Prolasso del cordone ombelicale
Giunti al fatidico momento del parto, quando la futura madre è già entrata in travaglio, può accadere che si verifichino delle complicazioni che rendono necessari dei provvedimenti d'urgenza da parte del personale ostetrico. Tra tali inconvenienti una delle meno frequenti, ma anche potenzialmente più pericolose, è il prolasso del cordone ombelicale, che interrompe l'afflusso di sangue verso il feto.
Cos'è il prolasso del cordone ombelicale
Nel gergo medico il termine "prolasso" indica il cedimento o la discesa di una parte del corpo rispetto alla sua posizione naturale. Il prolasso del cordone ombelicale - o prolasso di funicolo - riguarda infatti l'anomala posizione del cordone ombelicale che, al momento della "rottura delle acque", scivola lungo il canale del parto e si trova a precedere il nascituro all'interno della vagina.
Tale situazione rappresenta una complicazione considerevole, poiché durante il travaglio il feto in uscita finisce per comprimere il cordone, bloccando quindi l'apporto di sangue - e dunque ossigeno - dal corpo materno al feto stesso.
Tale prolasso può essere di due tipi
- Prolasso conclamato: con la rottura delle membrane amnicoriali (la rottura delle acque) il cordone sporge in modo evidente dall'interno verso l'esterno della vagina, precedendo il bebè. Tale eventualità viene di solita riconstrata dall'ostetrica al momento del controllo pre-parto.
- Prolasso occulto: si verifica quando non è ancora stata la rottura delle acque e il cordone ombelicale, contenuto all'interno dell'utero, rimane di fianco al feto. Non palesando segnali visbili, tale anomalia viene normalmente individuata a causa dei valori alterati del battito cardiaco del piccolo.
Fortunatemente il prolasso del cordone ombelicale registra una casistica molto bassa, intorno al singolo caso su 1000.
Quali sono le cause del prolasso del cordone ombelicale?
In questo caso è meglio parlare di fattori di rischio che di cause dirette. Esistono infatti diversi elementi che potrebbero favorire un prolasso del funicolo:
- Anomalie congenite del feto
- Posizione podalica del feto
- Parto precoce (prima della 37esima settimana)
- Rottura prematura o anomala delle acque
- Multiparità (ossia il fatto che la donna abbia già partorito almeno una volta)
- Eccesso di liquido amniotico
- Parto gemellare
Come ci si accorge del prolasso?
Non esistono modi per predire l'insorgenza di un prolasso, tuttavia esistono dei segnali che possono mettere in allarme la futura madre, la quale potrebbe sentire (o persino toccare) qualcosa d'insolito all'interno della propria vagina.
Naturalmente però, la diagnosi viene fatto dal personale ostetrico,il quale può accorgersi del malessere del feto anche dal tracciato cardiografico e decidere dunque sul da farsi.
Come si interviene in caso di prolasso?
Talvolta il cambio di posizione da parte della madre può rivelarsi risolutivo, ma non tutti i casi sono così fortunati. In presenza di un prolasso di cordone ombelicale dunque, il personale ostetrico provvede subito ad allentare la pressione sul funicolo, allontanando la testa del feto dal cordone.
Successivamente, se la salute del feto appare in pericolo, è necessario ricorrere ad un taglio cesareo d'emergenza. Se invece sta avvenendo un parto spontaneo e non è più possibile arrestarlo, occorre estrarre il bimbo il più rapidamente possibile, spesso ricorrendo al forcipe (o alla ventosa ostetrica).
In caso di una mancata diagnosi dell'anomalia o di intoppo nelle procedure ostetriche, il nascituro potrebbe sviluppare deficit neurologici permanenti (causati dal mancato afflusso di ossigeno) o persino perire durante il parto.
FONTI: Msdmedicals; Università di Padova; Royal Collage of Obstetricians & Gyneacologists