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Cosmetici in gravidanza: promossi e bocciati

di Angela Bisceglia - 26.03.2021 - Scrivici

cosmetici
Fonte: Shutterstock
In gravidanza la prudenza non è mai troppa, anche quando si tratta di applicare sulla pelle creme, lozioni e altri cosmetici

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Durante i nove mesi di gravidanza sono molte le cose a cui la futura mamma deve fare attenzione: alimentazione, farmaci, ma anche cosmetici. Ebbene sì, a volte non ci si pensa, ma anche i cosmetici possono contenere sostanze pericolose per il nascituro. Per questo motivo, quando si sceglie un prodotto cosmetico come una crema, un'esfoliante o un trattamento contro la ritenzione idrica, bisogna capire se gli ingredienti siano sicuri per la salute del bambino.

Ecco allora un "vademecum" per scegliere i prodotti più sicuri ed efficaci durante i nove mesi.

I cosmetici contro gli inestetismi della cellulite

La ritenzione idrica in gravidanza è fisiologica e molto spesso tende a scomparire da sola con l'allattamento. Se la donna vuole comunque utilizzare un prodotto per ridurre gli inestetismi della cellulite, allora bisogna scegliere con cura quello adeguato. "Innanzitutto bisogna dire che per combattere gli inestetismi della cellulite il trattamento dermocosmetico deve migliorare il microcircolo localizzato e ridurre l'infiammazione della zona interessata" spiega la Biologa ed Esperta Cosmetologa Carla Cimmino. "Sappiamo infatti che nelle zone del corpo dove è presente la cellulite la pelle appare poco ossigenata per via del ristagno dei liquidi".

Fatta questa premessa, per essere prudenti meglio evitare prodotti che contengono elevate concentrazione di alcune sostanze come caffeina, guaranà e alghe, i cui principi attivi potrebbero entrare nel circolo ematico e influire sulla crescita del feto, e che potrebbero anche interferire con il metabolismo tiroideo della donna. Via libera invece per le creme contenenti centella, mirtillo, vite rossa e ananas. "Questi fitoestratti naturali migliorano il microcircolo, aiutano a drenare i liquidi ristagnanti e levigano le pelle".

Per un trattamento "fai da te" riempite una vasca con acqua tiepida e versateci un chilo di sale grosso, oppure sale di Epsom, e sedetevi dentro la vasca per 15-20 minuti. Il sale vi libererà per osmosi dai liquidi in eccesso aiutandovi a sentire le gambe subito più leggere, eliminando così quell'orribile sensazione di pesantezza agli arti inferiori.

Le creme antismagliature

Le smagliature sono uno degli inestetismi più comuni in gravidanza e per prevenirne la formazione si raccomanda sempre di applicare creme specifiche durante i nove mesi. Via libera alle creme quindi? Sì, ma non proprio a tutte. Bisogna scegliere con attenzione tra le moltissime alternative presenti in commercio, anche se spesso, soprattutto in farmacia, si trovano linee specifiche per la futura mamma che contengono ingredienti sicuri per il nascituro.

"In questo caso il trattamento dermocosmetico deve in qualche modo tonificare e stimolare la funzione delle strutture dermiche, aumentando la microcircolazione e garantendo anche un'esfoliazione superficiale" spiega Cimmino. Va benissimo quindi usare prodotti naturali come:

  • olio di mandorle;
  • olio di rosa mosqueta;
  • olio di germe di grano;
  • creme contenenti bava di lumaca, una sostanza ricca di collagene, vitamina C, vitamina E e allantoina, la quale ripara le "zone ferite".

Le sostanze contenute in questi prodotti preservano e migliorano l'elasticità dei tessuti in una fase in cui la pelle è maggiormente sottoposta a tensioni.

Per un trattamento "fai da te", procurati in erboristeria un flacone di olio di mandorle dolci ed uno di olio di germe di grano e mescolali in parti uguali con dell'olio extravergine di oliva. Spalma il 'cocktail' di oli sulle zone più soggette alla formazione di smagliature una-due volte al giorno: l'olio di oliva è ricchissimo di vitamina E, antiossidante ed elasticizzante, l'olio di mandorle dolci nutre e stimola il turnover cellulare, mentre l'olio di germe di grano contiene acido palmitico, emolliente e nutriente. Per evitare sorprese sugli abiti, però, meglio aspettare un po' prima di rivestirsi o tamponare la pelle con un fazzoletto.

"Attenzione invece a non usare oli essenziali" - sostiene la biologa – "in gravidanza potrebbero essere dannosi". Non ci sono ancora sufficienti studi che provino la loro sicurezza durante la gestazione.

Talvolta, nonostante l'utilizzo di creme e oli, le smagliature possono comparire ugualmente. La causa? Secondo uno studio pubblicato sulla rivista scientifica International Journal of Women's Dermatology, i fattori di rischio che causano la comparsa delle smagliature sono:

  • la predisposizione genetica;
  • l'aumento di peso;
  • i cambiamenti ormonali;
  • la giovane età della futura mamma.

