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Segnali che il bambino sta per nascere, come riconoscerli?

di Penelope Greco - 24.07.2024 - Scrivici

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Fonte: Shutterstock
Segnali che il bambino sta per nascere: contrazioni dell'addome, dolori alla schiena, diarrea, bisogno frequente di urinare: i primi segni del travaglio

In questo articolo

Il momento che avete atteso per nove mesi sta per arrivare e voi temete di non saper riconoscere i segnali che il bambino sta per nascere? Quali sono i sintomi degli ultimi giorni di gravidanza? Non allarmatevi: non siete certo le sole. Quasi tutte le future mamme, specialmente quelle alla prima gravidanza, si chiedono se capiranno quando la gestazione è davvero a termine e quando è il momento di andare in ospedale. In realtà, è tutto molto semplice e naturale. Ci sono, infatti, alcuni cambiamenti e "campanelli" che annunciano che il piccolo sta per arrivare, l'avvio del travaglio e poi quando il bimbo è incanalato. Dovete solo imparare ad ascoltare il vostro corpo e a fidarvi delle sensazioni che provate.

Ricordate, però, che ogni caso e ogni donna sono a sé: non sempre si presentano tutti i segnali o non sempre lo fanno in maniera eclatante e standardizzata. Per questo, in caso di dubbio, è meglio che facciate un controllo o una telefonata in più, cercando tuttavia di non farvi prendere dall'ansia e di non correre in ospedale a ogni minimo sospetto per non vivere con troppa agitazione i giorni che precedono il parto e non accumulare uno stress eccessivo.

Quali sono i sintomi pre parto?

I sintomi pre parto possono variare da donna a donna, ma ecco alcuni alcuni segnali comuni che possono indicare che il travaglio è sempre più vicino:

  1. Contrazioni di Braxton Hicks: anche note come "false contrazioni", queste contrazioni sono irregolari e non diventano più forti o ravvicinate nel tempo come le vere contrazioni del travaglio. Se hai dei dubbi fai un bagno caldo e aumenta l'assunzione di liquidi. Le contrazioni di Braxton Hicks, infatti, sono più ricorrenti se la madre è disidratata.
  2. Contrazioni regolari e dolorose: se diventano regolari, più forti e più ravvicinate nel tempo possono essere un segno che il travaglio è iniziato.
  3. Perdita del tappo mucoso: questo è un segno che il collo dell'utero sta cominciando a dilatarsi. Il tappo mucoso è una sostanza gelatinosa che può essere striata di sangue e che blocca l'apertura del collo dell'utero durante la gravidanza.
  4. Rottura delle acque: si verifica quando il sacco amniotico si rompe, rilasciando il liquido amniotico. Può avvenire come un improvviso flusso di liquido o come una lenta perdita. Può anche non avvenire.
  5. Mal di schiena: un dolore costante nella parte bassa della schiena può essere un segno che il travaglio sta per iniziare, soprattutto se è accompagnato da contrazioni.
  6. Diarrea o crampi intestinali: a causa dell'aumento delle prostaglandine, alcune donne possono sperimentare diarrea o crampi intestinali prima del travaglio.

Le contrazioni: come riconoscerle

Le contrazioni rappresentano uno dei principali segnali che il bambino sta per nascere.

È possibile, però, che voi abbiate iniziato ad avvertirle già da tempo. Alcune donne, infatti, ne sono soggette fin dal sesto-settimo mese. Sempre che non si sia in presenza di un parto pretermine, si tratta delle contrazioni di "Braxton-Hicks", conosciute anche come "false contrazioni": un indurimento, talvolta appena percettibile, della pancia, che in genere comincia in alto e si diffonde poi verso il basso prima di sparire del tutto, dura da pochi secondi a un paio di minuti e serve per preparare gradualmente l'utero al travaglio. Potreste sentire anche una leggera tensione alla schiena.

Tuttavia, con l'avvicinarsi del parto, queste manifestazioni si fanno spesso più frequenti e regolari fino a trasformarsi nelle contrazioni che danno avvio al travaglio vero e proprio.

