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Si può mangiare il gelato quando si è incinta?

di Nostrofiglio Redazione - 05.05.2023 - Scrivici

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Fonte: Shutterstock
Gelato in gravidanza è concesso? Mangiare il gelato quando si è incinta è possibile, che sia industriale o artigianale, ma attenzione alle calorie

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Gelato in gravidanza

Arriva la bella stagione e l'alimentazione cambia un po' per tutti: si mangia più leggero, più fresco, ed ecco che ritornano i gelati. Ma si sa che le donne incinte hanno diverse limitazioni che riguardano i cibi concessi, per questo è lecito chiedersi se il gelato in gravidanza si possa mangiare oppure no. 

Voglia di gelato in gravidanza

Molte donne sperimentano le cosiddette voglie durante la gravidanza, e spesso il gelato è uno dei cibi che si desiderano di più: poco importa la stagione, se la voglia di gelato può colpire in qualsiasi momento! I motivi possono essere diversi: bisogno di mangiare comfort food che magari ricorda l'infanzia, voglia di consumare qualcosa di fresco o ancora, molto semplicemente, voglia di dolce!

Ma è giusto assecondare la voglia di gelato in gravidanza? In linea di massima la risposta è sì, ma bisogna tenere conto di alcuni aspetti se si decide di dare libero sfogo alla gola!

Quale gelato si può mangiare in gravidanza

Molte donne pensano che il problema principale del consumare gelato riguardi la non sicurezza degli ingredienti. Potrò mangiare il gelato alla stracciatella? Il gelato alla crema? Il cornetto gelato? C'è il tuorlo dell'uovo nel gelato, è un problema? In realtà, che si tratti di gelato confezionato o artigianale non c'è alcuna differenza, perché anche le gelaterie che propongono prodotti artigianali o semi-artigianali prevedono la pastorizzazione degli ingredienti. Niente rischio quindi per le future mamme e per il bambino che portano in grembo, nemmeno di contrarre la toxoplasmosi, perché il gelato non contiene ingredienti crudi e il fatto di essere mantenuto a temperature molto basse rappresenta un'ulteriore garanzia di sicurezza, dato che col freddo non si ha contaminazione batterica. 

È comunque importante consumare immediatamente i gelati presi in gelateria, e soprattutto non ricongelare prodotti ormai sciolti, come vale per gli alimenti surgelati.

Limiti al consumo di gelato in gravidanza

Il "problema", se così si vuole chiamare, del consumo di gelato in gravidanza non riguarda infatti la sua formulazione o i rischi alimentari, quanto piuttosto l'apporto calorico. Si sa che la futura mamma deve stare attenta a quel che mangia anche per ragioni relative al peso, all'ipertensione e al diabete gestazionale, anche se non è a rischio. Mangiare ogni giorno un gelato potrebbe quindi rappresentare un problema per la sua salute. 

Se però ci si vuole concedere un gelato ogni tanto, ecco i consigli per consumarlo senza problemi: 

  • preferire gelati alla frutta o comunque, anche se industriali, in vaschetta o coppette, senza quindi guarniture, topping, cioccolata, caramello: più naturale è, meglio è per la salute
  • limitarsi a un paio di gelati a settimana, possibilmente lontani dai pasti, come spezza-fame
  • scegliere cialde semplici, senza aggiunta di cioccolato o granella

Queste indicazioni valgono ovviamente per quanto riguarda l'apporto calorico, ma bisogna considerare il gelato in gravidanza come un'ottima alternativa ad altri alimenti, e sicuramente migliore - nelle versioni più semplici - ad altri dolci che si potrebbero consumare. Questo perché oltre a fornire zuccheri (che ricordiamo danno energia), il gelato contribuisce anche all'apporto di proteine (grazie al latte, alle uova e alla panna). 

Alla domanda quindi se si possa o meno consumare gelato in gravidanza la risposta è sì, a patto che sia un gelato semplice, senza topping o farciture, e che ci si limiti a mangiarlo non più di un paio di volte a settimana. 

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