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Stitichezza in gravidanza: perché viene e come combatterla

di Angela Bisceglia - 20.05.2020 - Scrivici

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Fonte: shutterstock
La stitichezza, o stipsi, è un disturbo abbastanza diffuso tra le donne in dolce attesa. I principali rimedi: bere tanta acqua, aumentare il consumo di fibre e fare un po' di attività fisica.

In questo articolo

Tante donne in dolce attesa soffrono di stitichezza, già a partire dal primo trimestre. Potrebbe essere anche uno dei primi segnali di una gravidanza. Perché, e come affrontarla?

Le cause della stipsi in gravidanza


Per cominciare ci mettono lo zampino gli ormoni e in particolare l'aumento del progesterone. Che se da una parte ha il compito importante di tenere a bada le contrazioni uterine, dall'altra rallenta la peristalsi intestinale, ossia i movimenti che portano le feci all'ano.

Con il passare delle settimane ci si mette anche l'ingombro del pancione che, soprattutto negli ultimi mesi, ostacola il passaggio delle feci. Infine, può esserci una predisposizione individuale: a risentirne maggiormente, infatti, sono le donne che già prima di restare incinte soffrivano di stipsi.

La presenza di stitichezza può favorire la comparsa o il peggioramento di emorroidi

Come combatterla


A fare il punto sulle strategie per alleviare la stitichezza sono le raccomandazioni dell'Organizzazione mondiale della sanità per un'esperienza positiva della gravidanza, rilasciate a novembre 2016.

  1. La prima indicazione è bere di più. In gravidanza aumenta il fabbisogno di acqua e, se non se ne assume abbastanza, le feci si induriscono e diventano ancora più difficili da espellere. I classici 2 litri al giorno sono raccomandati soprattutto adesso: anzi, meglio arrivare anche a 2,5 litri!
  2.  La seconda indicazione riguarda l'alimentazione: bisogna aumentare il consumo di fibre, presenti in alimenti come verdure (crude o cotte), frutta, frutta secca, legumi e cereali integrali (pane e pasta). Spesso basta correggere il tiro della propria alimentazione per risolvere il problema. Per chi dovesse averne bisogno - sentire il proprio medico al riguardo - esistono anche degli integratori alimentari di fibre.
  3. Infine, anche il moto dà sicuramente una mano. Una camminata di mezz'ora al giorno, ma anche un po' di ginnastica o altro sport (da concordare col ginecologo) aiutano i movimenti peristaltici dell'intestino.

Quali farmaci usare

Se questi accorgimenti non fossero sufficienti è bene consultare il medico, che potrà consigliare blandi lassativi, dalle mucillagini al lattulosio.

Richiamando acqua nell'intestino - e aumentando in tal modo il volume delle feci - questi prodotti facilitano l'espulsione.

Fonti

Fonti per questo articolo: Raccomandazioni dell'Organizzazione mondiale della sanità per un'esperienza positiva della gravidanza; Materiale informativo su WebMD.

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Revisionato da Valentina Murelli

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