Perché durante la gravidanza i capelli sono più folti e sembrano più belli (e si sporcano anche meno, rischiando a volte di essere secchi)? E perché, dopo il parto, iniziano a cadere in maniera cospicua? Quando bisogna preoccuparsi? Come si può intervenire?
Occorre modificare la propria routine per curare i capelli in gravidanza e nel post-parto?
A queste domande rispondono Giulia Penazzi, cosmetologa, e Beatrice Marini, tricologa, nel volume "Pelle a pelle- Guida alla cura della pelle in gravidanza e nel neonato" (Edizioni Lswr) di Giulia Penazzi.
Perché i capelli in gravidanza sono più folti?
Durante la gravidanza il corpo attraversa molti cambiamenti, in primo luogo l'aumento degli estrogeni e del progesterone contrasta naturalmente l'attività del testosterone, ormone sempre presente nel sistema endocrino femminile e che influisce su vari fattori, inclusa l'incidenza di caduta dei capelli.
In gravidanza, questo assetto ormonale fa sì che la fase di crescita abbia una durata più lunga. In condizioni ormonali ottimali e normali, circa l'85% dei nostri capelli si trova in anagen (periodo di crescita), mentre durante la gravidanza si può arrivare a percentuali molto più alte di capelli in crescita! Una fase di crescita più lunga significa anche avere meno capelli in telogen (fase di riposo).
Aumentando la durata del periodo di crescita, aumenterà di conseguenza la lunghezza dei capelli e la caduta risulterà nettamente diminuita. Il risultato? Capelli più lunghi e più folti!
Come avere cura dei capelli quando sei incinta
Come abbiamo visto, in gravidanza l'aumento degli estrogeni e il conseguente blocco del testosterone provocano una diminuzione della produzione di sebo da parte delle ghiandole sebacee; questo si traduce in pelle e cuoio capelluto a tendenza più secca. Oltre alla maggiore secchezza del cuoio capelluto, la mancata lubrificazione del capello durante l'allungamento porta anche minore lubrificazione dello stelo, con conseguente aumento di fragilità e facilità alla rottura.
Questo farà sicuramente apparire la chioma meno sana, e la crescita potrebbe sembrare rallentata.
Durante questo periodo occorre quindi avere maggiore accortezza e modificare qualche abitudine:
- Non mantenere l'abituale shampoo ma scegliere uno più delicato, con una texture cremosa, magari anche per cuoio capelluto sensibile.
- Usare sempre acqua tiepida, mai troppo calda.
- Applicare sieri idratanti per mantenere il cuoio capelluto in salute o lenitivi se sono presenti prurito o desquamazione.
- Utilizzare balsamo o maschere nutrienti per preservare le lunghezze è uno step obbligatorio!
- Sono utilissimi anche gli impacchi pre-shampoo con oli specifici, in particolare:
Olio di cocco su capelli decolorati
Olio di jojoba, invece, per capelli secchi.
Perché dopo il parto i capelli cadono?
Attenzione però, perché questo momento idilliaco dura soltanto i 9 mesi della gravidanza. Dopo il parto i livelli di estrogeni tornano nella norma in modo abbastanza repentino e con essi anche il ciclo del capello ritorna alla normalità velocemente, quasi a "recuperare" il tempo sospeso della gravidanza.
Normalmente dalle 3 settimane ai 3 mesi post-parto, infatti, si verifica una copiosa caduta di capelli che prende il nome di telogen effluvium1. Niente di preoccupante perché la caduta non è altro che il recupero di quella interrotta durante le 40 settimane di gravidanza.
A questo vanno aggiunti altri fattori da non sottovalutare: lo sforzo e lo stress fisico del parto, accompagnato da una considerevole perdita di sangue, possono portare all'aumento ulteriore della caduta e alla sua velocità. Spesso si accusa l'allattamento della copiosa perdita, proprio perché comincia a rendersi evidente in questo periodo.
In realtà la stessa caduta viene riscontrata anche nelle donne che non allattano naturalmente, poiché la causa è la fluttuazione del livello di estrogeni dovuto alla gravidanza stessa.
Quando si arresta la caduta dei capelli dopo il parto?
