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Gravidanza, consigli per viverla bene dal punto di vista psicologico

di Sara De Giorgi - 07.11.2022 - Scrivici

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Fonte: Shutterstock
Gravidanza: consigli per viverla bene psicologicamente? Li abbiamo chiesti alla scrittrice Maria Carmela Terranova, che ha fornito alcune preziose indicazioni.

In questo articolo

Non tutte le donne vivono nello stesso modo lo "stato di gravidanza", né hanno gli stessi desideri, le stesse paure e le stesse sensazioni. La gravidanza è invece una tappa della vita molto personale, poiché è influenzata dalla situazione psicologica di chi la vive.

Alla consapevolezza di essere incinta ogni futura mamma reagisce in modo diverso. La scrittrice e filosofa Maria Carmela Terranova ha spiegato, nel libro Il sogno in gravidanza (Apollo Edizioni), in quali situazioni psicologiche può trovarsi la donna in attesa, quali sono i sogni più comuni in gravidanza e cosa rivelano e ha, infine, offerto alcuni preziosi consigli per vivere bene la gravidanza, sempre dal punto di vista della psiche.

Maria Carmela Terranova, laureata in filosofia, ha lavorato per anni presso la cattedra di psicologia evolutiva e collaborato con il CNR. Contemporaneamente ha insegnato nelle scuole superiori e si è dedicata alla scrittura, realizzando diversi libri.

Come può sentirsi psicologicamente una donna incinta?

«Dipende dall'accettazione o meno della gravidanza: ci sono donne che non accettano la gravidanza e vedono l'embrione come un parassita, altre sono felici e vivono questa fase con grande entusiasmo.

Le fasi comuni della gravidanza sono legate soprattutto al cambiamento del proprio corpo, che è graduale. L'accettazione o meno dipende sempre dal vissuto psicologico della donna». 

Quali aspettative ricadono su una donna in relazione alla maternità?

«Negli ultimi decenni il valore di far figli nella società occidentale è diminuito. Se prima la gravidanza era comunemente vista come un evento significativo per la donna e per la crescita della popolazione, adesso, con tutti i problemi che la donna affronta nell'ambito della società, il valore che si dà alla procreazione è sicuramente minore.

La donna quindi si trova ad affrontare la gravidanza con le sue forze e con le sue criticità, sempre sperando che abbia un contesto familiare favorevole, attento, sensibile e protettivo.

In questa fase ha grande bisogno di protezione: è un momento di dubbi e di incertezze, nonché di ansia per la salute del bambino in grembo.

Poi oggi sicuramente non c'è quel supporto sociale che una volta la donna aveva. La futura mamma è più sola ad affrontare la maternità e non ci sono purtroppo aiuti consistenti in Italia. Speriamo che avvenga presto un cambiamento di rotta nel nostro Paese nei confronti della natalità e che si incoraggino le donne ad avere più bambini». 

I sogni di una donna in gravidanza

«Bisogna capire che il sogno è il più sincero rivelatore del nostro inconscio a noi stessi. Nell'inconscio abbiamo desideri, timori ed  angosce che cerchiamo di tenere sotto controllo con grande spreco di energia. Il sogno, durante la fase REM, libera l'inconscio e ci mette di fronte a certi problemi non risolti e a tutto ciò che ci possono provocare, oppure può essere una realizzazione di desideri e di aspettative.

Nella prima fase della gravidanza a volte il bambino può essere sentito come qualcosa che provoca timore, rappresentando un cambiamento forte di vita, e può essere visualizzato in sogno come un aggressore o un parassita. Dunque ci sono sogni in cui la donna è aggredita, perché la gravidanza è percepita come uno stravolgimento nei confronti della propria stabilità fisica ed emotiva.

Ma ci sono anche sogni in cui la donna si trova a nuotare: l'acqua rappresenta il liquido amniotico. L'acqua può essere limpida ed intorno può esserci un paesaggio alpino: ciò riflette serenità e consapevolezza. Ma l'acqua può essere anche verde e torbida, e la donna può trovarsi a nuotare provando un sentimento di angoscia: questo può rispecchiare il timore per l'andamento della gravidanza.

