Igiene dentale in gravidanza
L'igiene dentale in gravidanza è di vitale importanza, poiché non riguarda solo la salute della madre, ma ha un impatto diretto sulla salute del nascituro. Durante la gravidanza, i cambiamenti ormonali aumentano il rischio di problemi dentali, come infiammazioni gengivali e malattie parodontali. Queste condizioni sono state associate a rischi come aborti spontanei, parto prematuro e basso peso alla nascita.
Durante il primo trimestre, il reflusso e il vomito possono contribuire alla demineralizzazione dello smalto dentale. Inoltre, la frequenza di spuntini e il consumo di cibi acidi e zuccherati aumentano il rischio di carie.
Pertanto, è essenziale sottoporsi a controlli odontoiatrici regolari durante la gravidanza. Tuttavia, è importante evitare procedure più invasive, come lo sbiancamento dentale, durante questo periodo delicato. Quanto ai collutori, è preferibile optare per quelli privi di alcol e ricchi di fluoro o con proprietà remineralizzanti per contrastare l'erosione dello smalto causata da episodi di nausea e vomito.
In questo articolo abbiamo chiesto a Antonella Abbinante, Presidente di AIDI, Associazione Igienisti Dentali Italiani, un approfondimento sull'igiene dentale durante i nove mesi di gestazione.
Si può fare la pulizia dei denti (o ablazione del tartaro) in gravidanza?
Assolutamente si, in realtà è fortemente consigliato sottoporsi a tutte le cure necessarie già prima della gravidanza e proseguire durante, in quanto i complessi cambiamenti fisiologici in questo delicato momento della vita della donna, aumentano i fattori di rischio per le malattie sia carico dei denti che dei tessuti gengivali.
Ogni quanto farla? In tutti i trimestri?
In gravidanza è consigliabile il controllo odontoiatrico ogni trimestre associato ad una igiene orale professionale.
Come mai è così importante l'igiene dentale in gravidanza?
La salute del cavo orale in gravidanza è fondamentale per la donna, per il buon esito della gravidanza e per la salute del nascituro. Gli ormoni femminili in costante aumento durante questa fase, provocano infiammazione delle gengive che si presentano gonfie, arrossate e sanguinanti e possono favorire il rischio di malattia parodontale, una patologia che causa distruzione dell'osso che sostiene il dente.
Numerosi studi evidenziano un'associazione tra questa patologia e l'aumentato rischio di aborto spontaneo, parto prematuro e basso peso alla nascita. I batteri responsabili di questa malattia, attraverso il flusso sanguigno possono giungere fino al tessuto placentare, influenzando il buon andamento della gravidanza.
Inoltre reflusso e vomito, frequenti nel primo trimestre, favoriscono la demineralizzazione dello smalto dentale. Spuntini frequenti e maggior consumo di cibi e bevande acide e zuccherate aumentano il rischio di carie.
Si può fare lo sbiancamento dentale in gravidanza?
Durante la gravidanza le procedure odontoiatriche consigliate sono l'igiene orale professionale e le terapie ritenute necessarie dall'odontoiatra.
Durante la gravidanza si devono evitare collutori a base alcolica e prediligere prodotti remineralizzanti o a base di fluoro che aiutano a contrastare l'erosione dello smalto dovuta ad episodi di nausea e vomito.
Sull'autrice
Antonella Abbinante è Presidente di AIDI, Associazione Igienisti Dentali Italiani.
Ha conseguito con lode la laurea in igiene dentale presso l'Università La Sapienza di Roma e sempre con lode, la laurea Magistrale in Scienze delle professioni Sanitarie Tecniche Assistenziali presso l'Università degli Studi di Bari. Cultore della materia, Docente e Direttore delle Attività Didattiche Professionalizzanti nel Corso di Laurea in Igiene Dentale dell'Università di Bari, è anche Presidente della Commissione d'Albo Igienisti dentali Ba-Ta-Bat e componente della Commissione di Albo Nazionale Igienisti dentali nell'ordine TSRM-PSTRP. Autrice di testi di aggiornamento e di pubblicazioni su riviste scientifiche nazionali ed internazionali, esercita attività in libera professione a Bari.