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Epidurale: incide sull'allattamento?

di Valentina Murelli - 17.01.2019 - Scrivici

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Fonte: Kipgodi / Alamy / IPA
Se in teoria l'analgesia epidurale potrebbe comportare interferenze con l'allattamento, nella pratica questo non sembra succedere, soprattutto se la motivazione ad allattare è buona in partenza e le mamme ricevono un adeguato sostegno  

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La questione di un eventuale effetto dell'analgesia epidurale sull'allattamento al seno del neonato è stata a lungo controversa.

In teoria, l'epidurale potrebbe comportare conseguenze, per esempio perché è associata a un lieve aumento della durata della fase espulsiva del parto e a un lieve aumento del rischio di andare incontro a parto operativo con ventosa, condizioni che a loro volta sono associate a un avvio più difficoltoso dell'allattamento. Inoltre, la somministrazione di dosaggi elevati di anestetico potrebbe portare a una lieve depressione del neonato, che di conseguenza potrebbe essere meno pronto ad attaccarsi al seno subito dopo la nascita.

D'altra parte, va detto che anche un eccessivo stress materno durante il parto, dovuto per esempio all'elevata sofferenza, può compromettere l'allattamento, sia perché aumenta il rischio di depressione post parto, sia perché aumenta quello di depressione neonatale. In questo senso, il fatto di alleviare il dolore con l'epidurale potrebbe essere, sempre in teoria, un aiuto per l'allattamento.

Nella pratica, gli studi condotti proprio per testare eventuali effetti dell'epidurale in questo senso hanno finora dato risultati contrastanti e non conclusivi. Una revisione degli studi condotti dal 1993 in poi, pubblicata nel 2016, ha individuato in tutto 23 indagini sull'argomento, tra le quali 12 avrebbero dimostrato un effetto negativo dell'analgesia sull'allattamento, 10 nessun collegamento tra le due pratiche e una un effetto addirittura positivo. E anche uno degli ultimi studi clinici sull'argomento, condotto negli Stati Uniti e pubblicato nel 2017, non ha evidenziato effetti negativi dell'epidurale.

E quindi? Di fronte a queste considerazioni e a questi dati, la conclusione di un recentissimo (2018) documento dell'Academy of Breastfeeding Medicine americana è che molto probabilmente l'epidurale ha effetti limitati sulle donne che hanno una buona motivazione ad allattare e ricevono un sostegno adeguato all'allattamento subito dopo il parto e nelle settimane successive.

In altre parole: se le donne sono molto decise ad allattare, il fatto di aver ricevuto o meno un'epidurale non cambia le cose, mentre l'analgesia farmacologica potrebbe rappresentare un piccolo ostacolo in più per chi aveva un motivazione più fragile: ostacolo comunque facilmente superabile se la mamma riceve un adeguato sostegno in ospedale e, se serve, anche nei primi giorni a casa.

In questo senso, può valere la pena rivolgersi a un consultorio sul territorio, a operatori della Leche League o a consulente IBCLC.

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