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La toxoplasmosi si può riprendere? Cosa sapere

di Simona Bianchi - 10.10.2023 - Scrivici

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La toxoplasmosi è pericolosa in gravidanza. Quanto durano gli anticorpi? Se è già stata contratta in precedenza, può essere ripresa?

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La toxoplasmosi si può riprendere?

La toxoplasmosi è una malattia causata da un parassita chiamato Toxoplasma gondii. Sebbene l'infezione possa colpire chiunque, compresi gli adulti sani, può essere particolarmente pericolosa se viene contratta durante la gravidanza a causa dei potenziali rischi per il feto. A trasmetterla può essere il contatto con feci di gatti o altri animali infetti oppure con terreno o acqua contaminata e l'ingestione di cibo contaminato. Nei soggetti sani, l'infezione da toxoplasmosi di solito è lieve o addirittura asintomatica. Per questo motivo può capitare di scoprire, durante la gravidanza, di avere già anticorpi IgG, che indicano di aver già avuto la toxoplasmosi. In questi casi ci si chiede quindi: c'è il rischio di poter riprendere l'infezione? La risposta è no.

Quanto durano gli anticorpi della toxoplasmosi?

Come spiega l'Iss, Istituto superiore della Sanità, l'infezione da toxoplasmosi primaria è caratterizzata da un periodo di settimane o mesi in cui il parassita si può ritrovare nel sangue e nei linfonodi in forma direttamente infettante. Si tratta della fase sintomatica della toxoplasmosi, che si accompagna a ingrossamento delle linfoghiandole, stanchezza, mal di testa, mal di gola, senso di "ossa rotte", a volte febbre e ingrossamento di fegato e milza. Esistono poi anche casi complicati da sintomi più gravi. In ogni caso, una volta guariti, i soggetti che hanno contratto la malattia restano protetti per tutto l'arco della vita da recidive, perché il corpo risponde all'infezione con la produzione di anticorpi e linfociti specifici.

Come si fa a capire se si ha avuto la toxoplasmosi

Si può capire se si è immuni alla toxoplasmosi con un semplice esame del sangue, generalmente chiamato toxo-test, che si consiglia di fare appena si scopre di essere incinta. Se il test è negativo la malattia non è mai stata contratta e c'è quindi il rischio di contrarla durante la gravidanza.

In questo caso è necessario ripetere l'esame ogni mese e mezzo durante la gravidanza, per riconoscere precocemente l'eventuale infezione. Se invece il test è positivo si potrebbe essere malati, cioè avere una infezione in corso. Ma un risultato positivo potrebbe anche semplicemente indicare che si ha avuto la malattia in passato e quindi si è immuni.

Quali sono i rischi per il feto in caso di toxoplasmosi

La toxoplasmosi in gravidanza è da tenere sotto controllo perché c'è un alto rischio che la madre trasferisca la malattia al feto, in generale questa possibilità aumenta man mano che la gravidanza si avvicina al termine. L'infezione può provocare, in determinate circostanze, malformazioni o addirittura l'aborto o la morte in utero. In realtà, circa il 90% dei bambini contagiati non manifesta segni evidenti al momento della nascita ma, per quanto asintomatici, la maggior parte dei bimbi infetti e non trattati può sviluppare successivamente alcune manifestazioni della malattia come riduzione della vista, ritardo mentale e moderata perdita dell'udito. Al momento, non esistono vaccini contro la toxoplasmosi e non è quindi possibile garantire la prevenzione assoluta. Ci sono però una serie di comportamenti e di pratiche che possono ridurre notevolmente il rischio di contrarre questa malattia.

Come prevenire il contagio da toxoplasmosi

Come detto, la toxoplasmosi può essere contratta dal contatto con le feci di animali infetti o con il terreno e l'acqua in cui è presente il batterio. Per evitare il contagio, ci sono delle azioni a cui prestare attenzione:

  • Evitare cibi in cui può essere presente il parassita come carne cruda o poco cotta, salumi ed insaccati
  • Lavare sempre le mani quando si tocca cibo crudo o qualsiasi altra cosa possa contenere il batterio e non toccarsi il viso con le mani sporche
  • Lavare bene piatti e stoviglie che sono stati a contatto con carne cruda
  • Lavare accuratamente la frutta e la verdura prima di mangiarla
  • Congelare la carne (compresi gli insaccati) a una temperatura inferiore a -12,5°
  • Svuotare la lettiera del gatto con dei guanti
  • Alimentare il gatto solo con cibi secchi o ben cotti
  • Indossare i guanti se si lavora in giardino o si sistemano fiori e piante.

FONTI:

Toxoplasmosi

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