare gli effetti di un percorso integrato in gravidanza – premette il ginecologo –. Il punto di partenza riguarda come nonostante importanti traguardi raggiunti grazie al sapere della medicina allopatica, che ha permesso di ridurre drasticamente la mortalità per emorragia e infezione nei parti cesarei, assistiamo al fatto che negli Stati Uniti sia invece aumentata la mortalità materna negli ultimi 20-30 anni.
Studi registrano un tasso raddoppiato di mortalità materna dal 1990 al 2013: un fattore causale sta nel numero crescente di donne che si presentano alle cliniche prenatali con condizioni croniche di ipertensione, diabete e obesità, sintomi legati allo stile di vita che contribuiscono alle complicanze legate alla gravidanza. In questo quadro il progetto intende concentrarsi sulla presa di coscienza di come l'intervento medico sia fondamentale nella patologia attraverso risposte mirate, chirurgiche o farmacologiche e siamo chiamati a garantire un parto in sicurezza ma senza dimenticare la dimensione dello stato globale di salute della persona, che comprende diverse sfere di bisogni e di ricerca del benessere".
"Il benessere della donna in gravidanza è qui inquadrato nella dimensione di salutogenesi, ossia lavorando su se stesse al fine di cogliere "cosa generi salute" a livello individuale e collettivo favorendo così la ricerca di risorse e strategie per condurre la propria vita – o la propria condizione temporanea - in modo produttivo, attivo e colmo di significato con un buono stato di salute a conseguenza di questa consapevolezza".
I benefici dell’osteopatia in gravidanza
"Nella mission del progetto – spiega Giovannini -, sono tre i focus che riteniamo importanti per aiutare la donna nel suo percorso gestazionale e successivo:
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Nutrizione. "L'importanza di seguire una dieta bilanciata, povera di grassi e zuccheri elaborati, facente riferimento alla dieta mediterranea delle origini, costituita dai cibi del territorio e secondo natura".
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Movimento. "Valorizzare la fisiologia della respirazione e fisiologia del movimento, attraverso lo yoga".
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Biomeccanica. "L'osteopatia permette di lavorare bene in prevenzione per rilevare disallineamenti, asimmetrie e connessioni tra dolori e alterazioni muscolo-scheletriche".
"Lo scopo è rendere le persone sane e forti sul piano fisico e psicoemozionale, in questo secondo ambito coinvolgendo anche counselor affinché l'obiettivo della genitorialità sia visto come dimensione di salute applicata. Questo approccio si pone anche di eliminare i nocebo, ossia gli archetipi, le convinzioni negative intorno alla gravidanza e poi alla genitorialità".
I benefici dell'osteopatia. "Lo screening osteopatico a inizio o metà gravidanza permette di prevenire o trattare tempestivamente disturbi comuni come i dolori lombari e lombo-sacrali. Sappiamo che una zona critica per il parto è l'apertura elastica delle anche: se la traiettoria del bacino per la fase espulsiva non è stata irrigidita nel tempo, la donna partorisce con meno dolore. Ad esempio, sappiamo che una donna che fa lavoro di desk potrà pensare di compensare un impoverimento del tono muscolare con esercizi di stretching. Anche la respirazione è importante: se la capacità polmonare della donna è aumentata durante la gravidanza, questo servirà nel parto per fornire al piccolo sangue meglio ossigenato a livello placentare tra una contrazione e l'altra dell'utero".
Osteopatia in gravidanza: esercizi utili
"L'intervento osteopatico serve a conoscere la struttura nella sua complessità – risponde Giovannini -: la basi di alterazioni che possono non essere direttamente connesse con il punto di manifestazione di un disturbo. L'osteopata è in grado di vedere il corpo come un tutt'uno nella sua componente ossea, di tendini, muscoli ma anche a livello più interno di organi: il reflusso gastroesofageo in gravidanza può essere dovuto, ad esempio, ad alterazioni della cupola diaframmatica: riuscire attraverso l'osteopatia a restituire libertà diaframmatica riduce di conseguenza il sintomo. Ancora, il dolore lombo-sacrale può essere curato lavorando anche sulla zona mandibolare. L'osteopata è un diagnosta ottimo perché può prevedere una lordosi aumentata nell'ultima fase gravidanza se registra un lasso delle vertebre nei mesi precedenti.
Due semplici esercizi di rinforzo della struttura paravertebrale adatti a tutte sono:
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La posizione del gatto, utile sulla lordosi e sulla cifosi: carponi sul pavimento, testa in posizione neutra, si inarca la schiena verso l'alto e poi verso il basso in alternanza così da rinforzare anche collo e spalle e ridurre le rigidità dell'intera schiena.
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La posizione del piccione, importante per rendere più elastica l'apertura delle anche: una gamba è distesa, con il ginocchio e collo del piede verso il pavimento, l'altra gamba è portata in avanti e piegata fino ad avere un fianco a contatto col il pavimento. Questa posizione rinforza la muscolatura degli arti inferiori e soprattutto del bacino.
"Stare seduti molte ore al giorno provoca uno stress a livello anche mentale oltre che fisico. Questi esercizi aiutano a prendere consapevolezza di come i fattori stressogeni della propria vita abbiano un peso. Nei percorsi di MYNd & CO un effetto benefico riguarda anche il nutrimento nelle relazioni tra donne, in cui emergono ombre ed esperienze diverse che permettono a queste gestanti di riconoscersi uniche e allo stesso tempo sodali in un percorso di saggezza condivisa: questo aspetto si è dimostrato efficace nelle donne che hanno saputo mostrare maggior resilienza di fronte a esiti non ideali nel percorso verso la maternità, contaminato da un immaginario anch'esso legato alla performance".
L'intervistato
Niccolò Giovannini, ginecologo al Mangiagalli Center del Policlinico di Milano e responsabile scientificodi MYNd & CO, un percorso di follow up durante la gravidanza accompagnato dalle principali discipline legate al benessere fisico e psichico della triade gestante-bambino-partner al Policlinico di Milano.