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Cos'è il parto distocico e cosa comporta

di Viola Stellati - 31.10.2023 - Scrivici

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Fonte: Shutterstock
Il parto distocico si rivela difficoltoso e richiede l'intervento ostetrico: quali sono i possibili problemi e cosa bisogna fare per superarli

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Parto distocico

Purtroppo ci sono delle situazioni in cui il momento in cui mettiamo al mondo il nostro bambino non va come dovrebbe. La buona notizia è che nella maggio parte delle situazioni è possibile intervenire per trovare la soluzione più adeguata alla propria condizone. Tuttavia, quello del parto è un giorno molto importante, forse uno dei più speciali della vita. Per questo motivo, occorre essere preparati a qualsiasi evenienza, come quella di dover ricorre a un parto distocico.

Il parto distocico, conosciuto anche come distocia, è un parto difficile perché si verifica quando ci sono delle anomalie come contrazioni uterine inefficaci, travaglio protratto, arresto del travaglio o travaglio disfunzionale.

Come riporta il Manuale MSD versione per professionisti, il parto distocico riguarda anche un'anormale dimensione o posizione fetale. Ciò vuol dire che può verificarsi quando:

  • è troppo grande per l'apertura pelvica (sproporzione fetopelvica);
  • il posizionamento del feto è anomalo, come per esempio quando è in posizione podalica.

Caratteristiche

In un articolo scientifico pubblicato su un volume di Archives of Gynecology and Obstetrics si può leggere che il parto distocico dovrebbe essere considerato una sindrome legata a numerose cause/malattie.

Tuttavia, un'analisi condotta da Jeremy L. Neal e collaboratori ha evidenziato la terminologia più usata dai medici per descrivere questo parto difficoltoso:  

  • contrazioni uterine inefficaci;
  • fallimento nel progresso del travaglio;
  • travaglio protratto o arresto del travaglio;
  • travaglio prolungato;
  • travaglio disfunzionale;
  • discesa della parte presentata protratta o arresto della discesa della parte presentata e sproporzione cefalo-pelvica.

Tipologie e cause della distocia

La distocia può essere materna o fetale e di vari tipi. Le distocie cervicali riguardano il collo uterino, ovvero la possibile mancata apertura o il restringimento dovuto a cauterizzazione o precedente intervento chirurgico.

Ci sono poi le distocie dinamiche che sono causate della contrattilità uterina. Le distocie da ostacolo sono invece dovute sia alla presenza nel piccolo bacino di una cisti ovarica o un di un fibroma davanti al feto, sia all'inserzione bassa della placenta.

Un altro tipo di distocia è ossea, ovvero causata da una forma anomala del bacino materno o dalle sue ridotte dimensioni. Infine, le distocie delle parti molli che dipendono da ostacoli vaginali o perineali.

Da non dimenticare, inoltre, che anche un feto di notevoli dimensioni può rendere il parto più complesso di come dovrebbe essere.

Distocia e psicologia

Da non sottovalutare è anche il legame tra parto distocico e fattori psichici. Per questo motivo - e quindi per evitarli - è assolutamente importante partecipare ai corsi di preparazione al parto. Durante queste lezioni, infatti, vengono spiegati i possibili fenomeni che possono comparire nelle ore in cui mettiamo al mondo il nostro bambino.

In più, vengono raccontate e insegnate anche tecniche di rilassamento e dei semplici esercizi di ginnastica che hanno lo scopo di irrobustire la muscolatura addominale. Tutte nozioni che occorre conoscere perché, in questo modo, la mamma può contribuire nella migliore maniera possibile alla nascita del bambino.

Partecipando ai corsi di preparazione, quindi, le partorienti sono più sicure di loro stesse sia a livello fisico che psicologico, tanto che la riduzione della paura nei confronti di quel momento si rivela, nella maggior parte dei casi, utile per ridurre di molto il rischio di un parto distocico.

Come si interviene

Per portare a termine un parto distocico è necessario l'intervento dell'ostetrico che sceglie la terapia più adeguata in base alla situazione. Ogni distocia, infatti, deve essere trattata a seconda della sua tipologia, e per questo si può ricorrere all'uso del de forcipe e della ventosa, oppure effettuare il cesareo.

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