Estate con il pancione
Anche se quest'anno il tempo, finora, ha fatto un po' i capricci, da sempre la parola "estate" è sinonimo di vacanza, piscina, mare, spiaggia, ombrelloni, sdraio, abbronzatura. E per chi ha il pancione? Come fare a godersi lo stesso il caldo e il sole senza mettere a rischio la salute del bambino? Ecco alcune delle più comuni domande e risposte per consentire alle future mamme di vivere appieno la propria estate. Come comportarsi in estate con il pancione.
In piscina col pancione
Le piscine sono un pericolo per le future mamme? No, l'unico rischio (ma per tutti, non solo per le donne incinte) riguarda il pericolo di un'infezione da funghi.
Le piscine pubbliche rappresentano un rischio?
No, a condizione che il cloro con il quale viene disinfettata l'acqua non sia utilizzato in modo eccessivo.
Sarebbe meglio evitare, perché le temperature di sauna e bagno turco sono davvero molto elevate e si può andare incontro ad un calo di pressione.
Possiamo fare i bagni caldi?
In generale, se non è troppo caldo da far star male la mamma, difficilmente farà male al piccolo. Un'attenzione particolare al rischio di disidratazione e alla pressione bassa in gravidanza.
Idratazione
Bisogna evitare assolutamente la disidratazione, pericolosa durante la gravidanza, quindi è importante bere molto. Ma quale acqua bere nei nove mesi? Le donne in dolce attesa possono bere l'acqua del rubinetto non filtrata. Se si sceglie l'acqua in bottiglia, meglio dare la preferenza a acque a media mineralizzazione.
Crema solare
Al sole va bene una normale crema solare? Sì, ma tenete conto che durante la gravidanza la pelle è più sensibile, e quindi è necessario utilizzare un fattore di protezione più elevato.
Non occorre acquistare prodotti particolari, a meno che si soffra di allergia a qualche ingrediente (in questo caso sarà il medico a suggerire la crema più adatta).
Quello che importa è che si tratti di una crema con un fattore di protezione elevato: meglio partire con Spf50+, ed eventualmente scendere a una protezione un po' più bassa (ma comunque media, con Spf30) dopo qualche giorno di esposizione. Ma attenzione: sul viso è meglio continuare a utilizzare la protezione alta, perché è proprio lì che tengono a comparire le macchie della pelle.
Come funziona il fattore di protezione
È sostanzialmente un indice relativo al tempo necessario per la comparsa di un eritema. Con una crema protezione SPF (Solar protection factor) 30, ad esempio, perché l'eritema solare si manifesti è necessario un tempo 30 volte maggiore rispetto all'assenza di protezione, e quindi se senza crema vi scottate in un minuto la lozione va riapplicata ogni 30 minuti.
Quando va applicata la crema solare?
Bisogna utilizzarla 30 minuti prima di esporsi al sole. Ricordatevi che, se volete fare il bagno, una volta uscite dall'acqua la crema solare va riapplicata (a meno che non sia resistente all'acqua).
Nelle creme solari ci sono ingredienti pericolosi per il feto?
Dagli studi attuali non risultano ingredienti che presentino tossicità fetale.
Si possono usare repellenti per gli insetti in gravidanza?
Il repellente più studiato è il Deet, per il quale esistono dati consistenti riferiti sia ad animali sia a esseri umani. Dati che, dichiara l'articolo, suggeriscono che non ci sia un significativo aumento del rischio di problemi fetali in caso di utilizzo in gravidanza, sia nel primo trimestre sia nelle epoche successive. Anche per l'icaridina e il PMD il profilo di rischio sembra analogo, per quanto in questo caso i risultati vengano esclusivamente da studi su animali.
Insomma, per icaridina, PMD e soprattutto Deet – consigliato anche dai Centri il controllo delle malattie (CDC) di Atlanta e dall'associazione dei ginecologi ostetrici americani – è semaforo verde all'utilizzo in gravidanza.
E per quanto riguarda invece i prodotti naturali (compreso l'olio essenziale di eucalipto, che è cosa diversa dal PMD o Citrodiol)? Qui paradossalmente la situazione è più critica, perché di studi non ce ne sono, né su animali né tantomeno sull'uomo. E' difficile che possano esserci rischi clinici significativi, i quali però allo stato attuale delle conoscenze non possono essere definitivamente esclusi.
Alimentazione in estate: cosa mangiare
Frutta e verdura vanno sempre accuratamente lavate, regola valida soprattutto per quei vegetali che crescono a terra.
Va evitato il pesce crudo, perché si corre il rischio di contrarre infezioni che durante la gravidanza possono avere effetti anche molto gravi. Lo stesso discorso vale per i frutti di mare e i crostacei.
Da sapere: con il caldo, è bene stare attenti a conservare la catena del freddo dei surgelati: se si scongelano nel tragitto dal negozio a casa e vengono poi ricongelati, al momento del consumo possono dare problemi.
Se soffrite di reflusso bisogna cercare di evitare cioccolato, caffè, condimenti irritanti e bevande gassate (soprattutto la cola), in particolare nelle tre ore prima di andare a dormire.
Cosa evitare se si va a cena fuori?
Bisogna fare attenzione alle bevande alcoliche: l'alcol attraversa la barriera placentaria arrivando al feto. E, poiché non c'è una quantità "sicura" di alcol da bere, per quanto possibile è meglio evitare.
I rischi per il feto sono:
- danni a livello cerebrale;
- danni ai tessuti in via di sviluppo;
- malformazioni o ritardo mentale.
Come si evita la ritenzione di liquidi e il gonfiore a gambe e caviglie?
Bisogna ridurre l'apporto di sodio, utilizzando poco sale (e, quando si può, evitandolo) quando si cucina e scegliendo alimenti con un basso apporto di sodio.
Attenzione però all'importanza dello iodio in gravidanza. La Società Italiana di Nutrizione Umana, così come l'EFSA, raccomanda l'introduzione di 200 μg/die di iodio per tutte le donne in dolce attesa.
L'Organizzazione Mondiale della Sanità e l'UNICEF, invece, consigliano l'introduzione di 250 microgrammi al giorno di iodio per evitare una carenza.
Come fare per evitare che piedi e caviglie si gonfino?
Soprattutto nei giorni molto caldi, evitare di stare in piedi a lungo. Meglio ancora, state sdraiate: la posizione orizzontale evita gli edemi. Potete anche usare delle creme a base di ingredienti anturali, come la betulla o l'ippocastano: queste creme si mettono in frigo e poi applichiamole facendo un leggero assaggio dal basso verso l'alto.
Domande e risposte
Meglio il bikini o il costume intero in gravidanza?
Durante la gravidanza è meglio il costume intero, che riducendo la superficie esposta protegge maggiormente dalle radiazioni ultraviolette.
Bisogna evitare di fare sport?
No, a patto di evitare quelli durante i quali si rischiano cadute, come andare il bicicletta o praticare sci d'acqua. Ovviamente sono vietati i tuffi.
Fonti
Revisionato da Francesca Capriati