Come capire quali sono quelle "vere"? Se non aumentano di intensità, vanno e vengono, manifestandosi a ritmi irregolari, e non sono ravvicinate si tratta quasi sicuramente di un falso allarme. Al contrario, quando le contrazioni compaiono in maniera ravvicinata (ogni tre-quattro minuti), durano circa un minuto e mantengono la stessa intensità, accompagnandosi a un dolore più forte, è arrivato il momento di andare in ospedale.

I dolori e la stanchezza

Quando si capisce che il parto è vicino? Nei giorni che precedono il parto, oltre alle contrazioni, potreste anche avvertire dei dolorini, degli indolenzimenti e degli spasmi al basso addome e ai lombi, nella parte bassa della schiena. In genere, questi fastidi durano qualche istante, ma possono anche perdurare più a lungo. In alcuni momenti sono frequenti, in altri più radi. Significa che il vostro corpo si sta preparando al momento che state attendendo con tanta trepidazione.

Inoltre, in questa fase potreste sentirvi più stanche del solito e avere la necessità di fermarvi a riposare più volte nel corso della giornata.

La diarrea

La diarrea è un altro dei segnali che il bambino sta per nascere.

Se, dunque, siete quasi a termine e iniziate ad avere episodi di dissenteria è probabile che entro pochi giorni conoscerete finalmente il vostro piccolo.

Questo sintomo, che può accompagnarsi anche a nausea e/o vomito, è legato alle trasformazioni che il vostro corpo ha avviato per prepararsi al parto e, in particolare, al rilassamento muscolare: a distendersi però non è solo l'utero, ma anche il retto. Inoltre, può essere il segno che il bambino si sta incanalando e/o sta scendendo, premendo contro il vostro intestino, e che il vostro apparato gastrointestinale ha avviato una pulizia spontanea prima del grande sforzo del parto.

Nei giorni che precedono il lieto evento potreste avvertire anche un bisogno più frequente del solito di fare pipì: è una conseguenza della pressione esercitata sulla vescica dalla testa del bambino quando scende lungo il canale del parto e si prepara a venire alla luce.

La perdita del tappo mucoso

Fra i segnali che il bambino sta per nascere c'è anche la perdita del tappo mucoso: una formazione gelatinosa che, come un vero e proprio tappo, nel corso della gravidanza ha chiuso il canale cervicale, per proteggere il piccolo dai batteri presenti nella zona vaginale.

Tuttavia, dovete sapere che la fuoriuscita del tappo spesso passa inosservata. Innanzitutto, perché è indolore e poi perché il tappo è bianco-opaco o addirittura trasparente: potreste, dunque, scambiarlo per delle perdite.

In alcuni casi potrebbero esserci anche delle tracce di sangue: sono quasi sempre dovute alla rottura dei piccoli vasi sanguigni del collo dell'utero che può verificarsi durante la fase preparatoria al parto. Se, invece, c'è una grossa quantità di sangue rosso vivo o rosso scuro meglio andare in ospedale.

La pancia più bassa

Negli ultimi giorni di gravidanza, la pancia tende a "scendere", assumendo un aspetto a pera, più bassa e con una punta accentuata.

Significa che il bambino si sta avviando verso l'uscita. Ecco perché potreste sentire che il fondo dell'utero si abbassa.

In conseguenza di questo "scivolamento", è probabile che riusciate finalmente a respirare più liberamente e ampiamente e a digerire meglio: la pressione su stomaco e diaframma, infatti, si alleggerisce.

La rottura delle acque

Nelle ore che precedono il parto potreste andare incontro alla rottura del sacco amniotico, l'involucro che contiene e protegge il bebè. In alcuni casi, la futura mamma avverte un rumore sordo, come un "toc", e poi si trova improvvisamente bagnata (come se avesse fatto la pipì), in altri la rottura è più impercettibile. Se il liquido è chiaro e inodore non c'è la necessità di correre subito in ospedale. Se, invece, il liquido è scuro (o tinto, color verdastro) o c'è del sangue rosso vivo bisogna recarsi con urgenza in ospedale perché il bimbo potrebbe essere in sofferenza.

