Home Gravidanza Salute e benessere

Isterosonografia: che cos’è e a cosa serve

di Simona Bianchi - 10.02.2023 - Scrivici

isterosonografia-che-cos-e-e-a-cosa-serve
Fonte: Shutterstock
L'isterosonografia è un esame che permette di visualizzare l'interno della cavità uterina. Quanto dura, quando è indicata e come si fa

In questo articolo

Cos’è l’isterosonografia

L'isterosonografia è una procedura diagnostica in cui vengono sfruttati gli ultrasuoni che permette di visualizzare l'interno della cavità uterina tramite l'esecuzione di una ecografia. Permette di diagnosticare la presenza di patologie dell'utero, polipi, fibromi, malformazioni uterine, endometriosi. È minimamente invasiva, non richiede una preparazione da parte della paziente ed è caratterizzata da due parti:

  • In un primo momento il medico inserirà nella vagina un piccolo catetere che servirà per iniettare nell'utero un liquido in grado di distendere le pareti dello stesso per agevolare la parte seguente dell'esame
  • Successivamente il medico analizzerà la superficie uterina attraverso un'indagine ecografia transvaginale

In base ai risultati, lo specialista potrebbe richiedere l'esecuzione di un'ecografia Doppler per controllare i vasi sanguigni che attraversano l'utero.

A cosa serve l’isterosonografia

Come detto nel paragrafo precedente, l'isterosonografia, anche chiamata sonoisterografia serve a indentificare:

  • polipi
  • fibromi
  • malformazioni uterine
  • atrofia endometriale
  • lesioni maligne o tumori

Alcune di queste patologie possono essere responsabili di alterazioni mestruali del ciclo mestruale o essere causa d'infertilità.

Come si fa l’isterosonografia

Dopo aver messo lo speculum, viene inserito in utero un piccolo catetere sterile del diametro di 1,2 mm. Tramite questo catetere viene iniettata una piccola quantità di una soluzione salina, ovvero una miscela a base di acqua e sali che permette di distendere la cavità uterina e consente una facile visualizzazione e misurazione dell'endometrio, la mucosa di rivestimento dell'utero. Inoltre, grazie all'espansione della cavità uterina, è possibile identificare anche la presenza di eventuali polipi o masse uterine. Oltre alla soluzione salina, nella cavità uterina può essere infusa anche aria, in modo che il medico possa verificare che lnon ci siano problemi nelle tube di Falloppio. Questo test viene chiamato sonosalpingografia. Una volta che l'utero è sufficientemente espanso, il medico effettua il vero e proprio esame diagnostico attraverso un'ecografia transvaginale.

L'ecografia transvaginale utilizza gli ultrasuoni, onde sonore ad alta frequenza, per avere informazioni sulle strutture dell'utero.Gli ultrasuoni colpiscono i tessuti da analizzare, e ritornano al macchinario ecografico. Questi segnali vengono poi analizzati dal computer che ne genera un'immagine, nel caso dell'ecografia transvaginale l'immagine rappresenterà la cavità uterina. L'isterosonografia a volte prevede anche la valutazione del flusso sanguigno nell'utero attraverso un'ecodoppler, esame ecografico che stima l'andamento del flusso sanguigno misurando la variazione di frequenza degli ultrasuoni sui globuli rossi circolanti.

Cos’è la sonosalpingografia

La sonosalpingografia permette di diagnosticare alcune patologie che sono spesso causa di alterazioni mestruali, perdite ematiche della post-menopausa o infertilità come:

  • malformazioni uterine
  • polipi endometriali
  • fibromi sottomucosi
  • alterazioni dell'endometrio

Quando è indicata l’isterosonografia

La sonoisterografia è indicata nei casi in cui la donna ha un ciclo mestruale non più regolare o alterato, perdite ematiche (spotting) o se sta provando ad avere un figlio senza risultati. L'esame permette di verificare se c'è una problematica così da individuare il percorso terapeutico più idoneo. L'indagine non è nè dolorosa nè pericolosa. In base alla delicatezza dell'operatore, potrebbe presentarsu qualche fastidio al momento dell'inserimento della sonda per l'ecografia transvaginale. Solitamente è consigliabile sottoporsi all'isterosonografia una settimana dopo il ciclo mestruale, così da evitare eventuali infezioni

Quali sono le norme di preparazione

L'esame dura circa trenta minuti. Per prepararsi alla procedura bisogna:

  • presentarsi a vescica vuota
  • comunicare al momento della prenotazione eventuali allergie a farmaci, eventuali patologie cardiache (es. prolasso della mitrale), al fine di procedere con la terapia antibiotica necessaria
  • non è necessario il digiuno
  • a discrezione del medico curante può essere prescritta un terapia antibiotica o antidolorifica prima dell'esecuzione dell'esame

L'esame deve essere effettuato entro non oltre la 14° giornata dall'inizio del ciclo mestruale. Nelle pazienti in cura con estro-progestinico (pillola) l'esame può essere effettuato in qualsiasi periodo, tranne che nella fase mestruale.

Nelle pazienti in menopausa l'esame può essere effettuato in qualsiasi momento.

Crea la tua lista nascita

lasciandoti ispirare dalle nostre proposte o compila la tua lista fai da te

crea adesso

TI POTREBBE INTERESSARE

ultimi articoli