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Fermenti lattici in gravidanza, si possono assumere?

di Simona Bianchi - 02.05.2023 - Scrivici

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Fonte: Shutterstock
I fermenti lattici in gravidanza hanno numerosi benefici. Quando, quali scegliere per migliorare le funzioni del proprio intestino e perché assumerli

In questo articolo

I fermenti lattici in gravidanza

I fermenti lattici in gravidanza sono considerati le uniche sostanze che possono essere assunte durante tutti i 9 mesi di gestazione, senza effetti collaterali e possono essere di grande aiuto al corpo della donna per ripristinale l'equilibrio del microbiota intestinale, la colonia di batteri probiotici più numerosa dell'organismo umano. Durante la gravidanza, il corpo si adatta a nuovi ritmi fisiologici essendo lo stesso maggiormente esposto a disturbi di varia natura. Nel periodo gestazionale, la regolarità intestinale della donna può essere alterata a causa di variazioni che possono insorgere a livello ormonale. Molte mamme in attesa sono colpite da stipsi e, spesso, il problema può interessare anche tutto il periodo dell'allattamento. Al contrario, altre volte possono presentarsi episodi di diarrea, con ripetute scariche durante il giorno, anche questo disturbo è collegato alle modificazioni ormonali conseguenti alla gestazione e/o all'aumento di utero e intestino. In entrambi casi, l'assunzione dei fermenti lattici è consigliata al fine di supportare l'organismo e di ripristinare la normale funzione intestinale

Perché assumere i fermenti lattici in gravidanza

Durante la gestazione, quindi, assumere fermenti lattici può essere utile per la regolarità intestinale alterata, in primis, da variazioni a livello ormonale. A contribuire alla stipsi è infatti il progesterone, responsabile del progredire della gravidanza, che allo stesso tempo contribuisce a rallentare la contrazione dei muscoli lisci e la peristalsi intestinale, ossia l'attività della muscolatura dell'intestino. Un alto livello di estrogeni può invece provocare episodi di flatulenza e nausea. Con l'avanzare della gravidanza, l'utero esercita una pressione sempre maggiore su stomaco e intestino. Ciò rallenta le funzioni digestive e promuove un aumento della produzione di gas e gonfiori addominali. Numerosi studi rivelano l'efficacia dell'assunzione di probiotici per migliorare questi disturbi, mentre la World Allergy Organization (WAO) determina che la loro assunzione in gravidanza porta fino al 50% di casi in meno fra i neonati ad alto rischio.

Per questo motivo, le nuove linee guida internazionali raccomandano alla mamma l'utilizzo prima e dopo il parto dei probiotici per ridurre e/o evitare la comparsa di allergie alimentari e limitare sensibilmente durata e manifestazioni di infezioni respiratorie dal futuro neonato.

I benefici dei fermenti lattici in gravidanza

I benefici dei fermenti lattici in gravidanza sono numerosi:

  • Sono essenziali per riequilibrare la flora intestinale e incidere sul normale funzionamento dell'intestino
  • Migliorano la funzionalità dell'intestino in caso di stipsi
  • Possano aiutare nella funzione intestinale facendo in modo che i batteri negativi diminuiscano mentre quelli positivi e benefici per il nostro organismo, aumentino
  • Donano benefici per la salute di tutto il corpo
  • Corroborano la digestione
  • Supportano il benessere psicofisico
  • Evitano infiammazioni e contrastano gli agenti patogeni.

Quali fermenti e quando assumerli

Secondo una ricerca pubblicata sul "Journal of Allergy and Clinical Immunology", i fermenti lattici possono essere assunti dalle donne in gravidanza e fanno bene anche ai piccoli fino ai loro primi due anni di vita. Ma quali scegliere? Ecco le funzionalità in base alle tipologie:

  • Lactobacillus Casei Shirota: è un aiuto specifico per il sistema immunitario intestinale. Elimina i cataboliti della digestione, disinfiamma il colon ed utile in caso di stipsi o diarrea acuta
  • Lactobacillus rhamnosus GG: contrasta le infezioni da rotavirus che causano gastroenterite e dermatite atopica
  • Lactobacillus Reuterii: è un rimedio specifico in caso di dissenteria virale
  • Lactobacillus Casei infantis: in caso di stipsi, è indicato in maniera specifica per i bambini
  • Lactobacillus Acidophilus: produce acido lattico e l'enzima lattasi, in questo modo favorisce la digestione
  • Bifidobacterium Bifidum: è un supporto nella produzione di acido folico e nella sintesi delle vitamine B, fondamentali per la gestante e per la salute del feto.

Consigli su come preservare l’equilibrio intestinale

Oltre ai fermenti lattici, si può preservare l'equilibrio intestinale e ridurre i sintomi più fastidiosi adottando alcune sane abitudini quali:

  • Preferire pasti leggeri: evitare fritti e condimenti ricchi di grassi e limitare anche i cibi che possono favorire l'acidità di stomaco come frutta molto acerba, agrumi, pomodori e salse di pomodoro, spezie, tè, caffè, vino e alcolici
  • Bere molta acqua: il consiglio è di assumere almeno 1,5 o 2 litri di acqua al giorno. La corretta idratazione contribuisce ad ammorbidire le feci, agevolandone l'espulsione e contrastando la stipsi
  • Non andare a dormire subito dopo i pasti: sdraiandosi la digestione rallenta mentre viene favorita la risalita dei succhi gastrici verso l'esofago. Il suggerimento è lasciar passare almeno un'ora dalla fine del pasto e, se possibile, fare una breve passeggiata per favorire la digestione e il transito intestinale
  • Scegliere una posizione e abiti comodi: meglio sedersi dritte, in posizione comoda e rilassata senza gravare su stomaco e intestino. Preferibile optare per vestiti traspiranti e non aderenti così da evitare di esercitare una pressione sullo stomaco e causare mal di pancia e fastidio a livello addominale

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