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Frattura clavicola nel neonato: la più frequente frattura alla nascita

di Francesca Demirgian - 02.05.2023 - Scrivici

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Fonte: Shutterstock
La frattura clavicola neonato è tra i più frequenti traumi da parto. Cosa c'è da sapere, le cause e come intervenire. La guida

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Frattura clavicola neonato

La frattura alla clavicola del neonato è tra le lesioni ossee più frequenti in caso di parto cesareo e anche vaginale, la sua incidenza da cesareo pare essere addirittura doppia rispetto a quella da parto vaginale.

Fa parte delle cosiddette lesioni ostetriche e si verifica solitamente per "distocia di spalla" (che spieghiamo meglio più avanti), talvolta in parti non traumatici, tanto che può anche accadere di non accorgersi della frattura.

Ma cosa fare in caso di frattura clavicola neonato? Quali possono essere le conseguenze e come si interviene sul piccolo appena venuto alla luce? Lo scopriamo in questa guida.

Frattura clavicola neonato: le cause

Come anticipato, la più comune causa della frattura di clavicola nel neonato è la distocia di spalla. Di cosa si tratta?

La distocia della spalla si verifica quando, durante il parto, la testa del bambino è già venuta fuori, ma una delle sue spalle resta bloccata dietro l'osso pubico della madre. In questi casi - non sempre prevedibili - l'ostetrica deve intervenire per liberare il bebè e permettergli di venire fuori senza ostacoli e rischi per la sua salute. 

L'ostetrica può chiedere alla donna di smettere di spingere, può riposizionare con una manovra il bimbo, può premere sull'addome appena sopra l'osso pubico per cercare di liberare la spalla del bambino. A volte può essere necessaria l'episiotomia, ossia un taglio che viene fatto dal medico per allargare l'apertura vaginale.

La distocia della spalla è più probabile con i bambini che hanno un corpo più grande, ma tuttavia non vi è alcuna difficoltà a risolverla nella maggior parte dei bambini di peso superiore a 4,5 kg. Dalle ecografie non è possibile prevedere una eventuale distocia della spalla, se non vi sono altri fattori di rischio.

Frattura clavicola neonato: come intervenire

Capita a volte di non rendersi conto che il neonato si sia fratturato la clavicola; questo accade perché talvolta la lesione è priva di sintomi e segni.

Il neonato, dunque, può uscire dall'ospedale senza diagnosi e la frattura può essere individuata anche una settimana dopo, ad una delle successive visite di controllo, quando si forma un grosso callo nella zona interessata. 

In caso di frattura della clavicola il neonato può apparire irritabile, non muovere il braccio, né spontaneamente, né se stimolato. Nella maggior parte dei casi non occorre un intervento, ma le lesione guarisce da sola in breve tempo.

La frattura clavicola nel neonato non richiede, infatti, un trattamento specifico, anche se alcuni pediatri consigliano di tenere bloccato il braccio interessato per circa una settimana, ma ci sono diverse correnti di pensiero su questo. Solitamente il rimodellamento dell'osseo avviene naturalmente senza alcuna complicanza per il piccolo.

Parto e frattura clavicola neonato: può riaccadere?

La mamma deve sapere che, nel 10 per cento dei casi, la frattura di clavicola nel neonato può ripresentarsi nei parti successivi. La distocia della spalla del piccolo, infatti, può essere generata da un difetto della pelvi che porta ad una complessa posizione fetale e ad un travaglio più difficile.

Il 10 per cento è, però, una piccola percentuale, nella maggior parte dei casi la frattura di clavicola resta un episodio isolato che non si ripete nei parti successivi.

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