Durante la gravidanza la pressione arteriosa fisiologicamente tende ad abbassarsi, ma questo non comporta problemi particolari né alla futura mamma né al feto. È invece la pressione alta che deve essere attentamente monitorata, soprattutto nella seconda parte della gravidanza, perché un suo innalzamento può mettere a rischio la salute di mamma e bebè.
Che cos’è la pressione arteriosa La pressione arteriosa è la pressione che esercita il sangue all’interno dei vasi. I valori che vengono presi come riferimento per misurarla sono due: la pressione massima (o sistolica), che si ha quando il cuore pompa il sangue nei vasi, e la pressione minima (o diastolica), che si ha quando il cuore ‘si riposa’. La pressione normale di un adulto è all’incirca 120 per la massima e 80 per la minima.
Con quale frequenza misurare la pressione in gravidanza Non ci sono linee guida ufficiali, tuttavia è consigliabile misurare la pressione almeno ogni 15 giorni fino al termine del secondo trimestre, ed ogni 7 giorni a partire dal terzo trimestre. La rilevazione si può fare dal medico di famiglia, in farmacia o anche da sole a casa, se si ha l’apparecchio: l’importante è tenerla monitorata con costanza, in modo da accorgersi per tempo se si superano i valori limite.
Leggi che cosa fare se hai la pressione bassa o la pressione alta:
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