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Piano del parto, perché farlo e di cosa si tratta

di Simona Bianchi - 29.12.2023 - Scrivici

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Fonte: Shutterstock
Il piano del parto è un documento firmato in cui si esprimono le proprie preferenze riguardo alla nascita del bambino. Come preparalo e i modelli

In questo articolo

Cos’è il piano del parto

Il piano del parto è anche chiamato piano nascita ed è un documento firmato che riunisce tutte le preferenze della donna riguardo al travaglio, al parto, alla cura del bambino e all'allattamento. È una carta che permette di comunicare alla struttura sanitaria quali sono i desideri e ciò che vorrebbe evitare la futura mamma. Può essere scritto come un elenco, una breve lettera o una tabella, l'importante è che comunichi le vostre aspettative così da essere uno strumento utile per il papà e per il personale di assistenza per fare in modo che la nascita avvenga nel modo più dolce e rispettoso possibile.

Come si scrive il piano del parto

Prima di scrivere il piano del parto, normalmente, si prendono informazioni le procedure mediche generalmente utilizzate, selezionando ciò che si ritiene importante oppure da evitare. Poi si passa alla scrittura del testo nel quale si può per esempio esprimere la volontà di avere accanto una persona di fiducia, per tutta la durata del travaglio, del parto e del post parto, inserire il rifiuto all'uso di ossitocina per accelerare il parto oppure indicare se si vuole l'epidurale. Si può aggiungere la volontà evitare pratiche che potrebbero risultare fastidiose, come lo scollamento delle membrane, la rottura artificiale del sacco, le esaminazioni vaginali di routine per stabilire i cm di dilatazione, o il modo in cui si desidera che venga tenuto l'ambiente circostante, per esempio tenere le luci spente. Nel piano si può mettere anche tutto ciò che riguarda l'immediato post nascita come:

  • il taglio del cordone ombelicale;
  • il Bonding, il Breast Crawling, il contatto a pelle;
  • il bagnetto ritardato;
  • la profilassi antibiotica oculare e la vitamina K;
  • gli screening neonatali e la degenza in reparto.

I modelli del piano di nascita

Sul web si trovano anche vari modelli di piano del parto da cui puoi prendere ispirazione.

Un'idea di base è spiegare i propri desideri riguardo al travaglio, se si vuole qualcuno di caro al proprio fianco, si preferisce musica o luci soffuse o il monitoraggio continuo o intermittente per potersi muovere, oppure quali modi scegliere per gestire il dolore per esempio agopuntura, massaggio, doccia, se si accetta l'accelerazione del travaglio o l'epidurale. Riguardo al parto si può indicare in che posizione si vuole partorire, se si accetta che venga eseguita un'episiotomia o la presenza di dottorandi. Riguardo all'accoglienza del neonato si può inserire quando si vuole che venga eseguito il taglio del cordone (se dopo 1 minuto o quando il battito è cessato), se il partner vuole tagliare il cordone, se si vuole il contatto skin to skin subito dopo il parto. Il consiglio è quello di rifarsi alle linee guida dell'Organizzazione Mondiale della Sanità e, se si può, partecipare agli incontri di accompagnamento alla nascita. I modelli standard e pre-compilati possono aiutare a prendere spunto sui temi da trattare nel proprio piano, ma bisogna ricordarsi di effettuare le scelte più idonee per sé e personalizzate.

I punti chiave su cui esprimersi

In sintesi, di seguito elenchiamo i punti principali che dovrebbero essere contenuti nel piano del parto:

  • Chi avere accanto
  • Se si vuole avere libertà di movimento durante il travaglio
  • Se si preferisce ridurre il monitoraggio cardiotocografico e le visite vaginali
  • Specificare i rimedi contro il dolore desideri
  • Se si vuole l'episiotomia
  • Restrizioni sull'uso di farmaci, escludendo le somministrazioni routinarie, e la volontà di evitare pratiche non fondate su evidenze o considerate pericolose per madre e nascituro
  • Come si desidera che avvenga il taglio del cordone ombelicale
  • Come si desidera che avvenga il contatto skin to skin
  • Se si vuole il rooming in, ossia tenere sempre il bebé nella stanza
  • Se si desidera avviare un allattamento esclusivo al seno e non si vuole che al neonato vengano somministrati alimenti diversi dal latte materno.

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