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Gravidanza, neonati e COVID: le risposte ai dubbi più comuni

di Sara De Giorgi - 15.06.2021 - Scrivici

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Fonte: Shutterstock
Gravidanza e neonati Covid: tanti sono gli interrogativi delle donne in gravidanza nel tempo del Covid-19. Le risposte degli esperti

In questo articolo

Gravidanza e neonati Covid

Sono tantissime le domande che si fa una donna incinta in questo periodo storico difficile a causa della diffusione del contagio da Covis-19. Quali sono, ad esempio, i comportamenti da adottare per proteggere il bambino e se stesse? Oppure cosa è opportuno fare se si è risultate positive al virus? E, inotre, come fare dopo il parto?

Ecco 16 risposte alle domande più comuni sul Coronavirus in gravidanza secondo le Società scientifiche di Ginecologia e Ostetricia Sigo e Aogoi, che hanno pubblicato un'infografica al riguardo dal titolo "La gravidanza al tempo del Coronavirus"

Come proteggersi dal Coronavirus se si è in gravidanza

Ecco alcune risposte agli interrogativi di tante donne in gravidanza in tempo di Covid-19.

1. Come posso proteggermi dal Coronavirus?

  1. Lavati spesso le mani.
  2. Mantieni la distanza tra te e gli altri (almeno 1 metro).
  3. Evita di toccarti occhi, naso e bocca.
  4. Mantieni norme igieniche adeguate (se tossisci o starnutisci usa fazzoletti monouso, butta subito il fazzolettino usato, in alternativa starnutisci o tossisci nella piega del gomito, ecc…).

2. Devo fare tutti i controlli (visite ed esami) previsti?

Sì, li devi concordare con chi ti segue in gravidanza. I tempi e le modalità per l'esecuzione delle visite ed esami previsti saranno stabiliti sulla base delle tue condizioni cliniche e dell'epoca di gravidanza in cui gli accertamenti sono raccomandati.

3. Sono sottoposta a un rischio maggiore di contagio da Coronavirus?

Le donne in gravidanza, al contrario di quanto osservato per l'influenza H1N1 e per la SARS, non sembrano manifestare una maggiore suscettibilità all'infezione rispetto alla popolazione generale né a sviluppare quadri clinici importanti.

4. Sono più a rischio di infezioni respiratorie?

La gravidanza può essere una condizione di rischio per lo sviluppo di infezioni delle vie respiratorie con possibili gravi complicazioni cliniche. Di conseguenza, se presenti sintomatologia respiratoria, rivolgiti al tuo medico di famiglia e/o a chi ti segue in gravidanza.

5. Il mio partner è positivo, devo fare il tampone naso-faringeo per il virus Sars-Cov 2?

Avverta il suo medico di famiglia ed il medico ginecologo/ostetrica che la segue in gravidanza che le verranno fornite le informazioni su quali comportamenti adottare.

6. Il mio partner è coronavirus positivo, potrà assistere al mio parto?

È categoricamente vietato l'accesso ai reparti di Ostetricia ai partner positivi al virus che devono rispettare l'indicazione all'isolamento.

Positività al Coronavirus e gravidanza: come occorre comportarsi?

Se invece siete in gravidanza e Coronavirus positive o manifestate sintomi influenzali con febbre e tosse, ma non avete eseguito il tampone per la ricerca del virus SARS-CoV2, di seguito troverete altre risposte alle vostre domande.

7. Posso trasmettere il virus al mio bambino?

Allo stato attuale le conoscenze scientifiche escludono che il virus SARS CoV-2 attraversi la placenta e quindi il feto è protetto. Dopo la nascita, dovrai seguire le indicazioni che ti verranno fornite dal personale del Punto Nascita.

8. Il medico mi ha detto che devo fare la tac (tomografia computerizzata) ma io ho paura per il mio bambino.

La Tac è ritenuta, in questo momento, un esame essenziale per la valutazione delle complicanze polmonari. È importante che ti sottoponga agli esami che ti sono proposti in quanto servono per impostare la terapia più opportuna per la tua salute e quella del tuo bambino.

9. È meglio che esegua il parto cesareo?

Le conoscenze scientifiche ad oggi disponibili non raccomandano il taglio cesareo elettivo. Rimangono valide tutte le indicazioni legate al decorso della gravidanza/parto ed alla salute del feto.

10. Posso partorire in acqua?

Il parto in acqua per le donne con infezione da SARS-CoV-2 va evitato a seguito dell'evidenza di una trasmissione del virus per via fecale.

11. Durante il travaglio posso essere fonte di contagio per i sanitari che mi assistono?

Sì, infatti per il parto vaginale, come per il cesareo, sono raccomandate specifiche misure di protezione per gli operatori sanitari.

12. Sono al III trimestre di gravidanza, dovrò partorire prima? Potrò fare la peridurale?

Non ci sono, al momento, indicazioni scientifiche che suggeriscano di anticipare il parto. La scelta dell'anestesia peridurale va concordata con l'équipe che ti assiste al parto (medico ginecologo, ostetrica, anestesista) in base alle tue condizioni cliniche ed a quelle del feto.

