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Antistaminici e allattamento: si possono assumere?

di Simona Bianchi - 13.03.2023 - Scrivici

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Fonte: Shutterstock
Gli antistaminici sono diversi e si distinguono tra prima e seconda generazione. Cosa sapere e quali possono essere assunti quando si allatta

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Antistaminici e allattamento: cosa sapere

Molte donne durante la gravidanza o nel periodo dell'allattamento possono soffrire di allergia, in particolare di rinite allergica che, come spiega l'Aifa, è "una patologia frequente dovuta a reazioni di particolari anticorpi (IgE) nei confronti di sostanze abitualmente innocue (allergeni)". Sempre l'Agenzia italiana del Farmaco sottolinea che il 20% delle neomamme soffre questa condizione e i sintomi possono peggiorare a causa dei cambiamenti ormonali. Curarsi è possibile, basta usare i farmaci giusti che non interferiscano con lo sviluppo del feto e, in caso di allattamento, con la produzione e la qualità del latte materno. L'Aifa ha messo a disposizione dei cittadini un sito apposito "www.farmaciegravidanza.gov.it" nel quale è pubblicata una descrizione per mamme e medici sui possibili rimedi farmacologici per la donna che soffre di allergia in gravidanza o in allattamento.

Allergie nelle donne in allattamento o in gravidanza

La rinite provocata da un'allergia è una infiammazione della mucosa nasale che si manifesta clinicamente con comuni sintomi quali prurito, ostruzione, congestione e secrezioni nasali. Questa sintomatologia, sottolinea l'Aifa, peggiora nel 30% delle donne, a causa della vasodilatazione e dell'azione ormonale sui corrispettivi recettori presenti nei mastociti. A causa dei cambiamenti ormonali, il primo e l'ultimo mese di gravidanza comportano un minore rischio di riacutizzazione asmatica, mentre il secondo ed il terzo trimestre sono a maggior rischio. Generalmente, il trattamento della rinite allergica si basa nell'eliminare o quanto meno evitare gli allergeni scatenanti la sintomatologia e sulla terapia farmacologica. Di norma le pazienti in gravidanza o in allattamento con sintomi lievi o di breve durata non richiedono alcun trattamento farmacologico. Nei casi più acuti, invece, si può ricorrere a cure su consiglio del proprio medico o di uno specialista.

Antistaminici in allattamento: quando si possono usare?

Come affermato dall'Aifa, quindi, i farmaci antistaminici per curare l'allergia si possono assumere in allattamento, ma sempre previo parere del medico, che in base alla storia clinica della donna valuterà il trattamento più opportuno.

L'Organizzazione Mondiale della Sanità invita le neomadri ad allattare al seno almeno per i primi sei mesi di vita del bambino, anche se la madre sta assumendo cure contro l'asma o le allergie. Allattare al seno, infatti, protegge il piccolo dallo sviluppare queste problematiche, almeno per i primi due anni di vita.

Quali antistaminici si possono usare in allattamento

Nei casi in cui l'allergia è abbastanza invalidante, in generale è consigliabile prescrivere il farmaco più efficace per la paziente e con i minori rischi sia per la donna che per il neonato. Il medico dovrebbe preferire la prescrizione dei prodotti di cui ha maggior esperienza clinica e con il più basso dosaggio efficace. Tra i farmaci più indicati ci sono gli antistaminici topici (intranasali) come l'azelastina o la levocabastina, o orali come la cetirizina e la loratadina. Si può ricorrere poi al sodio cromoglicato e ai corticosteroidi, anche in questo caso sia topici che per uso orale.

Quali antistaminici sono sconsigliati

Gli antistaminici di prima generazione sono sconsigliati in gravidanza e allattameto per il loro effetto sedativo, mentre su altri come ebastina, fexofenadina, mizolastina, desloratadina, levocetirizina non esistono dati esaustivi sul loro utilizzo nelle donne incinte o che allattano e pertanto non sono consigliati. Possono essere utilizzati, ma comunque non ad alte dosi e a somministrazione ripetuta per i possibili effetti vasocostrittori, anche decongestionanti della mucosa nasale.

Esempi di antistaminici in allattamento

L'Ospedale Bambino Gesù spiega che gli antistaminici non sedativi, ovvero di seconda generazione, come la loratadina o in alternativa la desloratadina, vengono comunemente usati per il trattamento dei sintomi della febbre da fieno e delle malattie allergiche dalle madri che allattano. Questo prodotto aiuta a ridurre i sintomi della rinite allergica come starnuti, naso che cola e prurito agli occhi e risulta efficace anche per calmare i fastidi causati dall'orticaria. Il farmaco si somministra per bocca una volta al giorno ed è disponibile in compresse o sciroppo e la quantità ingerita dal lattante attraverso il latte materno è molto bassa.

In ogni caso, prima di iniziare qualsiasi trattamento contro l'allergia durante l'allattamento, si deve sentire il parere del proprio medico che saprà consigliare la terapia più adeguata.

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