Bruciore di stomaco, pesantezza, senso di indigestione, fino al reflusso gastroesofageo: sono sintomi piuttosto comuni in gravidanza, soprattutto nel secondo e nel terzo trimestre, perché alcune condizioni specifiche della gravidanza stessa ne facilitano l'insorgenza. D'altra parte anche in gravidanza possono verificarsi situazioni che favoriscono l'insorgenza di questi sintomi nella popolazione generale, tra le quali lo stress, che durante i mesi d'attesa può aumentare per esempio per le preoccupazioni relative alla gravidanza e al futuro.
In questo articolo
I sintomi dei disturbi digestivi
Il bruciore di stomaco e il reflusso gastroesofageo in gravidanza si manifestano in genere dopo i pasti e possono peggiorare di notte o durante eventuali riposini pomeridiani (cioè quando si assume una posizione sdraiata).
Quello che si prova è appunto la sensazione di dolore o bruciore al torace, dietro allo sterno, in corrispondenza dell'esofago o in fondo alla gola. Si possono anche avvertire un sapore sgradevole in bocca, in genere aspro, o veri e propri rigurgiti acidi.
Le cause di bruciore e reflusso
In gravidanza è molto comune soffrire di bruciore di stomaco e di reflusso gastroesofageo per ragioni che vanno ricercate in condizioni tipiche della gravidanza stessa.
Da un lato entra in gioco una componente ormonale: alcuni ormoni prodotti dalla placenta agiscono rilassando la muscolatura liscia, compresa quella della valvola muscolare posta tra esofago e stomaco che quindi non "chiude" più come dovrebbe, con la possibilità che il contenuto acido dello stomaco possa risalire verso l'esofago.
Dall'altro bisogna tenere conto di una componente meccanica: l'aumento di dimensioni del pancione con il crescere del bebè fa sì che il pancione stesso spinga sullo stomaco, deformandolo leggermente e rendendo ancora meno "precisa" la chiusura da parte della valvola.
Altre cause del bruciore di stomaco non hanno a che fare con la gravidanza, ma con situazioni indipendenti tra le quali:
- aver mangiato troppo;
- consumo di cibi acidi o "eccitanti" (succhi di frutta e in particolare di agrumi, pomodori, cioccolato, caffè, bevande gassate), cibi piccanti oppure cibi molto ricchi in grassi;
- consumo di alcol;
- fumo di sigaretta;
- obesità;
- assunzione di alcuni farmaci;
- stress

Come cresce il tuo bimbo nel pancione? Le immagini settimana dopo settimana
vai alla galleryLo sviluppo del tuo bambino nel pancione, settimana dopo settimana, rispetto al tuo corpo. Dalla quarta alla quarantesima. Un viaggio nei nove mesi dal concepimento alla nascita del tuo bambino...
Stress e bruciore di stomaco, che rapporto c'è?
Vari studi hanno mostrato - in generale e non necessariamente durante la gravidanza - un'associazione tra stress e ansia e la comparsa di bruciore di stomaco/reflusso o il peggioramento di questi sintomi.
Si ritiene che condizioni di stress possano comportare un aumento della produzione di succhi acidi da parte dello stomaco oppure variazioni della motilità muscolare dello stomaco, con maggiori probabilità di andare incontro a reflusso.
D'altra parte, altri studi hanno sottolineato che il reflusso gastroesofageo può comportare stress e ansia, innescando così un circolo vizioso che porta al peggioramento di entrambe le condizioni.
Consigli per prevenire e affrontare lo stress
Fortunatamente si può fare molto per ridurre i livelli di ansia stress, scegliendo tra varie possibilità anche in base alle condizioni che le causano. Tra gli approcci possibili:
- approfondire pratiche di respirazione e gestione dello stress come yoga, meditazione, tai chi;
- ridurre il consumo di sostanze eccitanti ed evitare quello di alcol;
- consultare il proprio medico o uno psicologo per capire se può essere d'aiuto una psicoterapia (in genere è consigliata la terapia di tipo cognitivo-comportamentale) o nei casi più seri un approccio farmacologico.
Consigli per prevenire e attenuare il bruciore di stomaco in gravidanza
Oltre che lavorando sullo stress - se questa ne è la causa - ci sono altre strategie utili per affrontare il bruciore di stomaco e il reflusso gastroesofageo in gravidanza.
- evitare alimenti a elevata acidità come agrumi, pomodori, cioccolata;
- evitare bevande contenenti caffeina e bevande gassate;
- evitare cibi elaborati o grassi, per esempio perché contenenti panna o burro;
- evitare i fritti
- frazionare i pasti (più pasti durante il giorno, meno abbondanti);
- mangiare lentamente, masticando con calma i bocconi;
- ricordare che alcune verdure – finocchi, carote, zucchine – possono attenuare i dolori di stomaco;
- utilizzare tisane e infusi a base di finocchio, camomilla, malva, liquirizia. In alcuni casi possono essere d'aiuto;
- evitare indumenti troppo stretti sull'addome, preferendo un abbigliamento comodo;
- non coricarsi subito dopo aver mangiato, ma almeno tre ore dopo i pasti;
- per la notte e per riposare durante il giorno può essere d'aiuto dormire in una posizione leggermente inclinata, con la testa e la parte superiore del tronco appena sollevate.
L'aiuto dei farmaci
Se gli accorgimenti proposti non bastano, ci sono diversi farmaci che possono essere utili in gravidanza in caso di bruciore di stomaco e indigestione, se clinicamente necessario. I più comuni sono farmaci a base di alginato che si possono trovare in farmacia anche come prodotti da banco. Si ricorda che come per tutti i medicinali, la durata del trattamento deve essere limitata il più possibile e valutata dal medico.
- Problems of the Digestive System, materiale informativo dell'American College of Obstetrician and Gynecologists;
- Gastrointestinal Disease and Pregnancy, materiale informativo di MedScape;
- Raccomandazioni per un'esperienza positiva della gravidanza, Organizzazione Mondiale della Sanità 2017;
- Heartburn and acid reflux, materiale informativo dell'NHS, servizio sanitario inglese;
- Coping With Heartburn During Pregnancy, VerywellFamily