Sole in gravidanza
Durante la gravidanza la situazione ormonale cambia: per questo motivo, i melanociti (le cellule della pelle che producono melanina) sono stimolati a produrre più melanina. Questo però non accade su tutto il corpo in maniera uniforme: sono più interessate alcune zone come le areole o la linea tra ombelico e pube (la cosiddetta linea alba), che infatti nel corso dei nove mesi diventano più scure.
E anche il viso può essere coinvolto: in particolare, possono formarsi delle macchie scure su fronte, zigomi, mento e parte superiore delle labbra, dando origine a un inestetismo che è chiamato maschera gravidica, melasma o cloasma gravidico. Ecco: per ridurre il rischio di melasma, bisogna stare attente all'esposizione solare: i raggi Uv infatti stimolano il sistema melanocitario a produrre melanina, e in un periodo in cui i melanociti sono già 'in fermento', il sole potrebbe peggiorare la situazione.
Prevenzione
- La prima precauzione è quella di prendere il sole con gradualità e con moderazione, evitando di crogiolarsi sotto i raggi come una lucertola.
- La seconda è quella di andare al mare nelle prime ore del mattino, fino alle 11, per poi ritornare in spiaggia dopo le 16: nelle ore centrali della giornata, infatti, il sole è a picco ed è più aggressivo.
- Terza regola: proteggere sempre la pelle con una crema con filtro solare elevato, soprattutto sul viso, soggetto alle macchie.
Crema solare
Crema solare? Non servono prodotti particolari: quello che importa è che si tratti di una crema con un fattore di protezione elevato: meglio partire con SPF50+, ed eventualmente scendere a una protezione un po' più bassa (ma comunque media, con Spf30) dopo qualche giorno di esposizione. Sul visto è opportuno continuare a utilizzare la protezione alta, perché è proprio lì che tendono a comparire le macchie della pelle.
Inoltre, è bene verificare che oltre ai filtri Uvb (quelli di cui si occupa il fattore di protezione Spf), la crema possegga anche filtri Uva. L'etichetta dovrebbe riportare esplicitamente anche l'indicazione Uva-pf. Se compare solo un riferimento generico agli Uva, tipo protezione Uva/Uvb o un bollino con la scritta Uva, vuol dire che per legge il prodotto contiene un filtro antiUva pari ad almeno un terzo del fattore di protezione solare Spf indicato in etichetta.
Come applicare la crema?
La crema va applicata in modo uniforme e abbondante 15-20 minuti prima di esporsi al sole, così ha il tempo di distribuirsi bene sulla superficie cutanea e non c'è rischio di rimanere "scoperte" durante il tragitto verso la spiaggia o di dimenticarsi di metterla appena arrivata.
La crema va messa sulla pelle asciutta e l'applicazione va rinnovata ogni 2-3 ore, perché l'efficacia protettiva diminuisce col passare del tempo. E se hai fatto il bagno o la doccia oppure hai sudato parecchio, meglio rimettere ancora un po' di crema, anche se sull'etichetta è scritto che è resistente all'acqua.
A partire dal terzo mese, molte donne si accorgono di avere leggere macchie su fronte, guance, naso, labbro superiore, le cosiddette "maschere della gravidanza" (cloasma). La causa è un aumento dell'ormone MSH (stimolante della melanina). Questo ormone attiva le cellule della pelle, che producono i pigmenti (melanociti). La conseguenza è la formazione di macchie più o meno grandi, che però sono facilmente copribili con dei trucchi correttivi.
Ecco perché è importante prevenire con una buona crema solare.
Macchie sulla pelle e carnagione scura
Se ho la carnagione scura, rischio meno? No, anzi: le donne più a rischio sono proprio quelle con un fototipo scuro. Questo perché la loro pelle è geneticamente predisposta a produrre più melanina.
Insomma, in questo periodo devono stare attente al sole proprio tutte: quelle con pelle chiara perché possono scottarsi, quelle con pelle scura perché sono maggiormente predisposte al cloasma.
Macchie e post parto
Dopo il parto, le macchie scompaiono? Dopo il parto la situazione ormonale ritorna alla normalità e sicuramente con il passare dei mesi si le macchie si schiariscono e si attenuano, ma difficilmente scompaiono del tutto. Se al termine dell'allattamento sono ancora piuttosto evidenti, è bene rivolgersi al dermatologo o al medico estetico, che indicherà il trattamento più indicato caso per caso.
Revisionato da Valentina Murelli