Inoltre, la donna che nuota si identifica con il bebè nella pancia. 

Abbiamo anche sogni in cui compaiono la mamma o la nonna della gestante che la rassicurano. Il sogno fa capire lo stato d'animo della futura mamma, in particolare i timori e i desideri. Ci sono sogni bellissimi, a volte, nella fase finale della gravidanza: la gestante sogna il parto senza dolori e il bimbo già nato. I sogni, quindi, soprattutto nell'ultima fase, possono contribuire alla rappresentazione mentale materna, ossia a sviluppare nella donna il sentimento materno. 

Le future madri che fanno sogni inquietanti o negativi non devono spaventarsi. È stato dimostrato scientificamente che coloro che sognano violenza o aggressioni durante la gestazione hanno addirittura un travaglio più breve: evidentemente scaricano prima ansia e tensione e affrontano il parto con meno apprensione».

Il rapporto con la madre

«Si ripropongono nella fase della gravidanza le problematiche non risolte con la propria madre. Un rapporto equilibrato con la propria mamma ha un'influenza positiva sulla gravidanza, mentre un rapporto conflittuale può provocare sensi di colpa, paure nei confronti della maternità e può interferire con l'andamento stesso della gravidanza. 

Ciò perché la donna andrà ad assumere il ruolo che è stato della propria madre: se il rapporto è positivo tutto inciderà, allo stesso modo, positivamente sulla percezione della gestazione, se il rapporto è negativo si potrà addirittura arrivare a rifiutare la gravidanza. 

In più, una donna con una madre troppo protettiva avrà difficoltà a sottrarsi al ruolo invadente della madre e dunque potrà vivere male la gravidanza. Ci sono tante implicazioni, per le cui spiegazioni occorrerebbe avere più tempo».

Consigli per vivere bene la gravidanza

  1. «Il primo consiglio è per il compagno o il marito, il quale deve aiutare la gestante a vivere serenamente la gravidanza e deve accettare che lei possa provare timori e angosce. Deve aiutarla a non sentirsi in colpa se c'è una fase di rifiuto verso il bebè. A volte accade che la seconda gravidanza arrivi ad un anno di distanza dal primo figlio e che la donna possa nutrire dubbi nei confronti della nuova gravidanza. Il compagno deve aiutare la partner a riconoscere che è normale che possa provare sentimenti di non accettazione della gravidanza.
  2. La donna poi deve imparare a controllare l'ansia, soprattutto nella fase finale della gravidanza e nel momento del parto. Il controllo dell'ansia facilita il parto. 
  3. La donna poi non deve spaventarsi se fa dei sogni nei quali il parto ha un esito negativo o nei quali - ad esempio - i fratelli, la famiglia o il marito hanno incidenti. Sono sogni che servono a scaricare l'ansia nei confronti della salute del proprio bebè.
  4. La futura mamma deve provare ad affrontare la gravidanza con serenità. Ricordo che l'ambiente circostante è fondamentale, deve supportare la donna».

"Il sogno in gravidanza". L'idea del libro

Maria Carmela Terranova ha spiegato di essersi resa conto che spesso le gestanti non sono informate sulla psicologia della donna durante la gravidanza e vivono spesso dei momenti di alti e bassi, di angoscia e di euforia, di entusiasmo e di depressione.

«Ho voluto scrivere questo libro per dimostrare che la gravidanza non è uguale per tutte, ma che è una fase di "crisi" - come l'adolescenza e come la menopausa - che la donna vive e che è legata al suo vissuto personale, ai rapporti con la famiglia, con la madre e con il coniuge.

Il volume è utile per far capire alla gestante che durante la gravidanza si possono verificare problematiche legate alla psiche e per aiutare la futura mamma ad affrontarle con serenità», ha spiegato l'autrice.

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