Sfatato il luogo comune sul sesso in gravidanza – avere rapporti sessuali nel corso della gestazione non è associato a eventi avversi – qui proviamo a fare chiarezza su un altro luogo comune legato ai mesi di dolce attesa: una donna incinta dovrebbe smettere di dedicarsi alla pulizia della casa?
L'abbiamo chiesto alle ostetriche Ada Mellea e Grazia de Rosario dell'Ospedale Meyer di Firenze.
In questo articolo
- Pulizie in gravidanza, è vero che ci sono cose che si possono fare e altre no?
- Detersivi, è necessaria qualche precauzione in più?
- Lavare i pavimenti e pulire i bagni: fa male davvero? E passare l'aspirapolvere può causare contrazioni e parto prematuro?
- Bisogna davvero solo affidarsi a detergenti naturali?
- E se non abbiamo nessuno che ci può aiutare?
È vero che ci sono cose che si possono fare e altre no?
"La gravidanza non è una malattia" dicono innanzitutto. "Certo, l'organismo della donna cambia durante la gravidanza e deve adattarsi ai cambiamenti, ma sono cambiamenti fisiologici. Insomma, la donna incinta non è malata". Può dunque continuare a condividere con il partner la cura e la pulizia della casa "adottando una serie di accortezze che, in fondo, sono valide per tutta la popolazione, come per esempio evitare le inalazioni tossiche dei detersivi".
Detto questo, "è preferibile che una donna incinta non salga sulla scala per pulire i vetri o i lampadari, col rischio di cadere e di incorrere in un danno fetale, in un trauma cranico, in una frattura femorale…".
Del resto, come si legge sulle Linee guida della gravidanza fisiologica, è il buon senso a indicare che i cambiamenti fisici e morfologici che si verificano in gravidanza possono interferire con la capacità della donna di impegnarsi in alcune forme di attività fisica, e che sia da evitare un'attività fisica che comporti un eccessivo impegno, un notevole sforzo fisico, il rischio di traumi addominali e cadute.
Si tenga presente inoltre che l'aumento di peso e di volume dell'utero provoca una serie di modificazioni nella distribuzione del peso e dell'equilibrio della gestante, e soprattutto nella parte finale della gravidanza i chili in più possono farsi sentire con un maggiore affaticamento. Il consiglio dunque è di non "strafare" e affaticarsi.
Ma, se la gravidanza è fisiologica, non ha alcun senso raccomandare la sospensione dell'attività fisica.
Anzi: iniziare o continuare un'attività fisica moderata, come per esempio nuotare o camminare, non è associato ad eventi avversi.
"Via libera dunque anche alle pulizie di casa: spolverare, pulire i pavimenti, i bagni, rifare il letto…", commentano le ostetriche.
Detersivi, è necessaria qualche precauzione in più?
È noto che i detersivi inquinano. Da uno studio pubblicato sulla rivista Science, per esempio, è emerso che i prodotti comunemente usati per la pulizia della casa (sgrassanti, solventi…), l'igiene della persona, pesticidi… emettono sostanze chimiche ("composti organici volatili" o voc) che evaporando contribuiscono alla formazione delle polveri sottili, quindi all'inquinamento atmosferico.
Mentre da uno studio pubblicato su American Journal of Respiratory and Critical Care Medicine è emerso che la maggior parte delle sostanze chimiche presenti nei prodotti per la pulizia causino a lungo andare irritazione delle mucose che rivestono le vie respiratorie danneggiando nel tempo le vie aeree.
Secondo l'ostetrica Ada Mellea sarebbe dunque buona norma, ancor più se in gravidanza, "indossare i guanti durante le pulizie di casa e perché no anche la mascherina per evitare irritazioni cutanee (considerando che la pelle tende a essere più sensibile in gravidanza) e l'inalazione di sostanze tossiche. E aprire le finestre durante le faccende domestiche per evitare che gli inquinanti ristagnino in casa".
Lavare i pavimenti e pulire i bagni: fa male davvero? E passare l'aspirapolvere può causare contrazioni e parto prematuro?
Le ostetriche del Meyer sono rassicuranti: "assolutamente no" dicono. "I lavori domestici, come lavare i pavimenti o passare l'aspirapolvere, non sono pericolosi e non sono controindicati per il rischio di contrazioni o parto pretermine". "Ovviamente – aggiungono – non sono indicati in caso di diagnosi medica, quale per esempio inizio distacco di placenta, e se la donna ha ricevuto l'indicazione di stare il più possibile a letto".
In generale, comunque, in caso di placenta bassa, perdite ematiche, minaccia di parto pretermine e altri dubbi, meglio confrontarsi con la ginecologa che sta seguendo il percorso nascita.
Bisogna davvero solo affidarsi a detergenti naturali?
Come dicevamo, i prodotti utilizzati per la pulizia della casa contribuiscono a peggiorare la qualità dell'aria che respiriamo dentro (e fuori) le mura domestiche, quindi è preferibile arieggiare gli ambienti durante il loro uso ma, come suggerito dalla Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e Odontoiatri (Fnomceo), per limitare l'inquinamento indoor, dovremmo usare rimedi naturali come sapone di Marsiglia, aceto, bicarbonato.
"O almeno – aggiungono Mellea e de Rosario – fare a meno dei prodotti più tossici e aggressivi come candeggina, ammoniaca e acido muriatico".
E se non abbiamo nessuno che ci può aiutare?
"La gravidanza non è una malattia, ma un momento in cui avere maggiore cura di sé" concludono, suggerendo a chi legge di "imparare anche a chiudere un occhio". Il loro messaggio conclusivo, però, è quello di "non medicalizzare troppo la gravidanza, a meno che non sia il medico a raccomandare l'assoluto riposo per salvaguardare la salute della partoriente e del feto".
Come migliorare l'aria nella nostra casa?
Qui riepiloghiamo alcuni consigli del Gruppo di studio nazionale sull'inquinamento indoor dell'Istituto Superiore di Sanità.
Il profumo è indicatore di pulizia? No
Il pulito non ha odore. Per cui non eccedere con l'uso di prodotti per la pulizia quali detergenti e detersivi, con deodoranti e diffusori di profumi, incensi e candele profumate. E per le pulizie quotidiane preferire l'utilizzo di bicarbonato di sodio e aceto.
È necessario leggere le etichette? Sì
Prima dell'uso sempre leggere le etichette, rispettare il quantitativo indicato e usare il tappo dosatore.
Miscelare i prodotti? No
Perché può essere pericoloso, in particolare quelli contenenti ammoniaca o candeggina con sostanze acide come gli anticalcari.
Cambiare l'aria serve? Sì
Riduce la presenza degli inquinanti. È preferibile aprire le finestre più distanti dalle strade più trafficate. Ricordarsi di farlo quando si cucina (aprire anche la cappa), pulisce, lava, stira.
Fonti
Gravidanza dal Ministero della Salute
Le linee guida sulla gravidanza fisiologica
Dottore ma è vero che… Gli ambienti chiusi proteggono i bambini dall'inquinamento?
Gravidanza ISSalute
L'aria nella nostra casa: come migliorarla? Opuscolo dell'Istituto Superiore di Sanità
Cleaning at Home and at Work in Relation to Lung Function Decline and Airway Obstruction- Ajrccm
Household chemicals rival vehicles as smog source - Nature
Volatile chemical products emerging as largest petrochemical source of urban organic emissions - Science