Anche in questo caso, un mito da sfatare: in gravidanza, i disturbi d'ansia e i disturbi depressivi possono essere curati, sia che si tratti di disturbi presenti già prima della gravidanza stessa, sia che siano appena insorti. L'importante, è che questo avvenga sempre sotto stretto controllo da parte dello specialista e al dosaggio minimo indispensabile.
Per i disturbi d'ansia, i farmaci di prima scelta sono le benzodiazepine, seguiti da antidepressivi triciclici (amitriptilina, imipramina, notriptilina) e da SSRI (citalopram e sertralina). Per i disturbi depressivi, la prima scelta è rappresentata da antidepressivi triciclici seguiti da SSRI.
In accordo con il medico, è consigliabile sospendere l’assunzione due-tre settimane prima del parto, poiché tali medicinali potrebbero causare irritabilità e lievi problemi respiratori al bebè.
Da sottolineare, infine, che questo tipo di disturbi si può giovare anche della psicoterapia, oltre che della terapia farmacologica.
Fonti per questo articolo: consulenza di di Antonio Clavenna, responsabile dell'Unità di farmacoepidemiologia del Laboratorio per la salute materno-infantile dell'Istituto Mario Negri di Milano; Sito web Farmaci e gravidanza dell'AIFA (disturbi d'ansia e disturbi depressivi).