La prima, fondamentale, indicazione per effettuare l'epidurale è il desiderio della donna di partorire con analgesia. In altre parole: se l'organizzazione dell'ospedale lo permette, basta che la donna la chieda per ottenerla (ovviamente se non ci sono controindicazioni).
In questo caso non ci sono nemmeno più (o non dovrebbero esserci) tempi di attesa particolari: se in passato si aspettavano almeno i tre/quattro centimetri di dilatazione (e oggi in alcuni centri lo si fa ancora, proprio come retaggio del passato), oggi l'atteggiamento scientificamente riconosciuto è quello di fare l'epidurale quando lo chiede la donna. Lo dicono per esempio le Linee guida dell'Istituto britannico per l'eccellenza clinica, Nice, pubblicate nel 2014 e riviste nel 2017. (Leggi anche: che cosa è l'epidurale)
Una posizione chiaramente recepita da molti centri, come l'ospedale Alta Val d'Elsa di Poggibonsi, noto in tutta Italia per la sua attenzione alle tecniche di “parto dolce”, che in un opuscolo sul parto senza dolore scrive: “L’analgesia può essere richiesta in qualsiasi momento del travaglio, indipendentemente dal grado di dilatazione cervicale. Il momento della richiesta dipende esclusivamente dalla donna e dalla intensità del dolore”.
Ma attenzione: ci possono essere situazioni in cui l'epidurale può essere indicata anche al di là dell'effetto sulla riduzione del dolore. Per esempio in presenza di un parto difficile e prolungato può aiutare la progressione del feto rilassando la muscolatura e riducendo lo stress materno. E può essere indicato in situazioni particolari in cui è necessario ridurre fin dal principio lo stress (e il dolore è un forte induttore di stress), per esempio se la mamma soffre di malattie cardiovascolari, epatiche, renali, respiratorie.
Ricordiamo inoltre che l'epidurale può essere convertita da analgesia ad anestesia se diventa necessario intervenire con un cesareo d'urgenza. In questo caso basta somministrare una dose maggiore di anestetico attraverso il catetere e dopo pochi minuti è possibile iniziare l'intervento chirurgico.