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Tartufo: si può mangiare quando si aspetta un bambino?

di Elena Berti - 26.08.2022 - Scrivici

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Fonte: Shutterstock
In gravidanza si può mangiare il tartufo? Il tartufo è un fungo che cresce sottoterra, per questo è ricoperto di terra e può portare toxoplasmosi

In questo articolo

In gravidanza si può mangiare il tartufo

Le restrizioni alimentari in gravidanza possono essere numerose, soprattutto se non si è immuni alla toxoplasmosi. Bisogna fare attenzione alla carne e al pesce crudi, alle uova, al formaggio… Ma in gravidanza si può mangiare il tartufo?

Che cos’è il tartufo

Iniziamo col chiarire che cos'è esattamente il tartufo: il tartufo non è altro che una particolare specie di funghi del genere Tuber. Dal nome intuirete che - proprio come i tuberi - cresce quindi sottoterra. La loro caratteristica è quindi di riuscire a produrre spore a diversi centimetri di profondità, riproducendosi fino ad assumere la forma che conosciamo, con l'odore inconfondibile. Esistono diversi tipi di tartufo, più o meno pregiati, ma hanno tutti una cosa in comune: sono funghi! Quindi è lecito chiedersi se in gravidanza si può mangiare il tartufo

Gravidanza e tartufo

I funghi possono essere mangiati dalle donne in attesa, anche se alcuni lo sconsigliano. L'importante è ovviamente pulirli bene e, soprattutto, cuocerli. Ancora meglio se si acquistano prodotti surgelati, di cui si conosce il processo di raccolta, pulizia e conservazione. E i tartufi? La caratteristica dei tartufi è che si mangiano crudi, quindi potrebbero rappresentare un potenziale rischio per le donne non immuni alla toxoplasmosi

Per ovviare al problema, è necessario prima di tutto pulirlo alla perfezione, ma è anche possibile congelarlo per almeno 24 ore prima di consumarlo, in modo da "abbattere" il parassita che può provocare la toxo.

Inoltre, non è da escludere il suo consumo cotto: anche se meno comune, può essere un'ottima alternativa per mangiare piatti a base di tartufo anche in gravidanza, in tutta sicurezza.

Come mangiare il tartufo in gravidanza

Come dicevamo, il tartufo può essere consumato crudo in gravidanza a patto che sia pulito perfettamente e, meglio ancora, congelato per almeno 24 ore. 

Per pulire bene un tartufo è necessario: 

  • eliminare con un pennellino l'eccesso di terra
  • passarlo sotto l'acqua, aiutandosi con uno spazzolino per togliere ulteriori residui
  • asciugarlo bene con della carta assorbente

Se però non siete immuni alla toxoplasmosi e avete paura di poterla contrarre lo stesso nonostante pulizia e congelamento, potete consumare il tartufo cotto in gravidanza.

Per farlo, però, è necessario consumare solo tartufo nero, che al contrario del bianco mantiene il suo odore particolare anche cotto. 

Se quindi volete mangiare piatti a base di tartufo ed essere sicure di non correre rischi, acquistate del Nero Pregiato e cuocetelo ad almeno 60 gradi: in questo modo il batterio della toxo sarà sicuramente eliminato. Potete sbollentarlo per fare la pasta oppure per aggiungerlo ad altre preparazioni, come risotti (anche unendolo alla cottura) o secondi piatti. 

Tartufo conservato e prodotti a base di tartufo

Ma non esiste soltanto il tartufo fresco: in commercio si trovano tantissimi prodotti a base di tartufo che possono essere consumati anche in gravidanza. Il prodotto pronto più classico è la salsa a base di tartufo con cui potete condire per esempio la pasta, ma esistono moltissime alternative per non rinunciare al gusto di questo alimento prelibato e profumato durante i 9 mesi. 

Mangiare tartufo in gravidanza è possibile, a patto di fare attenzione in particolare se non si è immuni alla toxoplasmosi. Pulire bene il tartufo, congelarlo per almeno 24 ore o ancora consumarlo cotto (ma solo quello nero) sono ottime soluzioni per gustarsi questo fungo pregiato anche durante l'attesa! 

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