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I chili di troppo in gravidanza aumentano le possibilità di un cesareo

di Concetta Desando - 18.10.2013 - Scrivici

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Secondo uno studio norvegese, in gravidanza si può arrivare a raggiungere un incremento di peso di 16 chili. Superando questo limite si corre il rischio di doversi sottoporre al taglio chirurgico oppure di aver bisogno di forcipe o ventosa per facilitare l’estrazione del neonato.

Che si sia grasse o magre, alte o basse, formose o longilinee, aumentare troppo di peso durante la gravidanza accresce la possibilità di un parto cesareo: 16 chili di incremento è il limite massimo oltre il quale si corre seriamente il rischio di doversi sottoporre al taglio chirurgico oppure di aver bisogno di forcipe o ventosa per facilitare l’estrazione del neonato.

Lo studio, pubblicato sulla rivista Acta Obstetricia et Gynecologica Scandinavica, ha analizzato i dati di oltre 50mila donne che hanno partorito in Norvegia, escludendo tutte coloro che avevano altri disturbi (preeclampsia, pressione alta, diabete, placenta previa) che avrebbero potuto rendere necessario un cesareo. Il risultato è appunto che, sebbene non vi sia la dimostrazione di un nesso diretto, l’aumento di peso di oltre 16 chili accresce statisticamente il rischio di cesareo.

La ricerca ha però messo anche in luce che il sovrappeso e l’obesità prima della gravidanza sono comunque di per sé un fattore di rischio da non sottovalutare per quanto riguarda la necessità di un parto cesareo: “Comprendere l’impatto si sovrappeso e obesità sulla gravidanza è un importante questione di salute – ha commentato l’autore dello studio, Nils-Halvdan Morken – soprattutto per le donne in età fertile”.

 

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