Malattie intestinali e gravidanza
Colon irritabile, morbo di Crohn, colite ulcerosa: sono condizioni complesse che possono rappresentare una sfida per le donne in età fertile e anche per le future mamme, alle prese con tanti cambiamenti del corpo. Malattie intestinali e gravidanza: quali effetti possono avere e come gestire questi disturbi nel modo più appropriato?
Chi soffre di colon irritabile può rimanere incinta?
La sindrome da colon irritabile di per sé non influenza la fertilità quindi le donne che soffrono di questa patologia non dovrebbero avere particolari difficoltà a concepire. Tuttavia, lo stress associato al colon irritabile potrebbe avere un impatto negativo sulla fertilità in generale. Quindi se si sta cercando una gravidanza è di particolare importanza seguire uno stile di vita sano per prevenire le crisi di colite e per gestire lo stress.
Gli studi evidenziano che la probabilità di concepimento è più alta quando la malattia intestinale è in fase di remissione: per questo è consigliabile cercare una gravidanza quando non si verificano riacutizzazioni e nel contempo in un periodo in cui si stanno seguendo importanti accorgimenti per la gestione della malattia.
Un elenco di raccomandazioni che si applicano a chiunque stia cercando una gravidanza:
- Assumere un integratore giornaliero contenente almeno 400 mcg di acido folico
- Smettere di fumare e consumare alcol o droga
- Parlare con il proprio medico per capire se si debbano apportare modifiche al proprio piano terapeutico: alcuni farmaci sono sicuri durante la gravidanza mentre altri no
- Limitare la caffeina a meno di 250 mg al giorno.
Il Morbo di Crohn è una forma di malattia infiammatoria cronica intestinale causata da un'attivazione immunitaria anomala nel tratto gastrointestinale: questa continua risposta immunitaria contro l'intestino provoca una forte infiammazione.
I sintomi in genere includono:
- dolore addominale;
- diarrea;
- perdita di peso;
- febbricola.
Secondo le evidenze le donne con il Crohn possono concepire e avere figli.
Fondamentale essere seguite dallo specialista perché alcuni farmaci utilizzati per trattare il morbo di Crohn potrebbero dover essere modificati o sospesi durante la gravidanza.
La colite in gravidanza è pericolosa?
Le malattie infiammatorie intestinali possono avere un impatto sulla crescita e sullo sviluppo del feto e sull'esito di una gravidanza ma i rischi sulla salute del bambino e di parto prematuro dipendono dal tipo, dalla gravità e dall'entità della malattia prima e durante la gravidanza e dai farmaci utilizzati durante la gravidanza. Due i dati che emergono dagli studi condotti in proposito:
- le donne con malattie più gravi hanno un rischio maggiore di partorire prematuramente e di avere un bambino con basso peso alla nascita;
- le donne affette dalla malattia di Crohn corrono un rischio maggiore di avere un bambino con basso peso alla nascita e di partorire prematuramente.
Quali sono i sintomi della colite ulcerosa?
La colite ulcerosa è un'altra forma di malattia infiammatoria intestinale che colpisce l'intestino crasso, causando infiammazione e ulcere nella mucosa intestinale. I sintomi tipici includono:
- diarrea,
- crampi addominali,
- sanguinamento rettale;
- presenza di muco nelle feci (mucorrea).
Durante la gravidanza, è importante monitorare attentamente questi sintomi, poiché la gestione della malattia è un fattore chiave per prevenire complicazioni.
Colon irritato in gravidanza: sintomi
Nelle le donne che soffrono di colon irritabile la gravidanza può influenzare i sintomi: i cambiamenti ormonali e fisici possono portare a un aumento della sensibilità intestinale, causando potenzialmente un aumento del disagio associato al colon irritabile.
Sono, quindi, comuni per chi soffre di colon irritabile, sintomi come:
- dolore addominale,
- gonfiore,
- alterazioni nella regolarità intestinale.
Fonti
