Disturbi renali in gravidanza
La gravidanza, si sa, porta con sé alcuni disturbi che possono aggravare situazioni già esistenti o crearne di nuove, andando a influenzare sia lo stato di salute della mamma che del nascituro. Per esempio, da non sottovalutare sono i disturbi renali in gravidanza, non per forza frequenti ma, in caso si manifestino, da seguire attentamente.
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La gravidanza aggrava i disturbi renali?
I disturbi renali in gravidanza non sono di per sé peggiorati: se soffrite di problemi ai reni non è detto che una gestazione possa crearvi problemi ulteriori. Ma alcune condizioni che compaiono durante i nove mesi potrebbero associarsi ad altre ritenute pericolose per la mamma e per il bebè. In ogni caso, se la futura mamma ha dei disturbi renali cronici questi potrebbero influire sul benessere del bambino: se ne soffrite, quindi, è bene parlarne col nefrologo e il ginecologo prima di intraprendere una gravidanza.
Rischi in gravidanza per chi soffre di disturbi renali cronici
Le donne affette da disturbi renali cronici o sottoposte a regolare emodialisi hanno spesso problemi nel portare avanti una gravidanza. Come abbiamo detto, la gestazione di per sé non peggiora i disturbi, ma il disturbo stesso può compromettere l'andamento della gravidanza e il benessere del feto. I rischi sono:
- scarsa crescita fetale
- aborto spontaneo
- morte in utero
- parto pretermine
- preeclampsia
Le donne sottoposte a dialisi hanno però buone chance di portare a termine una gravidanza e partorire un bambino sano, a patto di essere seguite correttamente. Chiunque soffra di disturbi renali e sia incinta deve essere sottoposta a ferrei controlli, in particolare della crescita fetale ma anche della pressione arteriosa (che può appunto alzarsi notevolmente). In alcuni casi viene richiesto il ricovero ospedaliero per monitorare costantemente il feto.
Quali disturbi renali sono pericolosi per il feto
Chi ha avuto problemi renali, senza arrivare al trapianto o alla malattia cronica e alla dialisi, se starà chiedendo se questa condizione può essere un ostacolo al buon andamento della gravidanza.
In realtà, secondo gli studi, qualsiasi disturbo della funzionalità, ma anche una banale cicatrice dovuta a un'infezione e quindi un disturbo lieve, possono rappresentare un problema per il feto. Per questo è necessario che ogni donna che presenta un disturbo renale preesistente sia seguita più scrupolosamente.
Calcoli renali e gravidanza
Ma se non sono presenti disturbi renali prima della gestazione, è possibile che questi si verifichino proprio a causa della nuova condizione della donna? Alcune ricerche sembrerebbero confermarlo, almeno per quanto riguarda i calcoli renali. Secondo i ricercatori della Mayo Clinic, le donne in gravidanza avrebbero un rischio più elevato di calcoli alle vie urinarie, in particolare nel secondo e terzo trimestre ma addirittura entro un anno dal parto, e anche se non ne hanno mai sofferto prima.
Spesso i calcoli renali in gravidanza sono asintomatici, quindi difficili da diagnosticare, e sono spesso dovuti a una stasi più duratura delle urine nella vescica e una formazione più frequente di calcoli di fosfato di calcio. Se i calcoli però vengono diagnosticati, si tende a rimandare a dopo il parto ogni trattamento, salvo in caso di rischio di ostruzione delle vie urinarie.
La gravidanza non peggiora i disturbi renali, ma questi possono rappresentare un problema per il feto. Per questo nel caso in cui se ne soffra, in qualsiasi forma, sarebbe meglio confrontarsi con nefrologo e ginecologo prima di pianificare una gravidanza.