Scampi e gamberoni in gravidanza: si possono mangiare?
Crudi, surgelati, cotti al vapore, fritti o grigliati...scampi e gamberoni sono i protagonisti delle tavole nel periodo natalizio...ma chi è in dolce attesa può mangiarli? Se sì, in che modo? Possono esserci dei rischi? Sciogliamo tutti i dubbi con questo articolo sul consumo dei crostacei in gravidanza.
Gamberoni cotti in gravidanza
Gli scampi e i gamberoni e in genere i crostacei possono essere consumati tranquillamente, ma è necessario cuocerli bene in modo da eliminare il rischio di infezioni, non da parte di toxoplasma, ma da parte di salmonelle. Il requisito fondamentale per consumare i gamberoni in gravidanza è quello che siano gamberoni cotti. Puoi acquistare i gamberoni surgelati o freschi, l'importante è cuocerli per evitare rischi di intossicazione alimentare.
E' consigliabile consumarli occasionalmente perché sono animali filtratori e rischiano di concentrare eventuali sostanze tossiche presenti nell'ambiente.
Sono tante le ricette in cui sono presenti i crostacei nel periodo natalizio...dai primi di pesce, come per esempio una lasagna con scampi e olive o dei gamberoni grigliati che nella semplicità della ricetta sono sempre deliziosi.
I rischi del consumo di gamberoni in gravidanza
Il consumo di pesce crudo è sempre sconsigliato per il rischio di contaminazione con virus (epatite A), batteri (salmonella, Listeria) e altri parassiti (Anisakis). Questo a meno che non si è assolutamente certi che il pesce sia stato abbattuto termicamente e che dopo il trattamento sia stato mantenuto in condizioni igieniche perfette.
L'abbattimento consiste nel congelamento per almeno 96 ore a -18 °C in congelatore domestico o per almeno 24 ore a -20° C in congelatori della ristorazione: così si infatti si distruggono eventuali parassiti.
I crostacei come scampi e gamberoni vanno consumati solo cotti e comunque solo in modo occasionale. In questo modo di riducono i rischi di contrarre infezioni.
Fuori casa, però, è difficile essere certi dei trattamenti eseguiti e se le norme igieniche non sono seguite in modo scrupoloso è sempre possibile che si verifichi una nuova contaminazione.
Se non si è certi delle procedure seguite e del rispetto delle norme igieniche meglio astenersi. A casa si può avere maggior controllo della situazione, ma bisogna tenere presente che non sempre il freezer raggiunge i -18° C.
Crea la tua lista nascita
lasciandoti ispirare dalle nostre proposte o compila la tua lista fai da te