Albumina in gravidanza
Controllare il livello di albumina in gravidanza è utile per monitorare il funzionamento di diverse attività dell'organismo. Si tratta di una proteina presente nel sangue e prodotta dal fegato che ha il compito di mantenere e regolare la presenza o il rilascio dei liquidi all'interno del corpo e trasportare alcuni ormoni. La sua più importante funzione è proprio quella legata al trasporto, tramite il sistema circolatorio, delle proteine nei vari distretti del corpo. In condizioni normali la microalbuminuria, ovvero la presenza di albumina nelle urine, è un marcatore tipico ed estremamente utile dal punto di vista diagnostico. È infatti un indicatore caratteristico del fatto che il diabete ha cominciato a danneggiare i reni. Si parla di albuminuria quando si verifica una perdita di albumina nelle urine, in quantità superiore a un limite fisiologico stabilito. Questo disturbo, facilmente rilevabile nella pratica clinica, può rappresentare un segno precoce di malattia renale cronica. Nel caso, invece, di albuminuria associata al diabete, essa può essere sintomo di iperglicemia (alti livelli di zucchero) o ipertensione.
I valori dell’albumina in gravidanza
Per misurare l'albumina in gravidanza basta un normale prelievo di sangue da fare a digiuno. I valori di riferimento considerati normali sono quelli generalmente compresi tra 3,5g/dl e 5,0g/dl. È importante monitorare i livelli di albumina in gravidanza perché sono utili non solo per verificare il funzionamento del fegato, ma anche per monitorare l'attività della tiroide e gli effetti prodotti dall'alimentazione che si sta seguendo.
Cosa comporta l’albumina alta in gravidanza
L'albumina alta è di solito associata a fenomeni di disidratazione. In gravidanza i livelli possono essere tali in caso di vomito e diarrea oppure possono indicare una sarcoidosi, morbo di Addison e tutte quelle patologie che provocano una forte disidratazione.
Un valore molto elevato di albumina, specie nelle urine, espone a rischi importanti. Può per esempio indicare il rischio di preeclampsia, una patologia che comporta il ricovero ospedaliero. Un segnale che può far sospettare grandi quantità di albumina nel sangue e nelle urine è il gonfiore accentuato agli arti e l'alta pressione.
Cosa comporta l’albumina bassa in gravidanza
Un valore basso di albumina in gravidanza, se non eccessivo, è assolutamente fisiologico e non deve far preoccupare. La causa è che nel fegato ne viene prodotta meno e l'aumento del volume di sangue porta a una maggiore diluizione della proteina. Se si hanno valori troppo bassi, invece, si potrebbe essere davanti a un cattivo funzionamento del fegato, a un problema di iperattività della tiroide o anche semplicemente può essere il risultato di una dieta scorretta e poco efficace con pochi liquidi.
Consigli per mantenere l’albumina stabile in gravidanza
Se si rilevano livelli anomali di albumina durante la gravidanza, è necessario sottoporre il referto al medico che indicherà eventuali terapie da seguire. La terapia farmacologica è generalmente riservata ai soli casi gravi, mentre negli altri casi potrebbe essere sufficiente seguire delle normali raccomandazioni. In primis si dovrebbe seguire una dieta sana ed equilibrata e mantenere una corretta idratazione. In caso di albumina bassa, nella dieta si potrebbero inserire delle proteine animali specie uova e carne, da preferire quelle bianche e le uova sode, In caso di albumina alta, sarebbe meglio privilegiare le proteine di origine vegetale come legumi e soia perché non contengono questa proteina o comunque non in dosi rilevanti. L'idratazione è sempre importante ma in modo contenuto per evitare edemi (gonfiori) eccessivi e sbalzi di pressione dovuto al sovraccarico di liquidi nel corpo. Bisognerebbe restare entro 1,5-2 litri di acqua al giorno.
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