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Placenta previa: marginale o completa, cause e rischi per il bambino

di Angela Bisceglia - 16.07.2021 - Scrivici

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Placenta previa | In condizioni normali, la placenta si impianta nella parte superiore della cavità uterina. Ma se l'impianto avviene nella parte bassa?

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Placenta previa

Come ci si accorge di avere la placenta previa?

Di solito si scopre di avere la placenta previa quando si fa l'ecografia morfologica nel secondo trimestre. Con le ecografie precedenti è difficile stabilire se la placenta è previa davvero, perché può darsi che, pur essendo inserita in basso, "salga" con l'aumentare delle dimensioni dell'utero, fino a un punto in cui non dà più problemi. Per questo la posizione della placenta viene controllata (se occorre con ecografie transavaginali) anche nelle ultime settimane di gravidanza. 

Solo una donna su dieci alle quali viene diagnosticata una placenta bassa nelle prime fasi della gravidanza arriverà a termine con una placenta davvero previa. 

La placenta previa difficilmente dà sintomi nei primi mesi di gravidanza, mentre verso la fine del secondo trimestre e per tutto il terzo trimestre può causare delle perdite di sangue a livello vaginale. Il sanguinamento è tendenzialmente non doloroso (anche se in alcuni casi può essere accompagnato da contrazioni uterine e dolori), il sangue è spesso di colore rosso vivo e le perdite possono essere imponenti. Sintomi e conseguenze, tuttavia, dipendono anche dal tipo di placenta previa, che può essere marginale o centrale.

Che cosa si intende per placenta previa?

L'espressione "placenta previa" si riferisce a una situazione in cui la placenta si inserisce nella parte bassa dell'utero, andando a coprire in parte o interamente l'orifizio uterino, una sorta di imbuto che conduce al collo dell'utero. In condizioni normali, la placenta si impianta nella parte superiore della cavità uterina, ma in un caso su 200-250 circa può insediarsi appunto nella parte bassa.

La presenza di placenta previa può causare sanguinamenti vaginali importanti e altre complicazioni in particolare durante gli ultimi mesi di gravidanza.

Poiché durante il travaglio l'orifizio uterino si dilata per consentire il passaggio del feto, questo potrebbe provocare distacchi improvvisi della placenta, potenzialmente molto pericolosi per mamma e bambino. 

Placenta previa marginale

Se la placenta previa è marginale, significa che la placenta è posizionata all'interno del segmento inferiore dell'utero, ma non copre completamente l'orifizio uterino interno.

"Questo tipo di placenta previa può dare qualche episodio di sanguinamento: mano a mano che cresce l'utero, infatti, si possono determinare piccoli distacchi nella parte inferiore, che però in genere non provocano conseguenze serie per mamma e feto" spiega Irene Cetin, direttrice del dipartimento di ostetricia e ginecologia presso l'Ospedale Buzzi di Milano e professoressa dell'Università di Milano. "In caso di perdite ematiche, tuttavia, è sempre buona norma rivolgersi al ginecologo o all'ospedale per un controllo".

La placenta previa marginale non è una controindicazione assoluta al parto vaginale.

Placenta previa centrale

Se la placenta previa è centrale, significa che la placenta copre completamente l'orifizio uterino interno. "È una situazione decisamente più rischiosa, perché può provocare sanguinamenti abbondanti e improvvisi, che richiedono sempre un controllo medico e, in qualche caso, il ricovero" sottolinea Cetin. "Per questo, è bene che la donna si faccia seguire da un centro di II livello, dove verranno effettuati controlli più assidui".

Se la perdita di sangue è molto importante potrebbe rendersi necessaria una trasfusione di sangue e potrebbe essere necessario espletare il parto prima del termine, con i rischi per il feto collegati a questa condizione. 

In genere si consiglia di condurre una vita a riposo, evitando sforzi (è prudente anche evitare i rapporti sessuali). Nelle ultime settimane di gravidanza, quando normalmente l'utero comincia la sua attività contrattile, la placenta potrebbe iniziare a staccarsi, provocando emorragie, che richiedono un cesareo d'urgenza.

In ogni caso, quando la placenta è previa centrale, si ricorre sempre ad un parto cesareo programmato, perché al momento del travaglio, con la dilatazione del collo uterino, si determinerebbe un distacco di placenta, con un rischio molto elevato di sofferenza fetale.

Cause e fattori di rischio

Non sappiamo quali siano le cause precise della placenta previa, ma sappiamo tuttavia che il rischio di una bassa inserzione aumenta in alcune circostante e in particolare:

Fonti per questo articolo

  • sito web Medline Plus
  • pagina web della Mayo Clinic americana
  • consulenza di Irene Cetin, direttrice del dipartimento di ostetricia e ginecologia dell'Ospedale Buzzi di Milano
  • Manuale MSD per professionisti

Per approfondire

Placenta previa in gravidanza: le testimonianze delle mamme

Ecco le testimonianze delle mamme che hanno raccontato di avere avuto la placenta previa durante la gravidanza. 

1. "Placenta previa centrale": storia del mio Federico, nato a 32 settimane

Sono mamma di un bambino nato a 32 settimane più 2. Vi racconto la storia della mia gravidanza e del mio parto. Al ritorno dal Capodanno di Parigi nel mese di gennaio 2013 scopro che il mio piccolo Federico è dentro di me. Che gioia! Inizia la magia, inizio a fantasticare sul futuro e a guardare la mia pancia crescere fino all'11 luglio. Proprio in quel giorno, alle 6.00 del mattino, mi alzo da letto e noto delle macchioline di sangue, poi una grossa perdita, in seguito sveglio mio marito e vado di corsa in ospedale. Il verdetto è: "placenta previa centrale". Immediatamente dopo vasosuprina, flebo e poi trasferimento in ambulanza al San Camillo di Roma.

2. Placenta previa e parto difficile: io e mia figlia siamo state fortunate

Ho vissuto una gravidanza difficile a causa di un distacco per la placenta previa. Per fortuna mia figlia è nata sana e il parto è andato bene. Ma la mia esperienza è stata davvero brutta: i medici ci hanno detto che siamo state fortunate, se avessi avuto il distacco a casa, mia figlia non ce l'avrebbe fatta e, molto probabilmente, nemmeno io. È stato bruttissimo non averla con me, non poterla stringere o allattare da subito, una vera sofferenza. Dopo 10 giorni finalmente, eravamo tutti e tre a casa insieme felici.

Domande e risposte

Con la placenta previa è sempre assolutamente escluso il parto vaginale?

Se la placenta previa è marginale e la placenta non arriva a coprire l'orifizio uterino, l'équipe medica, d'accordo con la mamma, può valutare la possibilità di un parto vaginale.

La placenta previa ha effetti sulla posizione del feto nell'utero?

Sì, in caso di placenta previa è più frequente che il bambino si trovi in posizione podalica o trasversa. 

Revisionato da Valentina Murelli

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