Con i premiti uterini il parto è giunto ormai nella sua fase espulsiva, ossia il momento in cui il bebé viene effettivamente alla luce. Scopriamo dunque qualcosa di più su queste strane contrazioni.
Premiti: cosa sono?
I premiti vengono definiti come delle contrazioni (o talvolta spasmi) che possono interessare l'addome, l'intestino o, nel caso del parto, l'utero materno.
I premiti uterini, nello specifico, sono invece quel tipo di contrazioni che, durante il travaglio, stimolano la madre a "spingere" per espellere con maggiore facilità il bebé dall'utero. Questa tipologia di premiti segna infatti l'inizio della fase espulsiva del parto.
I tipi di premiti
Normalmente per premito uterino s'intendono le contrazioni naturali e involontarie che si verificano durante il parto, tuttavia il premito può essere anche "indotto" dal personale medico.
- Premito spontaneo: la madre percepisce spontaneamente lo stimolo alla spinta, assecondando così il percorso naturale della fase espulsiva del parto. Questo è il caso preferibile, perché diminusce il rischio di traumi e non si stressa il pavimento pelvico.
- Premito indotto: in questo caso è il personale medico e ostetrico che esortano la madre a spingere e scandiscono il ritmo delle stesse spinte. A volte la madre non percepisce naturalmente la necessità d'espellere il feto a causa degli effetti dell'epidurale. Quando ci si trova in questa situazione la donna compie uno sforzo maggiore e dunque aumentano le probabilità di affaticarsi, subire perdite urinarie e fecali e incorrerre in piccoli traumi al pavimento pelvico.
Cosa fare quando si percepiscono i premiti?
Quando si percepiscono i premiti del parto, dunque, bisogna fare solo una cosa: assecondare lo stimolo.
I premiti uterini infatti servono proprio a facilitare la conclusione del parto, dunque la madre deve lasciarsi andare e spingere, magari aiutandosi scandendo con una respirazione adeguata (per questo sono importani i corsi pre-parto)
FONTE: Manuale MSD