Quando si capisce che manca davvero poco al parto? Ecco alcuni dei sintomi comuni durante gli ultimi giorni di gravidanza:

  • Contrazioni di Braxton Hicks: non sono regolari e non causano dilatazione del collo dell'utero.
  • Dolore alla schiena: può essere causato dalla pressione del bambino sulla colonna vertebrale o dai cambiamenti nella posizione del bambino.
  • Pressione pelvica: l'ingrossamento della testa del bambino nella parte bassa dell'utero può causare sensazioni di pressione nella regione pelvica
  • Perdita del tappo mucoso
  • Diarrea o cambiamenti nelle feci: dovuti ai cambiamenti ormonali che influenzano il tratto gastrointestinale
  • Aumento della frequenza urinaria: perché il bambino si posiziona nella pelvi e può esercitare pressione sulla vescica
  • Sensazione di affaticamento e irritabilità
  • Rottura delle acque.

La pancia dura è un sintomo pre parto?

Le contrazioni preparatorie o quelle fisiologiche di Braxton Hicks si presentano all'improvviso indurendo la pancia, ma poi passano (a volte basta solo sdraiarsi un attimo) e non ritornano e possono appunto dare la sensazione di pancia dura.

Per riconoscere le vere e proprie contrazioni bisogna verificare

  • se sono regolari,
  • se si presentano a distanza sempre più ravvicinata
  • e se aumentano di intensità.

Lo spostamento della testa del feto spinge l'utero sulla vescica, perciò la madre potrebbe avvertire più frequentemente il bisogno di urinare e potrebbe sentire un peso molto in basso nella vagina

Può anche capitare che durante il travaglio e a contrazioni ravvicinate, la donna senta all'improvviso il bisogno di andare in bagno: potrebbe essere un segnale che il momento espulsivo si sta per avvicinare.

Le combinazioni più comuni e più sicure di un bimbo incanalato sono:

  • Presentazione di testa (chiamata presentazione di vertice o cefalica)
  • Viso rivolto all'indietro
  • Viso e corpo angolati a destra o sinistra
  • Collo chino in avanti
  • Mento in basso
  • Con le braccia incrociate sul petto

Che cosa fare negli ultimi giorni di gravidanza?

Negli ultimi giorni di gravidanza, ci sono diverse cose che puoi fare per prepararti al parto e all'arrivo del tuo bambino. Ecco alcuni suggerimenti:

Preparazione fisica e mentale

  • Riposo: cerca di riposare il più possibile e concediti momenti di relax. Il travaglio e il parto richiedono molta energia, quindi è importante essere ben riposata.
  • Esercizi leggeri: camminare, fare yoga prenatale o esercizi di stretching possono aiutare a mantenere il corpo in movimento e preparare i muscoli per il parto.
  • Respirazione: pratica tecniche di respirazione e rilassamento che potrai utilizzare durante il travaglio.

Preparazione pratica

  • Valigia per l'ospedale: assicurati di avere la tua valigia per l'ospedale pronta, con tutto il necessario per te e per il bambino consigliato dall'ospedale in cui partorirai (vestiti per te e per il bambino, articoli per l'igiene, documenti, etc.).
  • Documenti e contatti: tieni a portata di mano tutti i documenti necessari (carta d'identità, tessera sanitaria, cartella clinica) e l'elenco dei numeri di telefono importanti.
  • Preparazione della casa: fai un ultimo check sulle cose che hai preparato per l'arrivo del bambino, in modo che sia tutto pronto al tuo rientro dall'ospedale. 
  • Pasti pronti: cucina e congela alcuni pasti in anticipo per avere cibo pronto quando tornerai a casa con il bambino.

Fonti

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Revisionato da Francesca Capriati

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