Cinque anni fa Morena aveva "subito" un cesareo per la nascita della sua prima figlia, Ambrosia. Un cesareo per motivi di salute, ma che la mamma non ha mai davvero accettato e metabolizzato. Questa volta ha avuto un vbac, un parto naturale dopo un cesareo. Ecco mentre le somministrano l'epidurale.
In una fase del travaglio. Il marito Francesco supporta Morena.
Alle 3 di mattina del 15 settembre Morena ha perso il tappo mucoso. Alle 8 le si sono rotte le acque ed è andata in ospedale.
"Ho urlato come una matta per arrivare a 5 cm di dilatazione. Non avendo fatto un travaglio con Ambrosia, per me era come avare un primo figlio. Ho fatto di tutto: morsi, sputi, calci. Sono arrivata a urlare 'se non mi fate l'epidurale mi butto dalla finestra' - ricorda sorridendo Morena. - Non ne potevo proprio più".
A un certo punto è entrata in gioco una figura che ha cambiato tutto. "Un'ostetrica che mi ha preso in carico, una donna meravigliosa che mi ha portato alla meta, Paola Marchetti".
Dopo tutto il dolore provato, Morena ha paura. "Comincio a spingere, preoccupata. Mi ricordo le spinte, ma anche che non succedeva nulla. Dopo due ore e venti di spinte non ce la facevo più".
A un certo punto l'ostetrica ha abbassato le luci e ha detto a Morena: "Questa deve essere la spinta della tua vita. La devi fare. Non ci devi provare, ci devi riuscire".
Eccola finalmente. Celeste è nata il 15 settembre alle 21.20 all'ospedale San Camillo di Roma. Un frugoletto di 3 chili e 50 grammi per 50 cm.
Morena e Celeste, finalmente insieme. "Quando Celeste è nata e me l'hanno messa sulla pancia, non ho capito più niente. Ho iniziato a piangere e ho detto: 'Ce l'ho fatta, sono riuscita a farla nascere'".
La prima foto tutti insieme.
Francesco taglia il cordone.
"Quando mio marito ha preso in braccio la figlia, ha iniziato a raccontarle un po' tutto. Lui è nato per essere papà di figlie femmine".