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Gravidanza e toxoplasmosi: se l'ho già avuta posso mangiare tutto?

di Ines Delio - 14.12.2022 - Scrivici

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Fonte: Shuttesrtock
Gravidanza e toxoplasmosi: bisogna continuare a temere certi alimenti se si è immuni alla malattia? E se sì, quali e perché?

In questo articolo

Una delle preoccupazioni più grandi delle donne in gravidanza è quella di contrarre la toxoplasmosi, una malattia che può essere pericolosa sia per la mamma che per il bambino. Se però si è immuni perché si è già contratta l'infezione in passato, come bisogna comportarsi? Soprattutto: si può mangiare tutto oppure no? Ecco cosa sapere su gravidanza e toxoplasmosi.

La toxoplasmosi è una zoonosi causata dal Toxoplasma gondii, un parassita che può essere trasmesso agli esseri umani attraverso il consumo di carne non ben cotta o cruda o anche verdura contaminata, oppure il contatto con le feci del gatto. L'infezione è solitamente asintomatica, ma può essere pericolosa per le persone con un sistema immunitario indebolito e per le donne in gravidanza. Esiste, infatti, la probabilità che la malattia possa infettare anche il feto, provocando

Come ridurre il rischio di contrarre la toxoplasmosi

Purtroppo, ad oggi non esiste un vaccino contro la toxoplasmosi. Tuttavia, ci sono alcune buone pratiche che possono ridurre significativamente il rischio di contrarre questa malattia. Uno studio pubblicato sul "British Medical Journal" nel 2000, che ha coinvolto diversi centri in Europa - tra cui anche due italiani, a Napoli e a Milano, indica il consumo di carne poco cotta tra le principali fonti di infezione nelle donne incinte. È quindi importante evitare di assaggiare la carne mentre la si prepara e lavarsi molto bene le mani dopo averla toccata. Particolare attenzione va prestata anche quando si manipola la terra degli orti e dei giardini, dove si può entrare in contatto con le feci di animali infetti. Lo stesso vale, infine, per il consumo di ortaggi e frutta fresca, che devono essere lavati accuratamente sotto l'acqua corrente.

Gravidanza e toxoplasmosi: come sapere se si è immuni

Dato che si tratta di una malattia spesso asintomatica, è consigliato sapere già prima della gravidanza se nel proprio siero siano presenti gli anticorpi per la toxoplasmosi.

Basta un semplice esame del sangue, chiamato 'Toxo-test', che permette di classificare le donne in tre classi:

  • "protetta",
  • "suscettibile"
  • o "a rischio".

Il test permette di verificare la presenza o l'assenza di anticorpi, e, nel primo caso, di evidenziare se si è ancora in una fase a rischio o se ci si può considerare protette. Qualora la condizione della donna non sia nota prima della gravidanza, il Toxo-test deve essere eseguito con la prima serie di esami del sangue entro le prime otto settimane di gestazione. Se la donna è protetta (ossia ha gli IgG) il test non deve più essere ripetuto.

Come viene trattata la toxoplasmosi in gravidanza

Se si contrae la toxoplasmosi durante la gravidanza, si può bloccare la trasmissione dell'infezione al feto attraverso un trattamento antibiotico mirato (il più utilizzato è quello con spiramicina). Uno studio ha dimostrato che esistono combinazioni antibiotiche più efficaci (pirimetamina e sulfadiazina) nell'impedire la comparsa di postumi all'anno di vita, necessarie nel caso in cui l'amniocentesi dovesse dimostrare la trasmissione dell'infezione al bambino. Con le possibilità di trattamento odierne, almeno il 90% dei bambini con toxoplasmosi congenita nasce senza sintomi evidenti. Piccole anomalie a carico dell'occhio e dell'encefalo possono essere rilevate solo attraverso indagini strumentali più sofisticate.

Ho avuto la toxoplasmosi: posso mangiare tutto?

Una volta contratta la toxoplasmosi, si resta protette da recidive per tutto l'arco della vita, perché il nostro organismo risponde all'infezione con la produzione di anticorpi e linfociti specifici. Per cui, in linea generale, si potrebbero mangiare i cibi solitamente sconsigliati per il rischio di infezione da toxoplasma. Tuttavia, bisogna tenere presente che l'assunzione di alcuni alimenti potrebbe comportare il rischio di infezioni causate da altri batteri, tra cui listeria e salmonella.

Alimenti da evitare in gravidanza

Oltre alla toxoplasmosi, durante la gravidanza c'è il rischio di contrarre altre malattie. Per cui è consigliabile evitare il consumo di determinati alimenti, potenzialmente pericolosi per sé e per il bambino.

Tra questi:

  • carne cruda o poco cotta
  • verdura non lavata accuratamente
  • pesce crudo, poco cotto o affumicato
  • frutti di mare crudi o poco cotti
  • salumi freschi non stagionati, soprattutto se artigianali
  • uova crude o poco cotte
  • formaggi a pasta molle (come Brie o Camembert), formaggi erborinati ( Roquefort e Gorgonzola), formaggi a base di latte non pastorizzato, formaggi a pasta semidura ricavati da latte pastorizzato e latte crudo
  • yogurt e latte non pastorizzati
  • salse o alimenti fatti con uova poco cotte o crude (ad esempio maionese fatta in casa o tiramisù)

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