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Acqua: del rubinetto o in bottiglia, 8 cose che bisogna sapere prima di scegliere che acqua bere

di Angela Bisceglia - 03.04.2017 - Scrivici

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Fonte: Foto: Pixabay
Quale acqua è meglio bere, anche per bambini e donne in gravidanza? Meglio in bottiglia o del rubinetto? Liscia o gasata? Che cosa ricercare in etichetta? I consigli del nutrizionista

In questo articolo

1. L’acqua del rubinetto è potabile e sicura

Sul piano della sicurezza, l’acqua del rubinetto è molto controllata e per legge deve essere potabile. Non esistono diversi gradi di potabilità, un’acqua o è potabile o non lo è.

2. Rubinetto o bottiglia, è importante conoscere la composizione

In bottiglia o di rubinetto, ogni acqua ha le sue caratteristiche e la sua composizione, che possono aiutare nella scelta. Se per l’acqua in bottiglia la composizione è scritta in etichetta, per quella di rubinetto basta rivolgersi alla società fornitrice dell’acqua o direttamente al proprio comune (le informazioni sono facilmente reperibili anche su internet).

3. Residuo fisso: meglio se non supera i 500 mg/litro

Etichetta alla mano, il primo elemento da controllare è il residuo fisso o secco, che indica il contenuto totale di Sali disciolti nell’acqua. “Anche se l’acqua è potabile fino ad un valore di 1800 mg/litro, l’ideale per l’uso quotidiano è un residuo fisso non superiore ai 500 mg/litro. Considerato che si consiglia di bere almeno 2 litri al giorno di acqua, una quantità superiore potrebbe affaticare l’apparato renale” dice il nutrizionista Giorgio Donegani.

4. I nitrati: meglio se inferiori a 10 mg/litro

Altra indicazione importante è la quantità di nitrati: “per legge è ammesso un contenuto fino a 50 mg/litro, però meno ce ne sono meglio è, perché sono sostanze che nell’organismo si trasformano in nitriti e poi in nitrosammine, che hanno azione cancerogena” sottolinea l’esperto. “Anche perché i nitrati sono usati come additivi in numerosi alimenti, come i salumi, in più sono naturalmente presenti in certe verdure, in particolare quelle a foglia. Soprattutto per le donne in gravidanza e per i bambini, meglio cercare un’acqua che abbia un limite massimo di 10 mg/litro”.

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5. Acqua di rubinetto o in bottiglia: dipende anche dal gusto


Una volta controllati residuo fisso e nitrati, la scelta tra acqua del rubinetto o in bottiglia è una questione di gusto. “Si tenga presente che l’acqua minerale nasce dalla sorgente già pura, cioè già appena sgorga deve rispecchiare i parametri di legge e non viene sottoposta a processi di potabilizzazione, mentre l’acqua di rubinetto può provenire da diverse fonti, come pozzi o acque superficiali dei fiumi, e per renderla potabile viene aggiunto cloro, che può incidere sul gusto” dice Donegani.

6. Cloro e calcare presenti nell’acqua di rubinetto possono essere dannosi?

Alle dosi impiegate, il cloro non è dannoso per la salute” risponde il nutrizionista; quanto all’odore, basta lasciare l’acqua un’oretta a riposo in una caraffa perché il cloro, che è una sostanza volatile, evapori. Per quanto riguarda il calcare, è composto da sali di calcio e magnesio che possono danneggiare le tubature degli elettrodomestici, ma sono assolutamente innocui per l’uomo!

7. Bottiglie di plastica: no problem se tenute all’ombra


Altro timore quello che nell’acqua in bottiglia ci possano essere migrazioni di piccole quantità di plastica. “E’ un rischio remoto e può succedere solo se si lascia a lungo la bottiglia sotto il sole o in macchina al caldo. Altrimenti non c’è alcun problema".

8. Liscia o gasata?


La scelta è solo questione di gusto: non è vero che l’acqua gasata dilata lo stomaco o provoca acidità, anzi si è visto che per le donne in gravidanza può essere d’aiuto per contrastare la nausea.

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Aggiornato il 21.06.2018

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