Le creme antirughe in gravidanza si possono utilizzare, ma non tutte quelle che si trovano in commercio sono adatte alle future mamme. "La maggior parte delle creme antirughe contiene la vitamina A (retinolo) o suoi derivati, famosi perché favoriscono il turnover cellulare, ma purtroppo possono avere effetti tossici sul nascituro" afferma Cimmino. Sulle etichette dei prodotti contenenti retinolo o suoi derivati è espressamente indicato che non sono indicati per la donna in gravidanza, ma in caso di dubbio chiedete sempre al vostro medico o al dermatologo che saprà indicarvi il prodotto più adatto.

Meglio allora cercare un prodotto alternativo alla vitamina A, scegliendo creme arricchite con sostanze antiossidanti come la vitamina C, la vitamina E e i flavonoidi che contrastano i radicali liberi.

La protezione solare

Una donna in dolce attesa non può mai fare a meno della protezione solare quando si espone al sole. Regola che in realtà dovrebbe valere per tutti, ma per le future mamme ancora di più. In gravidanza, infatti, è alto il rischio di veder comparire il cloasma (o melasma) gravidico, un inestetismo della pelle caratterizzato dalla comparsa di chiazze scure in alcune zone del viso. "Per evitare spiacevoli sorprese è importante dunque scegliere una buona crema solare sia per il viso che per il corpo, preferendo quelle con un fattore di protezione alto", spiega Carla Cimmino, biologa ed esperta cosmetologa. Per una protezione ottimale, la crema dovrà sempre contenere un filtro SPF elevato, da 30 in su, a prescindere dal tipo di carnagione.

In gravidanza poi, sembrerebbe meglio proteggersi con creme solari contenenti filtri fisici (e non chimici) come l'ossido di zinco e il biossido di titano che non vengono assorbiti dalla pelle e che hanno quella texture dal colorito biancastro. Per quanto riguarda i filtri chimici, invece, la comunità scientifica ha opinioni discordanti. C'è chi sostiene che i filtri chimici siano sicuri anche in gravidanza e chi, come gli autori di questo recente studio pubblicato sulla rivista scientifica Journal of the American Medical Association, sostiene invece che esista il rischio che le sostanze contenute nei filtri chimici possano essere assorbite dalla pelle entrando quindi nel circolo ematico.

L'accorgimento più importante resta comunque quello di non utilizzare creme scadute o aperte da troppi mesi, sia perché perdono la loro efficacia, sia perché possono provocare reazioni cutanee.

Quando scadono i cosmetici?

Per evitare spiacevoli reazioni cutanee è buona regola evitare di utilizzare cosmetici scaduti o che non sappiamo da quanto tempo siano aperti. Nella confezione di ogni cosmetico troviamo il disegno di un piccolo barattolino con all'interno un numero. Si tratta del PAO (Period After Opening), ossia il tempo entro il quale il prodotto aperto garantisce sicurezza ed efficacia. Il numerino impresso indica infatti il numero di mesi di conservazione a partire dalla data di apertura. Per ricordarsi della scadenza di una crema o di un altro cosmetico potrebbe essere utile attaccare una piccola etichetta con scritto la data in cui per la prima volta abbiamo aperto il prodotto.

Le creme antimacchia

Le macchie sono un inestetismo che può facilmente comparire durante la gravidanza poiché si tratta di un fenomeno favorito dalla "tempesta ormonale" che investe la donna nei nove mesi di attesa. Per prevenire la loro comparsa è necessario applicare sempre, anche in inverno, una crema solare sulle zone esposte alla luce del sole. "Se la futura mamma presenta già alcune zone iperpigmentate, si possono utilizzare delle creme dall'effetto schiarente. Solitamente nelle creme schiarenti si utilizza il retinolo, cioè la vitamina A che però può essere pericolosa per la salute del feto" – spiega Cimmino – "meglio allora preferire creme contenenti vitamina C, acido kojico, acido ellagico o estratto di melograno". Tutti ingredienti che possiedono un effetto schiarente, ma che sono meno aggressivi nei confronti della pelle e che non creano problemi durante la gravidanza.

Per un trattamento "fai da te" potete aggiungere qualche goccia di limone nella crema da giorno (solo nella dose che si utilizza al momento) per ottenere un effetto schiarente.

Prodotti per la pelle impura o acneica

È ben difficile che la donna in gravidanza abbia la pelle impura, anzi, è più facile che chi prima aveva la pelle grassa o acneica, si ritrovi sin dai primi mesi una cute straordinariamente più pulita e levigata. Ma ad alcune donne capita che durante la gravidanza compaiano brufoli o altre impurità indesiderate. Se la pelle appare grassa e con pori dilatati, si possono applicare tranquillamente tutte le creme specifiche per pelli grasse, così come si possono fare scrub o maschere (ad esempio a base di argilla) che eliminano le impurità ed assorbono l'eccesso di sebo. Da evitare invece:

  • l'acido retinoico, un principio attivo farmacologico ottimo per curare l'acne, ma potenzialmente tossico per il feto;
  • il perossido di benzoile (o benzoperossido o benzoilperossido);
  • l'acido salicilico (anche se non è ancora stata dimostrata la sua nocività per l'applicazione topica).

