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Come funziona il post parto e a cosa serve il globo di sicurezza

di Elena Berti - 21.01.2022 - Scrivici

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Fonte: Shutterstock
Cos'è e come si forma il globo di sicurezza post-partum, come impedire che la partoriente abbia un'emorragia e come arrestarla.

In questo articolo

Globo di sicurezza post-partum

Partorire è una delle cose più naturali del mondo, eppure gli imprevisti sono sempre dietro l'angolo e i fattori di cui tenere conto sono tantissimi. Anche se tutto si svolge secondo natura, non si può lasciare niente al caso. Se non avete mai sentito parlare di globo di sicurezza post-partum continuate a leggere. 

Come funziona il parto

Si partorisce da che esiste vita eppure, proprio come concepire, anche partorire deve tenere conto di tantissime incognite. Grazie agli sviluppi della medicina si riescono a prevenire rischi e pericoli, e a intervenire qualora si presentassero problemi. Partorire passa dal travaglio, in cui la donna raggiunge la dilatazione massimale di dieci centimetri, poi dalla fase delle spinte, in cui a ogni contrazione si accompagna appunto una spinta della madre per espellere il bambino. Ma non è finita: una volta nato il bambino, la mamma deve subire il cosiddetto secondamento, una fase molto delicata perché può compromettere tutto il post parto

Cos’è il secondamento

Per secondamento si intende l'ultima fase del parto, quella in cui vengono espulsi placenta e annessi fetali. Dopo l'uscita del bambino, l'utero deve svuotarsi completamente. Questa fase è molto delicata perché potrebbero verificarsi emorragie oppure la placenta potrebbe rompersi o aver aderito all'utero e non uscire. Si tratta quindi di un momento delicato in cui l'équipe medica deve fare molto attenzione. 

Cos’è il globo di sicurezza

Nel momento in cui si conclude il secondamento, cioè sono stati espulsi placenta e annessi, l'utero si mette al lavoro per rimarginare la ferita che questo ha comportato, per riattivare una normale circolazione e tornare a dimensioni normali. Per farlo, inizia a contrarsi in maniera costante per ridurre la perdita di sangue ed evitare le emorragie: proprio questa attività è chiamata formazione del globo di sicurezza

A cosa serve il globo di sicurezza nel post-partum

Come dicevamo, il globo di sicurezza è fondamentale perché non si verifichino emorragie. L'utero, dopo il secondamento, inizia a contrarsi. I vasi sanguigni, aperti fino al momento del distacco della placenta, si richiudono tra le maglie delle fibre muscolari: è in questo modo che si arresta il sanguinamento, grazie alle contrazioni che prendono il nome appunto di globo di sicurezza. 

Cosa succede in caso di emorragia

Se l'utero non riesce a contrarsi correttamente dopo il secondamento e quindi non si forma il globo di sicurezza, ci si trova di fronte a un'emorragia che deve essere fermata per non mettere a rischio la vita della mamma.

In quel caso, spesso, l'ostetrica opta per la spremitura dell'utero, un massaggio progressivo effettuato sull'addome che ha come scopo quello di dare tono all'utero e aiutarlo a contrarsi. In genere questo tipo di manovra permette la formazione del globo di sicurezza e quindi interrompe il sanguinamento. 

Il globo di sicurezza è una fase fondamentale del parto, che avviene subito dopo il secondamento e cioè quando è stata espulsa la placenta. In situazioni normali, l'utero inizia subito a contrarsi per arrestare l'emorragia causata dal distacco della placenta, arrivando a formare il globo di sicurezza post-partum. Quando questo non avviene, i medici in genere tentano la spremitura uterina per interrompere la perdita ematica. 

Aggiornato il 06.01.2022

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