La nausea, talvolta associata al vomito, è uno dei sintomi più comuni in gravidanza, specialmente nel primo trimestre. A meno che non siano così gravi da impedire alla mamma di alimentarsi correttamente (iperemesi gravidica), si tratta semplicemente di disturbi privi di conseguenze per l'andamento della gravidanza.
È vero però che la nausea può essere molto fastidiosa: per questo, le donne incinte sono sempre alla ricerca di rimedi semplici ed efficaci per combatterla.
Il primo suggerimento è quello di utilizzare una serie di piccoli accorgimenti dietetici: fare pasti salati piccoli e frequenti, assumere spesso piccole quantità di acqua durante la giornata, evitare cibi grassi e piccanti, preferire alimenti ad alto contenuto di proteine e di carboidrati. Il sito web dell'Agenzia italiana del farmaco (AIfa) su Farmaci e gravidanza suggerisce inoltre di ridurre per quanto possibile le attività stressanti.
Se questi suggerimenti non portassero beneficio e il fastidio fosse difficile da sopportare, tra i farmaci consentiti ci sono la piridossina (vitamina B6) e la metoclopramide. Anche gli antistaminici sono considerati efficaci. In ogni caso, questi farmaci andrebbero assunti solo dietro indicazione del medico e con la sua supervisione.
Secondo le Linee guida per la gravidanza fisiologica del Ministero della salute, tra i trattamenti non farmacologici efficaci per la riduzione di nausea e vomito c'è lo zenzero. I dati disponibili sulla sua sicurezza, ricorda l'Aifa, sono limitati, ma "ad oggi non vi sono segnalazioni di un rischio significativamente incrementato di malformazioni congenite nella prole". Il Centro di medicina integrativa dell'Ospedale Careggi di Firenze consiglia di assumerlo solo quando strettamente necessario, magari sotto forma di fettine fresche da masticare.
Tra le terapie non farmacologiche ricordiamo l'agopuntura e la fascia per acupressione al polso, anche se i dati disponibili sulla loro efficacia sono limitati. In altre parole, non siamo certi che servano davvero, ma può valere la pena provare. Lo stesso vale per psicoterapia e ipnosi.
Fonti per questo articolo: consulenza di di Antonio Clavenna, responsabile dell'Unità di farmacoepidemiologia del Laboratorio per la salute materno-infantile dell'Istituto Mario Negri di Milano; Articolo su Erbe in gravidanza del Centro di medicina integrativa dell'Ospedale Careggi di Firenze; Sito web Farmaci e gravidanza dell'AIFA; Linee guida per la gravidanza fisiologica del Ministero della salute.