Durante la gravidanza aumentano i livelli di estrogeni che mantengono i capelli nella fase anagen, di crescita. Significa che nei 9 mesi di gestazione avremo più capelli in fase anagen e quindi un minor numero in fase di riposo, chiamata telogen, fase che precede la caduta.
Alla fine dei 9 mesi gli estrogeni ritornano ai livelli normali pertanto anche i capelli si riassestano in un ciclo di durata fisiologica delle varie fasi. Più o meno dalle 3 settimane ai 3 mesi dopo il parto aumenterà la caduta ma si tratta soprattutto dei capelli che non sono caduti seguendo il normale ciclo durante la gravidanza a causa del sostegno ormonale che ha mantenuto più a lungo la fase anagen.
Se la situazione si normalizza dopo i 3 mesi non c'è nulla di cui preoccuparsi.
Quando preoccuparsi e come intervenire?
Se la caduta dei capelli continua copiosa dopo 3 mesi dal parto, allora è bene rivolgersi a qualche professionista per un sostegno con integratori e prodotti anticaduta specifici. Nel frattempo è bene sempre porre una buona attenzione al tipo di detersione e a mantenere il cuoio capelluto sano.
Che cosa fare dopo il parto?
Ricordiamo che la caduta di capelli post partum è fisiologica, assolutamente normale, e, anche se può risultare traumatica per quanto rapidamente avviene il cambiamento, non è possibile arrestarla o rallentarla.
Si può però agire su diversi fattori in modo da arrivare alla fine del periodo di maggiore caduta nella migliore condizione possibile, mantenendo i capelli rimasti in fase anagen in salute e prendendosi cura del cuoio capelluto, sia durante sia dopo la gravidanza.
La cura del cuoio capelluto in questo caso è fondamentale. Infatti, fenomeni irritativi, prurito, rossore e desquamazione potrebbero peggiorare l'entità della perdita e non permettere al nuovo capello di crescere correttamente.
Come prendersi cura del cuoio cappelluto nel post partum?
1) Utilizzare sieri specifici idratanti e ricchi di sostanze antiossidanti.
Come per il viso, infatti, anche il cuoio capelluto necessita di essere idratato per mante- nere la cute elastica ed evitare desquamazioni (ultimamente si parla sempre più spesso di hair skinification per identificare l'utilizzo di una beauty routine in più passaggi anche per il cuoio capelluto e i capelli come si fa per la skincare del viso).
Gli antiossidanti invece proteggono dallo stress ossidativo a livello del follicolo che potrebbe peggiorare il telogen effluvium post gravidico.
2) Lavare i capelli tutte le volte che sono sporchi per evitare la formazione di tappi sebacei.
Un follicolo ostruito dal sebo non permette al capello una crescita sana e può causare irritazione, comparsa di prurito e ulteriore caduta del capello a causa della formazione di fattori infiammatori.
3) Usare prodotti cosmetici con ingredienti specifici anticaduta.
Stimolando il microcircolo del cuoio capelluto, migliorano la sana e regolare ricrescita del capello (attenzione però perché non la possono aumentare o velocizzare).
Sulle intervistate
Giulia Penazzi, Farmacista, Dottore di Ricerca in Biotecnologia degli alimenti e Specialista in Scienze e tecnologie cosmetiche. Nel mondo della cosmesi è consulente per varie aziende e formulatrice per importanti brand. Autrice di articoli, scientifici e divulgativi, e di libri di cosmesi, collabora con il Blog di Farmacista 33, Puntoeffe e Le Cahier de Galileo. È docente di dermocosmesi per numerosi corsi professionali tra i quali Cosmast e ICQ, per la Scuola di Alta Formazione in Farmacia Oncologica, per il corso di specializzazione FarmacosmesiLAB ICQ e per l'Università di Ferrara.
Beatrice Marini, dopo la Laurea Magistrale in Chimica a Bologna nel 2018, e il Tirocinio presso la scuola di formulazione di Greenwich, si specializza in Scienze Cosmetiche a Milano nel 2019. Consegue il Diploma per il corso di alta formazione Sitri per Medici e Laureati nel 2022. Ha lavorato come formulatrice di make-up e sviluppo prodotto skincare fino al 2021. Attualmente si occupa di Consulenze Skincare e Tricologiche, anche in affiancamento a Dermatogi e Consulenze Sviluppo prodotto Skincare e Haircare.
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