Le controindicazioni all’attività sportiva sono poche ma sempre ben segnalate dal ginecologo. No allo sport in caso di:
minaccia d’aborto, con o senza perdite ematiche;
placenta previa, ossia posizionata davanti al collo dell’utero;
ipercontrattilità uterina, che potrebbe far presagire un parto prematuro (l'utero è fatto di fibre muscolari e connettivali che possono contrarsi, certe contrazioni potrebbero innescare modificazioni del collo dell'utero e far partire un travaglio prematuro)
ritardo di crescita fetale, che richiede che tutto il nutrimento e l’ossigeno siano convogliati verso il bebè e non ‘dispersi’ con lo sport.
Ci sono invece alcune patologie legate alla gravidanza, come diabete o ipertensione moderata, che non solo non costituiscono controindicazione, ma possono migliorare con l’attività fisica.
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