Per un cosmetico fai da te, acquista in erboristeria o in farmacia dell'argilla verde in polvere e prepara una maschera astringente ed assorbente mescolando in una ciotola un cucchiaio di argilla con poca acqua (fino ad ottenere una 'pappetta' piuttosto densa). Lascia in posa 10 minuti sul viso e poi risciacqua.

Esfolianti per viso e corpo

In gravidanza gli scrub con microgranuli si possono utilizzare in tutta tranquillità poiché sono composti da particelle granulari che rimuovono con un'azione meccanica le cellule morte, favorendo così il turnover cellulare. "Evitiamo invece i peeling chimici a base di acidi (glicolico e salicilico), soprattutto perché durante la gravidanza la pelle delle donne è più sensibile" – afferma la biologa – "meglio utilizzare sostanze naturali, o al massimo si può optare per un peeling leggero a base di acido mandelico, preferibilmente sentendo sempre il parere del medico".

Per uno scrub veloce ed economico potete mescolare in parti uguali zucchero e olio (di mandorle o d'oliva), massaggiare viso e corpo con il composto ottenuto e poi sciacquare con acqua tiepida.

Utilizzato una volta a settimana, questo scrub "fai da te" è utile per esfoliare la pelle e donarle lucentezza.

Tinture per capelli

Questo forse è uno dei dubbi più comuni per le donne in gravidanza: si può fare la tinta ai capelli durante i nove mesi? "Sì, a patto che si usino prodotti di buona qualità e preferendo comunque tinte prive di ammoniaca, magari acquistandone una in farmacia" risponde Carla Cimmino. Se fate la tinta dal parrucchiere, informatelo del vostro stato così che possa scegliere un prodotto più delicato. Nessun problema, invece, se decidete di colorare solo le lunghezze senza toccare le radici perché l'assorbimento delle sostanze passa per il cuoio capelluto.

Cosa ne sappiamo invece dell'henné? Spesso viene considerato un prodotto più sicuro rispetto alle altre tinte esistenti per il semplice fatto che sia naturale, ma non dobbiamo cadere nel tranello secondo cui qualcosa che percepiamo come naturale è per forza buono e sicuro, mentre i prodotti chimici/industriali siano meno sicuri o addirittura nocivi. L'henné, ad esempio, potrebbe causare dermatiti da contatto, ma non solo. La pianta da cui si ricava l'henné contiene una molecola (il lawsone) che ha una certa tossicità. Questo non significa che non dobbiamo colorare i capelli con l'henné, ma che va fatto con attenzione. Meglio comunque rispettare sempre le quantità e i tempi di posa indicati e affidarsi a produttori seri.

I profumi

In gravidanza i profumi si possono utilizzare perché la piccola quantità di alcol presente in essi contenuta non crea problemi. Meglio però non abbondare con le dosi perché in alcuni profumi sono presenti gli ftalati, sostanze che vengono utilizzare per migliorarne la formulazione e che non sono considerati sicuri in gravidanza. È inoltre importante non vaporizzarli direttamente sulla cute quando ci si espone al sole, poiché molte sostanze contenute nelle fragranze sono foto-sensibilizzanti.

Il rischio? Veder comparire sulla pelle tante chiazze scure!

Gli smalti

Lo smalto si può applicare anche durante i nove mesi, ancora una volta con l'accortezza di acquistare solo prodotti di marche note e mai i prodotti di bancarella: gli smalti provenienti da Paesi che non appartengono all'Unione Europea infatti potrebbero contenere resine, metalli pesanti e coloranti che da noi non sono più ammessi da molti anni. Alcuni ingredienti usati negli smalti, come formaldeide, toluene, canfora e DBP, possono essere pericolosi per le future mamme, ma di fatto la maggior parte delle aziende cosmetiche ormai non li utilizza più.

Il consiglio? "Se proprio non vogliamo rinunciare allo smalto, ricordiamo di applicarlo in un ambiente ben areato con le finestre aperte per evitare di inalare l'odore ed evitiamo anche di metterlo sulle cuticole" conclude Cimmino.

Un ultimo suggerimento: ricorda di togliere lo smalto prima di andare a partorire perché in caso di parto cesareo il medico ha bisogno di vedere il colore delle unghie!

Fonti utilizzate:

  • Consulenza della dott.ssa Carla Cimmino, Biologa ed Esperta Cosmetologa
  • Striae gravidarum: Risk factors, prevention, and management, International Journal of Women's Dermatology, 2017
  • Effect of Sunscreen Application Under Maximal Use Conditions on Plasma Concentration of Sunscreen Active Ingredients: A Randomized Clinical Trial, Journal of the American Medical Association, 2019

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Revisionato da Francesca De Ruvo

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