13. Quando entrerò in travaglio dovrò scegliere un punto nascita specifico?

Tutti gli ospedali si sono organizzati per avere percorsi protetti in modo da fornire una assistenza adeguata.

Coronavirus, accorgimenti da seguire dopo il parto

Se siete diventate mamme e siete coronavirus positive oppure avete sintomi influenzali, di seguito trovate le risposte ai vostri interrogativi più comuni.

14. Posso allattare al seno?

L'allattamento al seno è possibile e va sostenuto. Tutto il personale sanitario coinvolto, neonatologi, ostetriche, infermiere, ginecologi, valuteranno la tua specifica situazione e ti aiuteranno a mettere in atto le misure adeguate per la prevenzione ed il controllo dell'infezione durante l'allattamento.

15. Mentre allatto posso evitare di usare la mascherina?

No, dovrai sempre adottare tutte le precauzioni igieniche come l'uso della mascherina, accurato lavaggio delle mani, pulizia delle superfici.

Se invece siete diventate mamme e non siete positive al virus, ecco un suggerimento importante.

16. Ho paura che il mio bambino possa essere contagiato. Come posso fare? 

È opportuno seguire tutte le indicazioni fornite alla popolazione generale, quindi mettere in atto le norme igieniche (lavarsi
le mani, usare fazzoletti monouso ecc) ed evitare le visite, anche dei nonni e parenti.

Posso trasmettere il COVID al feto?

Come scrive il Ministero della Salute in Italia i casi di positività tra i neonati sono vari, presumibilmente infettati a seguito del contatto con la madre positiva durante o dopo il parto. Questi bambini, però, non hanno presentato sintomi importanti e la condizione non desta particolari apprensioni. Inoltre la trasmissione "verticale" (cioè da madre a feto) sembra avvenire in non-più del 4-5% delle gravidanze.

Covid-19 e gravidanza, misure del CDC per prevenire il contagio

Non c'è modo per essere sicure al cento per cento di non contrarre il virus, quindi è importante comprendere i rischi e sapere come portare avanti la gravidanza nel modo più sicuro possibile. In generale, più sono le persone con cui si interagisce, più si interagisce da vicino con loro e più lunga è l'interazione, maggiore è il rischio di contrarre e diffondere il Covid-19.

Ecco alcuni passaggi preventivi, identificati dal Centers for Disease Control and Prevention, che è possibile mettere in atto per evitare l'infezione legata al Covid-19:

  1. Limitate il più possibile le interazioni a stretto contatto con altre persone.
  2. Quando uscite o interagite con altri al di fuori del vostro nucleo familiare, indossate una maschera, soprattutto quando altre misure di distanziamento sociale sono difficili da mantenere. Indossare una maschera non sostituisce azioni quotidiane di prevenzione come lavarsi spesso le mani ed evitare il contatto ravvicinato con altre persone.
  3. Evitate coloro che non indossano maschere o chiedete ad altri intorno a voi di indossare una maschera, se possibile.
  4. State ad almeno 1,8 m di distanza da persone che sono al di fuori della vostra famiglia.
  5. Lavate le mani con acqua e sapone per almeno 20 secondi. Se l'acqua e il sapone non sono disponibili, utilizzate un disinfettante per le mani con almeno il 60% di alcol.
  6. Evitate di svolgere attività in cui adottare misure di protezione può essere difficile e in cui non è possibile mantenere le distanze sociali.

Vaccino COVID in gravidanza e allattamento

L'offerta del vaccino alle donne in gravidanza è subordinata a una valutazione individuale del profilo rischio/beneficio, facilitata da un colloquio informativo con i professionisti sanitari. Le indicazioni fornite dall'Italian Obstetric Surveillance System (ItOSS) dell'Istituto Superiore di Sanità (ISS) al 31 gennaio 2021 sono le seguenti:

  • le donne in gravidanza e allattamento non sono state incluse nei trial di valutazione dei vaccini Pfizer-BioNtech mRNA (Comirnaty), Moderna e AstraZeneca per cui non disponiamo di dati di sicurezza ed efficacia relativi a queste persone;
  • gli studi condotti finora non hanno evidenziato né suggerito meccanismi biologici che possano associare i vaccini a mRNA ad effetti avversi in gravidanza e le evidenze di laboratorio su animali suggeriscono l'assenza di rischio da vaccinazione;
  • al momento le donne in gravidanza e allattamento non sono un target prioritario dell'offerta di vaccinazione contro il COVID-19 che, ad oggi, non è raccomandata di routine per queste persone
  • la vaccinazione dovrebbe essere presa in considerazione per le donne in gravidanza che sono ad alto rischio di complicazioni gravi da COVID19. Le donne in queste condizioni devono valutare, con i sanitari che le assistono, i potenziali benefici e rischi e la scelta deve essere fatta caso per caso;
  • se una donna vaccinata scopre di essere in gravidanza subito dopo la vaccinazione, non c'è evidenza in favore dell'interruzione della gravidanza;
  • se una donna scopre di essere in gravidanza tra la prima e la seconda dose del vaccino può rimandare la seconda dose dopo la conclusione della gravidanza, eccezion fatta per i soggetti ad altro rischio.

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Revisionato da Francesca Capriati

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