Le ultime settimane prima del parto
Le ultime settimane prima del parto sono un periodo delicato, durante il quale le donne spontaneamente pongono un'attenzione maggiore al proprio corpo e ai movimenti del feto. Il segreto per stare bene è seguire uno stile di vita regolare senza stravolgere le proprie abitudini: quando il momento del parto si avvicinerà, le contrazioni lo mostreranno in maniera inequivocabile. Ne parliamo in modo più approfondito con Valentina Marcon, ostetrica del Dipartimento Donna Mamma Neonato dell'ASST Fatebenefratelli Sacco, diretto dalla professoressa Irene Cetin.
Quando inizia la fase a termine?
"Ogni mamma nel corso della gravidanza viene informata sulla data presunta del parto. Essendo presunta, non è una data "di scadenza", ma un'indicazione di massima che ci aiuta a individuare un periodo di 5 settimane, dalla 37esima alla 42esima di gravidanza, definito appunto a termine. In queste 5 settimane ogni momento è buono perché si inneschi il processo del parto. Per questo motivo, in questo periodo avviene la presa in carico dell'ospedale di riferimento, che la donna ha scelto come luogo del parto".
Le ultime settimane prima del parto: quali esami e controlli si devono fare?
"A termine di gravidanza la donna viene normalmente presa in carico dal punto nascita che ha scelto come luogo del parto. Il primo controllo è previsto tra la 38esima e la 39 esima settimana di gravidanza. La donna si reca all'ambulatorio dedicato portando tutta la documentazione relativa alla gravidanza e nel corso dell'appuntamento si imposta un percorso personalizzato con tutti i controlli successivi".
Quando ci si deve recare in ospedale fuori dai controlli previsti?
"Nelle ultime settimane di gravidanza la donna deve porre attenzione soprattutto al movimento del bambino. Nel corso della giornata dovrebbero esserci almeno 10 movimenti del feto, ma il consiglio è di fare riferimento a quanto si è imparato nei mesi precedenti in modo da notare eventuali anomalie. In presenza di segnali che modifichino le normali abitudini del bambino, è bene recarsi in ospedale. Ad esempio, movimenti meno frequenti o meno intensi. Bisogna poi fare attenzione a tutti i sintomi che il corpo ci mostra: la pressione deve essere nella norma, ovviamente anche la temperatura, e così via.
In caso di malessere generale è meglio recarsi in ospedale, a meno che si tratti di sintomi blandi per i quali ci si può tranquillamente rivolgere al medico di base. Per quanto riguarda le perdite, in presenza di perdite di sangue o liquidi è bene farsi controllare".
Che movimenti dovrebbe fare il bambino nelle ultime settimane prima del parto?
"Non ci sono indicazioni particolari. Il feto non risulta alla madre più agitato del solito. Dando per assodato che tutto vada bene, la testolina sarà già rivolta verso il basso. I bimbi continuano a muoversi regolarmente anche nelle ultime settimane. Nel corso del travaglio fanno molti movimenti per adattarsi allo spazio, ma non sono percepiti dalla mamma in maniera distinta rispetto ai normali movimenti fetali".
Quali sono i sintomi di avvicinamento al parto?
Piccoli cambiamenti come:
- rallentamento della digestione
- calo del senso della fame
- interruzione del sonno
- dolore o appesantimento lombare, alla schiena, alla pancia, agli arti inferiori
Sintomo più evidente? Le contrazioni.
"Il sintomo più evidente sono le contrazioni. All'insorgenza delle contrazioni si accompagneranno tanti altri piccoli cambiamenti, come il rallentamento della digestione, il calo del senso di fame, interruzioni del sonno, il dolore o l'appesantimento lombare, alla schiena, alla pancia, agli arti inferiori. Tuttavia, quello che poi più di tutto desta l'attenzione della mamma sono proprio le contrazioni. Non ci si può sbagliare: non è un sintomo improvviso, sono piccoli segnali che si sommano e aumentano dando il tempo alla madre di rendersi conto che la gravidanza sta arrivando al termine".
Le ultime settimane prima del parto: consigli per il benessere psico-fisico
"Partiamo dall'assunto che il parto è un evento fisiologico normale. La donna deve proseguire il suo stile di vita, con un occhio alla salute e potenziando i comportamenti positivi. Importante è la regolarità dei ritmi. C'è evidenza scientifica che uno stato di benessere emotivo sia correlato in maniera fisica a un equilibrio ormonale più stabile e migliore. Un buon equilibrio emotivo a termine di gravidanza ha sicuramente un'influenza positiva.
Quindi, tutto ciò che aiuta a potenziare uno stato di benessere della donna è sicuramente di aiuto. Ad esempio praticare yoga, meditare, ascoltare musica, concedersi un massaggio. Ogni donna saprà scegliere ciò che le risuona meglio, e che potrà contribuire al rilassamento della mente e del corpo".
La donna ha bisogno di tanto sonno prima del parto?
"Non più del normale. La donna deve mantenere i suoi ritmi regolari, seguire uno stile di vita sano, ascoltare il suo corpo. Ma non è necessario che dorma più ore, a meno che non ne senta una specifica esigenza".
L'intervistata
Valentina Marcon fa parte del team del Dipartimento Donna Mamma Neonato dell'ASST Fatebenefratelli Sacco. Ostetrica all'ospedale Buzzi di Milano, si occupa di servizio sala parto e corsi di accompagnamento alla nascita.