Hai intenzione di donare il cordone ombelicale?
Informati per tempo se l’ospedale dove intendi partorire ti offre questa bella opportunità e quali sono le procedure da seguire: di norma alcune settimane prima del parto i futuri genitori sono chiamati a compilare un questionario e firmare un consenso informato, mentre al momento del parto la mamma sarà sottoposta ad un prelievo di sangue per gli esami di legge.
Se invece hai intenzione di conservare il sangue cordonale per il tuo bambino, dopo aver fatto tutti gli esami infettivo logici ed averne ottenuto certificazione dalla direzione sanitaria dell’ospedale, bisogna chiedere al Ministero della Salute autorizzazione all’espatrio delle cellule staminali (che in Italia non è ancora consentita), dopodiché arriva a casa il kit per la conservazione, da portare con sé al momento del parto. Il tutto per una spesa di circa 2000 euro.
Se vuoi fare l’epidurale
Le procedure possono variare a seconda dell’ospedale: alcune strutture la offrono gratuitamente 24 ore su 24, altre la garantiscono a tutte ma a pagamento, altre ancora la eseguono solo negli orari in cui è assicurata la presenza dell’anestesista oppure se la mamma ha già effettuato una preventiva visita anestesiologica ed una valutazione ostetrica (per escludere eventuali controindicazioni) più ECG ed esame della coagulazione. Insomma, anche in questo caso conviene muoversi per tempo per evitare sorprese.
Il corso preparto
Di solito cominciano nella seconda parte della gravidanza e ce ne sono anche alcuni che partono verso la 36ma settimana, per dare alle future mamme le ultime indicazioni in prossimità del parto, far conoscere il reparto maternità, la sala parto o la nursery , presentare ostetriche e puericultrici, in modo che quando arriverà il momento ci si possa trovare in un ambiente già familiare. In più, gli ultimi incontri forniscono informazioni su monitoraggi e visite da programmare se la gravidanza si protrae oltre il termine.
Se desideri il tuo ginecologo in sala parto
In sala parto vorresti essere sicura di avere il ginecologo o l’ostetrica che ti hanno seguito per tutti i nove mesi? “Verifica sin da ora la loro disponibilità, sapendo però che in un ospedale pubblico possono assistere al parto, ma solo come ‘amici’, poiché non hanno alcun potere decisionale, a meno che non lavorino in quell’ospedale e non capitino di turno proprio in quelle ore” sottolinea Monica Calcagni. “Diverso il caso delle cliniche private, dove si può portare sia il ginecologo che l’ostetrica, che possono condurre in piena autonomia travaglio e parto, naturalmente a pagamento.” I costi? Intorno a 300-600 euro per l’ostetrica, da 1500 a 3000 euro per il ginecologo (più i costi della clinica).
Se non hai avuto la rosolia…
Se non hai mai contratto la rosolia e non hai fatto in tempo a vaccinarti prima del concepimento, informa l’ospedale dove partorirai: puoi chiedere la vaccinazione mentre sei ancora in ospedale, così da metterti subito ‘a posto’. In alternativa, dopo le dimissioni dall’ospedale, contatta il centro vaccinale per prendere appuntamento.
Metti tutto in valigia
Sicuramente avrai già preparato la borsa per l’ospedale, però, man mano che fai gli ultimi esami, mettili tutti insieme in una cartelletta, unitamente agli esami ed alle ecografie fatti nel corso dei nove mesi ed ai tuoi documenti (libretto sanitario, documento d’identità, codice fiscale, gruppo sanguigno). E non dimenticare lo spazzolino da denti!