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Nuoto in gravidanza: tutto quello che c'è da sapere

di Francesca Capriati - 21.02.2024 - Scrivici

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Fonte: shutterstock
Nuoto in gravidanza: da quando si può nuotare? Il nuoto in gravidanza nel primo, secondo e terzo trimestre. Esercizi e consigli pratici

In questo articolo

Nuoto in gravidanza

La gravidanza può mettere a dura prova la salute e il benessere di schiena, addome, pavimento pelvico e ginocchia: il nuoto permette di fare esercizio a basso impatto con numerosi vantaggi per la salute sia fisica che mentale. Se vi piace nuotare, ecco una guida pratica al nuoto in gravidanza, con tutto quello che c'è da sapere.

Sono davvero tanti i benefici del nuoto durante i 9 mesi, ecco i più noti:

  1. Previene l'aumento di peso indesiderato e il diabete gestazionale
  2. riduce lo stress sulle articolazioni: l'acqua sostiene il peso corporeo, riducendo la sensazione di gravità e alleviando eventuali dolori muscolari o articolari
  3. Migliora la circolazione e riduce il rischio di accumulo di liquidi e gonfiore alle gambe
  4. Tonifica i muscoli senza esercitare troppa pressione su particolari aree, quindi aiuta a mantenere una buona postura e alleviare eventuali dolori alla schiena
  5. Riduce lo stress e l'ansia, migliorando il benessere emotivo
  6. Migliora la qualità del sonno
  7. Prepara al parto perché migliorare la resistenza fisica e la forza, qualità utili durante il travaglio e il parto
  8. Riduce il rischio di complicazioni come la gestosi e il diabete gestazionale
  9. Facilita il recupero post-parto aiutando a ritrovare la forma fisica e l'energia più rapidamente
  10. Migliora la salute dei polmoni e del cuore.

Nuoto in gravidanza: da quando

In linea di massima, molte donne possono iniziare a nuotare durante il primo trimestre, purché non vi siano complicazioni o controindicazioni specifiche indicate dal loro ginecologo. 

  • Prima di intraprendere qualsiasi nuova attività fisica durante la gravidanza, è importante consultare il proprio medico.

Durante il primo trimestre, molte donne possono continuare a nuotare senza problemi, ma si tratta comunque di una fase delicata della gravidanza. È comune che le nausee mattutine e la stanchezza possano influenzare l'energia e la motivazione per l'esercizio fisico, quindi ascoltare il proprio corpo è fondamentale.

Non spingersi mai oltre i propri limiti.

Nuoto in gravidanza, secondo trimestre

Il secondo trimestre è considerato il periodo ideale per nuotare. Molte donne sperimentano un aumento dell'energia e una diminuzione dei sintomi associati al primo trimestre. Il nuoto può essere particolarmente benefico in questo periodo poiché l'acqua fornisce un sostegno naturale al corpo che sta cambiando, alleviando la pressione sulle articolazioni e consentendo un maggiore movimento e flessibilità.

Nuoto in gravidanza, terzo trimestre

Se non vi sono controindicazioni si può nuotare anche nel terzo trimestre. È importante evitare movimenti bruschi e mantenere una postura corretta per ridurre il rischio di lesioni e disagi.

Nell'ultima parte della gravidanza i benefici del nuoto sono tanti: ci si sente meno pesanti e più leggere in acqua, si offre sollievo alle articolazioni, si migliora la circolazione riducendo gonfiore, edema, ristagno dei liquidi. 

Nuoto in gravidanza: fino a che mese?

La maggior parte delle donne può continuare a nuotare fino a poco prima del parto, a patto che non vi siano complicazioni o controindicazioni mediche.

Mai come in questo periodo, però, è importante ascoltare il proprio corpo e adattare l'allenamento in base alle proprie esigenze e sensazioni. Alcune donne possono trovare più difficile nuotare mentre si avvicinano alla data del parto a causa del peso e delle dimensioni della pancia, mentre altre godono dei benefici del nuoto fino all'ultimo momento.

Consigli pratici

  • Se puoi iscriviti ad un corso di nuoto prenatale con istruttore invece che fare nuoto libero;
  • evita di nuotare così intensamente da sentirti particolarmente affannata;
  • sintonizzati con il tuo corpo: se ti senti affannata rallenta il ritmo;
  • presta attenzione a eventuali crampi muscolari e uterini;
  • in doccia utilizza un detergente delicato e antibatterico;
  • indossa sempre le ciabatte a bordo vasca per evitare di prendere infezioni e funghi;
  • non prendere freddo: appena esci asciugati con un accappatoio;
  • evita di fare la doccia con acqua troppo calda per evitare svenimenti e cali di pressione.

Se durante il nuoto avverti crampi uterini ogni 10 minuti, interrompi immediatamente l'attività e contatta il medico.

Nuoto in gravidanza: esercizi

Ecco alcuni esercizi mirati che offrono benefici specifici per il corpo:

  • Marciare in acqua: questo esercizio aiuta ad aumentare la resistenza cardiovascolare e a stimolare la circolazione sanguigna senza mettere eccessiva pressione sulle articolazioni.
  • Sollevamento delle gambe: tenendo le mani sulla bordo della piscina, sollevare alternativamente le gambe lateralmente. Questo esercizio rafforza i muscoli degli arti inferiori e aiuta a migliorare l'equilibrio.
  • Flessioni del busto: standosi con la schiena contro la parete della piscina, fare oscillare il busto avanti e indietro per rafforzare i muscoli addominali e della schiena.
  • Esercizi di respirazione: praticare tecniche di respirazione profonda durante il nuoto aiuta a rilassarsi e a mantenere una corretta ossigenazione sia per la madre che per il bambino.

Quale stile di nuoto in gravidanza?

Lo stile migliore è la rana. Ottimo anche il dorso, sia con braccia alternate che con entrambe le braccia (dorso germanico).

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