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Taglio del cordone: può farlo il papà?

di Giulia Foschi - 22.05.2018 - Scrivici

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Fonte: ipa agency
Un momento delicato e simbolico, che segna la separazione del neonato dalla madre e il passaggio alla vita extrauterina. Coinvolgere anche il papà è importante: un'ostetrica esperta ci spiega il perché. 

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Il taglio del cordone ombelicale è un momento molto delicato, che segna concretamente, e non solo, la separazione del neonato dalla madre dopo nove mesi di unione e il passaggio dalla vita intrauterina a quella extrauterina. Questo gesto riveste quindi anche un forte valore simbolico, che può essere bello condividere con il padre del bambino. Ne parliamo con la dottoressa Antonella Marchi, Segretario Nazionale dell’Associazione Italiana di Ostetricia (A.I.O.).

Quando tagliare il cordone ombelicale



Esistono diverse scuole di pensiero in merito al momento migliore per tagliare il cordone: «Molte donne preferiscono aspettare che smetta di pulsare e che esca la placenta - spiega la dottoressa Marchi -. La scelta è soggettiva, ma è importante sapere che non c’è fretta, si può tranquillamente aspettare seguendo i ritmi naturali e le proprie sensazioni. Consideriamo inoltre che finché è attaccato al cordoneil bambino è ossigenato: se dovesse esserci qualche piccolo difetto il cordone costituisce una garanzia, perciò aspettare qualche minuto può anche essere una precauzione in più. Un discorso a parte va fatto per la raccolta delle cellule staminali: in questo caso, se si vuole fare questa operazione, il cordone va tagliato immediatamente».

raccomanda espressamente il taglio del cordone da uno a tre minuti dopo la nascita per ridurre il rischio di anemia fetale. Ritardare il clampaggio (con questo termine si intende la legatura del cordone stesso con una pinza, in modo da interrompere il flusso di sangue dalla placenta), infatti, significa consentire un maggior apporto di sangue fetale dalla placenta al bambino. E più sangue significa una maggiore quantità di ferro disponibile per il neonato.

Il ruolo del papà


«Certamente il taglio del cordone ombelicale può essere fatto dal padre – spiega ancora Antonella Marchi -. È un gesto simbolico che assume un significato importante. Naturalmente la coppia non viene lasciata sola, l’ostetrica è presente, segue e indirizza il papà in questa operazione così importante. Quindi, se entrambi i genitori percepiscono questo desiderio, va benissimo assecondarlo. Non dev’essere una forzatura, naturalmente, ma qualcosa che entrambi sentano di voler fare. A livello pratico, al papà, che indossa il camice, vengono fornite le forbici dall'ostetrica, e può procedere con il taglio. Non è strettamente necessario che indossi i guanti, perché a quel punto il bambino non è più sterile. ».

Seguire i ritmi naturali



Un punto che è bene spiegare ai neopapà è che il parto è il più naturale degli avvenimenti, quindi è importante non interferire troppo. «Non c’è fretta, ricordiamolo sempre. Non interrompiamo la naturalezza del processo: l'ostetrica poggia il neonato sulla pancia della mamma, coprendolo per tenerlo al caldo; da qui sarà il piccolo a raggiungere istintivamente il seno per la prima poppata, senza bisogno di essere forzato in questa direzione. Questo passaggio segna il suo primo contatto non solo con il corpo della mamma ma anche con l’ambiente esterno, e psicologicamente con il raggiungimento del nutrimento. Un processo fisiologico e psicologico molto importante, uno stimolo alla vita».

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