Vitamina A
La vitamina A, o retinolo, è una vitamina liposolubile che viene immagazzinata nel fegato e può essere assunta grazie ad alimenti di origine animale e a frutta e verdura di colore rosso, giallo e arancione.
La vitamina A può essere assunta nella dieta sotto due diverse forme:
- i retinoidi, la vitamina A preformata che può essere usata dall'organismo direttamente
- i carotenoidi, che sono precursori della vitamina A e devono essere convertiti in vitamina A prima di essere utilizzati come tale.
Benefici della vitamina A
La vitamina A "favorisce la differenziazione cellulare, la riproduzione, la crescita del feto e rinforza il sistema immunitario" sottolinea la dott.ssa Cristiana Berti, Tecnologa alimentare e Dottore di ricerca in Nutrizione Sperimentale e Clinica "inoltre è coinvolto nel meccanismo della visione. Bisogna tuttavia evitarne un consumo eccessivo.
Precursori della vitamina A sono i carotenoidi, tra cui il beta-carotene, che viene trasformato in vitamina A dal nostro organismo. Questi composti svolgono un'azione antiossidante che protegge le cellule dallo stress ossidativo dovuto all'azione dei radicali liberi".
Il beta-carotene è importante per la crescita cellulare e per avere ossa, occhi e pelle sani.
Alimenti con vitamina A
Dove si trova la vitamina A?
La vitamina A è contenuta:
- nel fegato,
- nelle uova,
- nel latte e suoi derivati.
I carotenoidi si trovano:
- in tutti i frutti e gli ortaggi di colore giallo-arancio, come carote, peperoni, zucca, albicocche, pomodori, meloni, pesche a pasta gialla, mango, patate dolci,
- ma anche ortaggi a foglia verde.
Vitamina A: i rischi
In Europa non abbiamo problemi seri di carenza di vitamina A. In generale nei paesi industrializzati si osservano solitamente dei deficit lievi o moderati di vitamina A, che, sebbene spesso asintomatici, possono a volte causare ritardo dell'accrescimento delle ossa, aumentata frequenza di infezioni, infertilità, aborti.
L'eccesso in gravidanza invece cosa può causare? Un eccesso di vitamina A può verificarsi perché si sono assunte dosi troppo alte di un integratore a base di questa vitamina.
Sono pochi, infatti, i casi di ipervitaminosi A da eccesso dietetico riportati nella letteratura scientifica. A dosi elevate la vitamina A ha un effetto teratogeno, cioè produce anomalie o malformazioni nell'embrione (assunzione raccomandata per la donna = 600 μg/giorno e non eccedere 3000 μg/giorno).
L'Istituto Superiore di Sanità sconsiglia supplementi contenenti vitamina A.
C'è un rischio di sovradosaggio di vitamina A?
L'alimento più ricco in vitamina A è il fegato. E' quindi sconsigliato il consumo frequente e abituale di fegato nelle donne in gravidanza o che la prevedono.
I carotenoidi precursori della vitamina A nei vegetali, vengono invece metabolizzati in modo diverso e non presentano un rischio teratogeno.
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Consulenza della prof.ssa Irene Cetin, responsabile dell'U.O. di ostetricia e ginecologia presso l'Ospedale Luigi Sacco di Milano e Professore dell'Università di Milano, e della dott.ssa Cristiana Berti, Tecnologa alimentare e Dottore di ricerca in Nutrizione Sperimentale e Clinica.