Nausea in gravidanza: quanto è frequente
Un caffè? No, grazie. Una bistecca? Figuriamoci. Può darsi che al solo pensiero di mangiare ti venga la nausea e che l'odore del cibo ti obblighi a lasciare la stanza il più in fretta possibile. In effetti, la nausea - e a volte anche il vomito - è una condizione piuttosto comune in gravidanza.
Secondo le Linee guida dei ginecologi americani, solo una donna incinta su quattro non sperimenta mai questi sintomi, mentre un'altra su quattro soffre di nausea e addirittura una su due di nausea con vomito. Solo in pochi casi, nausea e vomito diventano così importanti da richiedere il ricovero in ospedale: si parla allora di iperemesi gravidica.
Nausea: quando si verifica? E fino a quando?
Si fa presto a dire nausea. In realtà, le manifestazioni dei sintomi variano molto da donna a donna. Per esempio, possono essere più o meno intense, e manifestarsi in momenti diversi della giornata. Come ricorda la giornalista Chiara Palmerini nel suo libro Quello che alle mamme non dicono, anche se spesso si parla di nausea mattutina, questa fastidiosa sensazione può colpire in qualunque momento, anche di pomeriggio o di sera. O addirittura, per le più sfortunate, anche di notte.
Fino a quanto dura la nausea in gravidanza?
Quanto alla durata, in genere i sintomi compaiono prima delle 9 settimane e si risolvono intorno alle 16-20 settimane. Se la nausea compare più avanti, può darsi che sia dovuta a cause particolari, come disturbi metabolici o gastrointestinali.
La nausea è molto fastidiosa ma consolati: il bimbo sta bene! Alcune ricerche suggeriscono infatti che la nausea è un segnale positivo per la gravidanza
Le cause della nausea in gravidanza
Non è ancora del tutto chiaro perché venga la nausea in gravidanza, tuttavia per spiegarlo sono state proposte varie ipotesi.
Gli ormoni
La più accreditata chiama in causa gli ormoni della gravidanza: potrebbe essere l'innalzamento dei livelli di alcuni ormoni, in particolare gonadotropina corionica ed estrogeni, a provocare i sintomi.
Una strategia evolutiva
Nausea e vomito potrebbero anche essere una strategia evolutiva per tenere la donna e il suo bambino lontani da cibi potenzialmente pericolosi, soprattutto nel primo trimestre, un momento delicatissimo in cui avviene la formazione degli organi del bambino.
In effetti, alcuni studi sembrano suggerire che nei primi mesi di attesa le donne sviluppino avversione proprio nei confronti di alimenti o sostanze particolarmente dannose, come
- alcol,
- caffè,
- nicotina,
- ma anche pesce,
- uova
- e carne
che, se consumati crudi o poco cotti, potrebbero essere veicolo di pericolose infezioni alimentari.
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Una componente ereditaria
Quello che sappiamo è che sembra esserci anche una componente ereditaria o genetica, tanto che sono più a rischio di nausea e vomito le donne con madri o sorelle che hanno avuto iperemesi gravidica o che ne hanno sofferto in gravidanze precedenti. Inoltre, il rishio aumenta se la gravidanza è gemellare o molare.
Non avere la nausea è un bene per il bambino?
Certo la nausea è fastidiosa, ma potrebbe avere un risvolto positivo: secondo indagini condotte dai ricercatori Samuel Flaxman e Paul Sherman, della Cornell University di New York, chi soffre di nausea ha meno probabilità di abortire rispetto a chi non ne soffre.
Non hai la nausea? Beata te
Chi appartiene alla categoria di donne che anche nei primi mesi di gravidanza riesce a scalare le montagne e non sente nessun malessere nei dintorni dello stomaco... be' deve ritenersi fortunata. E non porsi il problema perché il problema non c'è. Ogni donna è un mondo e ogni gravidanza è a sé.
Alcune donne soffrono di dolori mestruali tutti i mesi, mentre altre durante il ciclo giocano tranquillamente a tennis, allo stesso modo alcune donne in gravidanza devono lottare con la nausea e altre no.