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Gambe gonfie in gravidanza: quali sono le cause e cosa fare

di Ines Delio - 02.06.2023 - Scrivici

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Fonte: Shutterstock
Le gambe gonfie in gravidanza sono un disturbo piuttosto comune, ma qualche volta possono essere dovute a patologie più serie: cosa sapere

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Gambe gonfie in gravidanza

Aspettare un bambino è uno dei periodi più magici per una donna, tuttavia durante i nove mesi di gestazione si possono presentare alcuni disturbi che non permettono di viversi questa esperienza in maniera sempre piacevole. Tra questi, uno dei più comuni sono le gambe gonfie in gravidanza. Ma perché accade e come prevenire questo fastidioso gonfiore, che può interessare anche altre zone del corpo? 

Le cause più comuni del gonfiore in gravidanza

Durante la gravidanza si può verificare un accumulo di liquidi nei tessuti. Solitamente, ciò avviene nei piedi, caviglie e gambe, a volte anche nel viso e nelle mani, causando ingrossamento e gonfiore, una condizione chiamata 'edema'. Stando a quanto chiarisce il Manuale MSD, un certo accumulo di liquidi è normale in gravidanza, specialmente nel terzo trimestre: è definito 'edema fisiologico'.

Questo accumulo di liquidi è dovuto alla produzione da parte delle ghiandole surrenali di ormoni - aldosterone e cortisolo - che provocano ritenzione idrica nell'organismo. Il disturbo delle gambe gonfie in gravidanza può dipendere anche dall'ingrandimento delle dimensioni dell'utero, che va ad interferire con il flusso del sangue che proviene dagli arti inferiori e va al cuore, per cui i liquidi vengono ritenuti nelle vene delle gambe, penetrando nei tessuti circostanti.

Il gonfiore tende a peggiorare con l'avvicinarsi del parto, ma anche in estate, a causa della vasodilatazione provocata dal caldo eccessivo cui si aggiungono i fattori ormonali scatenati dalla gravidanza.

Gambe gonfie in gravidanza: altre cause

Non sempre, però, il gonfiore agli arti inferiori è semplicemente una conseguenza dei cambiamenti fisiologici che avvengono in gravidanza. In alcuni casi, potrebbe essere dovuto a patologie collegate alla gravidanza. Tra queste:

  • trombosi venosa profonda: la gravidanza aumenta il rischio di questo disturbo, che può essere causato da diversi fattori, tra cui la produzione di una quantità di proteine superiore a quella necessaria per la coagulazione o alterazioni del normale flusso sanguigno negli arti inferiori che causa la stasi venosa, aumentando la probabilità che si formino dei coaguli.
  • preeclampsia: la pressione sanguigna e i livelli di proteine nelle urine aumentano, e può esserci accumulo di liquidi, causando gonfiore del viso, delle mani o dei piedi e aumento di peso
  • cardiomiopatia peripartum, oltre al gonfiore causa respiro affannoso e affaticamento
  • vene varicose. Stando a quanto spiega Elena Righi, specialista in Chirurgia Generale e chirurgo vascolare presso il Salus Hospital di Reggio Emilia, "è importante valutare se si ha familiarità per insufficienza venosa. Le vene varicose della gravidanza producono un rischio fino a 5 volte maggiore di sviluppare una trombosi. Dopo il parto possono anche scomparire, ma quando rimangono suggerisco di rivolgersi ad uno specialista chirurgo vascolare che saprà senz'altro dare adeguati consigli sulla terapia, anche chirurgica". "Mi capita di assistere pazienti che durante la gravidanza sviluppano varici pelviche - aggiunge la dottoressa - le quali provocano una sintomatologia molto fastidiosa e dolorosa ed erroneamente possono essere scambiate per le varici "classiche" di derivazione safenica, in quanto decorrono sulla coscia e gamba, ma prevedono una terapia totalmente differente".

Come ridurre o prevenire il gonfiore in gravidanza

Per ridurre o prevenire il fastidioso disturbo delle caviglie o gambe gonfie, si possono provare a seguire alcuni semplici accorgimenti.

  • Evitate di stare in piedi troppo a lungo.
  • Appoggiate i piedi quando siete sedute ed evitate di accavallare le gambe.
  • Fare spesso stretching quando state sedute per troppo tempo.
  • Già fin dal primo trimestre di gravidanza, sollevate leggermente le gambe, posizionando un cuscino in fondo al letto.
  • Indossate le calze premaman. "Il mio principale consiglio è l'utilizzo della contenzione elastica con calze di classe 1, quando la gravidanza procede regolarmente e il gonfiore agli arti inferiori è presente ma lieve, o classe 2 se il gonfiore è molto importante", spiega la dott.ssa Righi.
  • Mantenetevi sempre bene idratate.
  • Fate regolarmente esercizio fisico e seguite una dieta sana ed equilibrata.
  • Massaggiate tutti i giorni, dai piedi verso le cosce, adoperando un gel o una crema ad azione vasoprotettiva e rinfrescante.

Gambe gonfie: quando contattare il medico

È importante contattare il proprio medico se notate un gonfiore del viso, del contorno occhi o un gonfiore più che lieve delle mani. È, inoltre, opportuno consultare uno specialista anche in caso di gonfiore improvviso in qualsiasi punto o se una gamba è più gonfia dell'altra, nonché qualora il gonfiore dovesse persistere anche dopo il parto.

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